Info Bogliasco
Una terra di leggenda. Capita di pensarlo ogni volta che ci si imbatte in una di quelle costruzioni antiche, le cui mura evocano sapori e immagini di un tempo lontano. Bogliasco è oggi un apprezzato centro climatico della Riviera di Levante, reso noto dalla caratteristica insenatura, dalla passeggiata a mare e dalla piccola spiaggia, che offre la possibilità di avvicinarsi a molti sport come il surf e la vela. I giovani di tutto il mondo l'hanno proclamata "Capitale del Surf". La vicinanza del mare è sempre stata risorsa economica per gli abitanti, ma non la sola essendo buona parte della popolazione, almeno sino al più recente passato, tradizionalmente dedita all’agricoltura. Dall’800 Bogliasco si è concentrata sulla floricoltura prima con la camelia, oggi con l’orchidea (ad esempio, la regale “Grace Kelly”). Per chi volesse fare soltanto una breve sosta, è adatto qualsiasi periodo dell’anno: particolarmente indicati il primo maggio con la “Sagra delle basanne” (le fave) e la metà luglio per la processione della Madonna del Carmine, al termine della quale le evoluzioni dei fuochi artificiali rischiarano la calda notte. Il terzo fine settimana di luglio si svolge la Sagra dei Pansoti, dove viene distribuita la specilità locale "Pansoti in salsa di noci".
BOGLIASCO: LA VITA DEL BORGO. Come in altri nuclei liguri, le facciate delle case sono state dipinte con colori allegri e sgargianti per essere ben visibili ai pescatori o ai marinai imbarcati sui velieri, alla partenza o al ritorno. Il nucleo primitivo è quello che occupa la zona della foce del torrente e probabilmente fu fondato alla costruzione della strada romana. Lo dimostrano alcuni edifici e strutture come il ponte sul Rio Poggio, ricostruito peraltro in epoca medievale. Non sono molte le notizie su Bogliasco: di certo si sa che nel XII secolo, fu sottomesso da Genova e integrato nel Capitanato di Recco. Sotto questo potere, crebbe comunque il prestigio della cittadina che ebbe l’onore di partecipare all’assedio di Ventimiglia, durante il quale un Bogliaschino, tale “figlio di Recupero da Bogliasco” si distinse per il coraggio e la decisione (1238). In seguito (1432) attaccato dalla Repubblica di Venezia, soltanto nel XVIII secolo divenne Comune autonomo. Come detto, l’economia dipendeva anche dal mare, ma questo non impedì a Bogliasco di essere patria di personaggi che si distinsero e rimasero nella storia. E’ il caso dell’aviatrice Carina Massone che, nel 1935, riuscì nell’impresa di raggiungere quota 12043 metri, stabilendo un primato assoluto. Nella cittadina, nota in Europa per la magnifica natura e i fantastici panorami, si fermarono moltissimi stranieri, come il compositore russo Skrjabin che ne approfittò per mettere mano al “Poema dell’estasi”. Senza contare la grande tradizione della pallanuoto con la Rari Nantes che vinse lo scudetto nel 1981.
MONUMENTI DI BOGLIASCO. Il centro artistico di Bogliasco è rappresentato dalla Chiesa della Natività di Maria (1737), a ponente dell’abitato. La prima vista è quella di un bel tempio barocco, introdotto da un tipico sagrato in ciottoli bianchi e neri. La pianta è ottagonale e sono sette gli altari in marmo (‘700): sul maggiore, spicca un crocefisso in legno di Anton Maria Maragliano. Sempre a ponente si trova la torre di avvistamento contro le scorribande dei moreschi, diventata condominio (seppur presente nello stemma cittadino). L’itinerario prosegue lungo l’incantevole passeggiata che ci porta all’Oratorio di Santa Chiara, sede la Confraternita: ben protetti all’interno, il più antico organo di Lorenzo Roccatagliata in Liguria (1722), il Crocefisso di Giovanni Battista Maragliano (1714) e i dipinti seicenteschi della Passione. La Cappella di N.S. delle Grazie risale, invece, alla seconda metà del seicento, anche se l’edificio attuale è del 1925, e ad essa è legata la devozione popolare con gli ex voto che ringraziano per i pericoli scampati e le tempeste superate.
L'ENTROTERRA DI BOGLIASCO. Olivi, alberi da frutto e vegetazione mediterranea ricoprono le colline circostanti, mentre gli arbusti e le erbe aromatiche (soprattutto l’odoroso rosmarino) fanno da rifugio per gli abitanti del bosco. Una delle gite più belle è quella che conduce al Poggio e a San Bernardo sistemati sul crinale. Si tratta di piccoli borghi che avevano funzione difensiva: presso il secondo si trova la Cappella della Madonna Addolorata. Più verