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Stemma di Alassio

Alassio

In provincia di Savona
Bandiere Blu 2017 (Approdi)


 

Info Alassio

Alassio è incastonata nella "Baia del Sole". Vi si arriva con la Genova-Ventimiglia (casello di Albenga) o dall’Aeroporto di Villanova d'Albenga, con treni e pullman (un po’ da tutta Italia). La Marina è compresa tra i Capi Santa Croce e Mele, nell’entroterra le frazioni di Moglio e Solva. Alassio è una rinomata stazione balneare e turistica grazie a un arenile di sabbia finissima lungo oltre 3 km. Ci sono poi acque pure (splendidi fondali e varietà di "abitanti" marini) e un clima che assicura sempre una buona temperatura. Di fronte l’Isola Gallinara, dove nidifica il gabbiano reale. Il porticciolo ha una diga foranea con banchina di 450 metri, 2 moli di sottoflutto e 5 pontili galleggianti. Dispone di 450 posti barca (fondali tra 3/5 metri). Ci sono piazzali per la sosta, cantieri per le imbarcazioni, servizio assistenza, acqua potabile e carburante. Il nome di Alassio è legato anche al "Muretto" inventato da Mario Berrino, patron del Caffè Roma, e dallo scrittore Ernest Hemingway. Si torna negli anni ’50: Berrino voleva abbellire il muro dei giardini pubblici. Pensò a piastrelle di ceramica autografate da personaggi famosi: i primi furono Hemingway, il Quartetto Cetra e Cosimo Di Ceglie (se ne sono aggiunte circa 740). Inoltre la statua degli innamorati (secondo il costume estivo). Qui si svolge il concorso di "Miss Muretto" promosso da Lucio Flauto (1953), vinto da Marisa Allasio, Maria Teresa Ruta e Simona Ventura. Il centro storico corre accanto alla spiaggia con le case dei pescatori e via XX Settembre che i turisti conoscono come "budello", ma che rimane un tipico "caruggiu" ligure tra botteghe e negozi prestigiosi. E poi gli innumerevoli hotel di Alassio e gli edifici storici: Palazzo Ferrero de Gubernatis (‘700), Palazzo Scofferi (altro ramo) in via Veneto e, svoltando per via Milite Ignoto, i Palazzi Vallega, Brea (via Dante) e Montanaro (piazza Della Valle).Tornando in via XX Settembre, Palazzo Bonfante dall’elegante portone ferrato rinforzato con chiodi a testa di diamante. Accanto al mare corre la passeggiata Ciccione punteggiata di pini: da non perdere la vista da pontile Bestoso. Alassio ha prodotti tipici da gustare: dai salumi di pesce (bottarga, mosciame, ventresca) ai dolci (baci). E non si dimentichi un buon bicchiere di vino (dalla piana albenganese), magari un Pigato. Due i mercati: ogni giorno (escluso la domenica) i banchetti di vico Chiesetta offrono frutta e verdura fresche; al sabato, mercato settimanale (zona Parco S.Rocco, piscina di via Gastaldi) con prodotti per ogni esigenza: pulizia casa, abbigliamento, calzature, alimentari.

STORIA E LEGGENDA DI ALASSIO. Alassio nasce in una leggenda che si svolgerebbe nel X secolo. Il nome deriverebbe da Adelasia, figlia dell’imperatore Ottone I. La giovane (occhi azzurri e capelli biondi) amava lo scudiero. Osteggiati dal padre per questioni di rango, gli innamorati fuggirono in Liguria, vicino ad Albenga. Lì vissero, lavorarono e concepirono il figliolo Aleramo ("capostipite" anche dei Del Carretto, in un’altra versione sarebbe il marito) che crebbe tra prove di generosità e coraggio. Anni dopo giunse ad Albenga il vecchio imperatore. Venuto a sapere della figlia, si recò dal Vescovo per un consiglio. "Perdona", disse il Vescovo. Così fu e Aleramo divenne marchese del Monferrato. Alla morte di Adelasia, la località assunse il suo nome. In realtà Alassio fu fondata da Milanesi in fuga dall’invasione longobarda (VI-VII secolo) o da profughi di Albenga scesi verso l’anno Mille al "Burgum Alaxii". Il nome appare dal 1098. Feudo dei Benedettini della Gallinara (XI secolo), fu villa del comune di Albenga (1303). Ebbe propri statuti all’inizio (XVI secolo) e sviluppò la pesca. Alassio si fortificò contro Saraceni e Albenganesi (1521) e fu affrancato da Genova (1540). Galee alassine parteciparano alla battaglia di Lepanto contro i Musulmani. Fino al ‘700 le attività svolte erano legate alla pesca del corallo, poi molti Alassini si spostarono sull’Adriatico o si diedero alla pesca del tonno (molti diventarono "rais", capi delle tonnare), altri furono cuochi e conservieri. Al Congresso di Vienna (1815), Alassio entrò nel Regno di Sardegna e cominciò a sfruttare le risorse turistiche. La Colonia inglese raggiunse le 20500 presenze con propria biblioteca (fuori dalla Gb è la più importante in Europa dopo Firenze), cimitero, chiesa. L’impulso seguì gli studi di climatologia del medico tedesco Giuseppe Scheneer (che scrisse un trattato nel 1878) e del dottor Bignami. Meta ambita di turisti e anche di registi innamorati dei paesaggi e delle bellezze naturali. Il più ricordato è l’inglese Alfred Hitchcock che girò diverse scene del debutto "The pleasure garden" (Il giardino del piacere). Vittorio De Sica filmò gli esterni di "I bambini ci guardano" (1943), dal romanzo "Pricò" di Cesare Giulio Viola. A metà degli anni ’70 vennero realizzate parti del poliziesco "Genova a mano armata" di Mario Lanfranchi.

ARTE E CULTURA DI ALASSIO. Molti gli edifici religiosi sul territorio alassino. La Chiesa di S.Ambrogio (collegiata XVII secolo) risale al ‘400, sopra un tempio del X secolo. S.Ambrogio. Tre le navate: nella volta scene di vita del Patrono, forse di V.Grana (‘800). A sinistra del presbiterio: tabernacolo gotico-rinascimentale (‘400). Spiccano l’altorilievo della Madonna del Rosario (XVI secolo), gli altari di Santa Lucia con "Martirio" di G.Benso (1601-1668), dello Spirito Santo con tela di B.Castello (1557-1629), di Sant’Anna con opera di F.Carrega (1706-1780).A sinistra dell’altare maggiore la "Madonna del suffragio" di G.A.De Ferrari (1598-1657). La facciata è rinascimentale (1896) con portale centrale in pietra (1511), campanile a cuspide con bifore e trifore. C’è poi l’Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria (XVII secolo) della Confraternita "Ghilda". Eretto nel ‘500, ha un’unica aula con tre ordini di banconate. Tra le colonne in marmo nero dell’altare, il gruppo ligneo del Maragliano (1664-1741) che raffigura il mistico sposalizio della Patrona. Altre opere: statua di S.Antonio Abate di T.Carlone (1543-1613), tribuna della cantoria e organo di G.Oltrachino (‘600). La Chiesa di Santa Maria degli Angeli fu edificata nella seconda metà del ‘400, nel 1600 arrivarono i Francescani riformati. Dopo il restauro fu allestita parte del Seminario (1824), poi diventò Collegio salesiano (1870). Conserva opere di L.De Servi (1863-1945). Sopra il portale (‘400), "Madonna con bambino" del pittore locale Alberto Beniscelli. Nel borgo Coscia, i Cappuccini edificarono un Convento (1579) sopra la Cappella della Madonna del Soccorso. In seguito Parrocchia dell’Immacolata con altare barocco in noce (XVII secolo), altare marmoreo con "Madonna del Soccorso" di Macrino d’Alba (1460-1520), pulpito in pietra nera (XVI secolo), pala con "Madonna e Santi" del genovese G.A.Ansaldo (1584-1638). L’Oratorio della Madonna del Popolo e di S.Erasmo fu eretto dai corallini (1614). Al centro del soffitto il Santo protegge le navi, sopra l’altare policromo pala del De Ferrari, poi due statue marmoree della Madonna di Misericordia e di S.Antonio da Padova e una di legno del Patrono (‘700); sulla porta vigila la Madonna del Popolo (XVII secolo). Verso la Regione Costa si incontra l’Oratorio della Madonna del Vento (XIII secolo, ricostruita nel ‘400). In località Poggio, si trova la Cappella di S.Rocco (nel 1253 come Madonna della Consolazione), in onore del Santo che passò da Alassio. Rimangono una pala d’altare con la "Vergine e il Bambino", ai lati i Ss Sebastiano e Rocco (‘600); una pala di Sant’Apollonia, Sant’Agata, S.Biagio (‘600) e un quadro di S.Agostino, Santa Marta, S.Francesco da Paola. La Chiesa della Madonna di Loreto presenta due porticati (uno ad arco unico, l’altro ad arco doppio). Tre gli altari (sul maggiore dipinto a olio della Patrona ) con due piccole cappelle, poi i dipinti dei Ss Cosimo e Damiano e Santa Caterina da Genova. La Chiesa di Sant’Anna (1730) ha un interno poligonale con stucchi che invitano all’altar maggiore (Crocifisso in legno, ‘700) e a quelli laterali ("Madonna di Bonaria e i Santi" e "S.Pietro riceve le chiavi"). Da vedere il gruppo ligneo di Sant’Anna con Maria bambina (inizio ‘900) e la statua marmorea della "Madonna con Bambino" (‘500). Sobria la facciata, a destra il campanile con cupolina. La Chiesa della Carità (1307-1310) sorge nel cuore di Alassio. Fu edificata dagli armatori impressionati dai pellegrini in viaggio per il Giubileo (1300), insieme a un ricovero (26 letti e cucina) dove si fermò S.Rocco. Sulla volta la "Vergine assunta al Cielo" e la "Madonna del Carmelo" (’30) degli alassini Marco e Traverso; ai lati S.Francesco d’Assisi e Santa Rita da Cascia. Tre gli altari: a sinistra il Crocifisso del "Santo Cristo" (‘400). Inoltre una statua dell’ "Assunta" di scuola del Maragliano, un’altra dell’Ansaldo e una "Madonna del Carmine" del De Ferrari. Ammirevoli i portali in pietra nera e le figure scolpite.In zona Castello, c’è la Chiesa della Madonna delle Grazie al posto di un Oratorio della Natività di Maria SS (1226). Natività raffigurata in un dipinto di anonimo del ‘600; sulla tribuna dell’organo lo stemma alassino con Adelasia. Lungo la via Julia Augusta, edificata dai Benedettini della Gallinara, la Chiesina di Santa Croce e le rovine della fabbrica (XI-XII secolo): restano l’abside e le fiancate con archetti binati. Nella parte anteriore un arco ogivale in mattoni a tutto sesto, dalla strana curvatura (con un pilastro più piccolo dell’altro), attribuibile al ‘500 (come il portico). Sopra il porto la vista sulla "Baia del Sole" e lo strapiombo "Bausci". Nell’escursione si incontra la Chiesa di Sant’Anna ai Monti è la più antica parrocchia di Alassio (attorno all’anno Mille). Navata trapezoidale, portico rettangolare, piccolo convento. Con il restauro (1968), si scoprirono vasti affreschi con Cristo Pantocratore, Sant’Anna (XV secolo), i Ss Pietro e Benedetto. Il percorso archeologico (frammenti del II secolo) conserva tratti lastricati e conduce a una tomba monumentale lunga 15 metri (I secolo), ad altri monumenti funerari (II secolo) e al confine con Albenga (stabilito da Napoleone). Verso Albenga l’Abbazia di San Martino. Sul Monte Tirasso (587 metri sul livello del mare) domina sul golfo di Alassio, il Santuario della Madonna della Guardia (1200) sul medioevale "Castrum Tiracii". La struttura architettonica del santuario ed il suo interno presentano uno stile seicentesco: vi sono tre navate con pilastri laterali. All'interno sono esposti alcuni ex voto donati dai fedeli, secondo la credenza religiosa, per grazie ricevute e la maggior parte di essi sono ispirate a vicende legate alla vita marinara. Durante l'ampliamento settecentesco del complesso furono donate da Marcellino Brea e Giovanni Battista Rossano (massari e notai alassini ) diverse statue di pregio raffiguranti la Vergine, Angeli e Gesù che ascende al cielo. All'interno della cappella della navata di sinistra è presente un gruppo ligneo della Madonna della Guardia che ricorda l’apparizione avvenuta nel 1490 presso il monte Figogna ( fra Genova e Ceranesi). La volta della navata centrale è stata affrescata dal pittore Virginio Grana tra il 1859 ed il 1860. Vi sono poi altre opere di artisti dell’Ottocento e del Novecento. Raggiungendo questo luogo si incontra la torre ritenuta rifugio di Adelasia (benché sia del ‘400). A Vegliasco, la Torre medioevale (XV-XVI secolo) per la vigilanza sulla mulattiera tra la via Julia Augusta e Alassio. Nei pressi il Castello Celesia (un secolo di vita), in Regione Cavia fornaci per calce, sul Monte Brignone un’edicola religiosa; direttamente sul mare il torrione circolare della Coscia (XVI secolo).

ESCURSIONI NEL VERDE NEI DINTORNI DI ALASSIO.
Solva. Dalla strada romana, Solva sorge tra ulivi e carrubi. Il nome, dal dialettale "surva" (sopra), è menzionato nel 1326. Diede natali a uomini valorosi: i Nattero (Giovanni che si oppose al Barbarossa, Girolamo reso nobile dal Re di Spagna), il "Paladino" Sebastiano Freghetti (a Lepanto). Stranamente mancano gli archi liguri tra le case. La Parrocchia della SS Annunziata (1382) fu riedificata nel 1480; il campanile è del 1840. Sopra la loggia, bassorilievo in ardesia. All’interno tele e sculture del ‘600, affreschi di scuola piemontese del ‘400. Basta una visita a Cappella Freghetti (1751) dedicata a Santa Rosalia. A metà e a fine luglio, di scena le sagre campagnole, mentre si può gedere del panorama offerto dal Barcun d’Aräsce". Da Solva si sale al Monte Bignone e per cresta al Monte Pisciavino: si arriva alla Madonna della Guardia. Si scende al Colletto di Moglio, al Bric Arpisella e alla Cappelletta di S.Bernardo (distrutta dal terremoto del 1877). Si continua toccando il poggio Balaù e per la costa di Laigueglia fino a Colla Micheri e al Semaforo sul Capo Mele.
Moglio. Dalla provinciale oltre la ferrovia. Su uno sperone roccioso, la Chiesa di S.Sebastiano: l’oratorio (abside) è del 1200. Il resto è del 1676: interno rinascimentale, una navata centrale e due laterali. Spiccano altar maggiore in marmi, dipinto del Patrono, statuina lignea di S.Antonio da Padova (iscrizione del 1643). Sotto la mensa dell’altare, l’urna dei "Corpi dei Santi", giunti da Cagliari. Facciata barocca del 1820; portale, bussola, battistero e confessionali sono di Mimmo Bogliolo.
Isola Gallinara. Si parte dalla costa, da Punta Murena (Villa russa), un breve tratto ed ecco l’Isola Gallinara (nome romano dalle galline selvatiche): un giardino sull’acqua (rosmarino, basilico, begonie, gerani), mentre avanzano rocce e scogli. I Benedettini costruirono il convento, ma con il prevalere di Genova (XII secolo) cominciò la decadenza: diventò "commenda" (‘400) e finì sotto Albenga. Passò ai privati (1842) e divenne Parco naturale regionale (1989). C’è un piccolo e accogliente porticciolo, la grotta di S.Martino di Tours (ne fece luogo di meditazione nel 357), la punta del "soffiatore". In cima Torre genovese (1506), Villa padronale e Chiesetta neogotica.

FIORI E NATURA DI ALASSIO. Il patrimonio naturale impreziosisce ogni angolo di Alassio: dalle colline al mare al centro cittadino. Sul territorio cresce l’anemone epatica che annuncia la primavera, poi primule, narcisi, acetosella, ginestre, cisto, poligala, vilucchio, gladiolo, globulario, bocche di leone. Alla fine dell’estate arriva il settembrino seguito da crocco e linaria; con l’inverno margheritine e alissi. Boschi di querce, pini, lecci, faggi, frassini, castani che proteggono nell’ombra funghi come boleti, porcini, colombine verdi, "sanguin". A primavera il Tordilium, ai margini delle strade la "borsa pastora" e la Pimpinella minor. Piante di convolvolo, rosmarino, mirto, lentisco, cisto, viole, ranuncoli e campanule. Nell’alassino crescono diverse orchidee: Orchis Morio, Orchis Pyramidalis, Ophrys fuciflora. Sull’altipiano di S.Bernardo è attrezzato il Percorso verde attrezzato fino a Poggio Brea (altare del S.Cuore). Sul Monte Tirasso, agrifoglio, pungitopo, sorbo degli uccellatori; a levante, ginestre (più diffusa la "spagnola", alta fino a 2 metri), erica arborea, brugo e corbezzolo. Sulle pareti si arrampica la campanula sabatia (specie assolutamente protetta). Non mancano malva e bardana, anche se alcune delle più diffuse piante aromatiche sono timo, origano, santoreggia, mirto, finocchio selvatico, rosmarino. Al mare vivono il finocchio e le zucchette. E’ l’habitat ideale per la fauna che comprende volpi, lepri, tassi, cinghiali, scoiattoli. Simbolo di Alassio sono anche i giardini con specie da tutto il mondo grazie a un clima eccezionale. Ci sono pino di Norfolk, cedri d’Atlante e di Libano, carrubo (diffuso sul territorio), abete rosso, agrifoglio ed eucalipto rosso in piazza Stella; palma nana in piazza Matteotti; in piazza della Libertà albero antiscimmie, bosso e canfora. Nei giardini: arancio amaro, alloro, oleandro, palma dei datteri e acacia Karoo ai Charlot; cycos e palma spinosa ai Ferrero. Pini domestici e d’Aleppo, pittosphoro sulla passeggiata di ponente; cipresso e falso pepe al Parco S.Rocco e palma delle Canarie al molo. E sono soltanto alcun specie, senza dimenticare le ben otto qualità di ulivo.

SPORT AD ALASSIO. Il mare e le strutture offrono il meglio per gli appassionati. Le onde sono di due tipi: di libeccio (veri e propri treni d’acqua) e scirocco (parallele alla costa). Mese più ventoso per il windsurf sarebbe febbraio. Praticabili tutti gli sport nautici con la possibilità di corsi e perfezionamenti. Inoltre tennis (campi in terra rossa e scuola), ciclismo, equitazione, tiro a volo (località Vadino), bocce (2 strutture, 16 campi, gare), 2 minigolf, la piscina (aperta per corsi e nuoto libero a grandi e piccoli. Orario: lunedì-giovedì 12,30-15,00 e 19,00-22,00; venerdì 12,30-15,00; sabato e domenica 9,00-13,00). E poi campi sportivi: dallo stadio "Sandro Ferrando" (2000 posti, Alassio in Prima Categoria) al Palalassio "Ravizza" (che accoglie pure il teatro), fino ai complessi dell’Istituto Don Bosco (basket, volley, palestra, 4 campi da calcio), del Centro polivalente "Fenarina", delle Suore di Maria Ausiliatrice (basket e palestra).

 

 Altre informazioni sono disponibili sui siti:

www.alassio.com www.alassio.it www.alassiovirtuale.com /www.alpidelmare.net www.comune.alassio.sv.it www.cec.it www.inliguria.liguriainrete.it www.inforiviera.it www.liguriainrete.it www.liguriaplanet.com www.provincia.savona.it www.turismo.liguriainrete.it

Ultimi eventi a Alassio

Mercati/mercatini a Alassio

  • Antiquariato, Modernariato, Collezionismo (21 banchi)
    Dove: Via Colombo (in estate) e Piazza Matteotti (in inverno)
    Quando: ogni ultimo week-end del mese (orario: 10.00/19.00)
    Organizzatore: Comune - Ufficio Commercio tel. 0182 6021 - fax 0182 471838 - commercio@comune.alassio.sv.it
  • Merci varie (140 banchi)
    Dove: Via Pera - Via Gastaldi
    Quando: Sabato (orario: 08.00/12.00)
    Organizzatore: Comune - Ufficio Commercio
  • Merci natalizie (11 banchi)
    Dove: Piazza S.Ambrogio - Piazza Della valle
    Quando: dal 7 al 9 dicembre (orario: 10.00/20.00)
    Organizzatore: Comune - Ufficio Commercio
  • Collezionismo (40 banchi)
    Dove: Giardini pubblici
    Quando: Ogni seconda domenica del mese (orario: 10.00/19.00)
    Organizzatore: Associazione Confesercenti

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Foto di Alassio
Foto Alassio, vista panoramica
Panoramica del Porto dalla Via Julia Augusta - Foto B.Roncato
Il Porto Luca Ferrari - Foto F.Trunzo
Panoramica sul Porto di Alassio con le luci della sera - Foto F.Trunzo
La Cappelletta del Porto di Alassio - Foto F.Trunzo
La Cappelletta del Porto circondata dal mare - Foto F.Trunzo
Gabbiani sulla spiaggia - Foto Luciano Manasia
Il Torrione Saraceno - Foto F.Trunzo
Il famoso muretto
Il budello con le luci della sera
Panoramica sul mare - Foto F.Trunzo
La spiaggia e il mare con l'Isola Gallinara - Foto F.Trunzo
La spiaggia e lo splendido blu del mare - Foto F.Trunzo
L'Isola Gallinara - Foto F.Trunzo
La cattedrale di Sant'Ambrogio
Il monastero Sant'Anna lungo la Via Julia Augusta - Foto F.Trunzo
Il monastero Sant'Anna lungo la Via Julia Augusta - Foto F.Trunzo
La Chiesina di Santa Croce - Foto F.Trunzo
Il Santuario di Nostra Signora della Guardia, Monte Tirasso
L'interno del Santuario

 

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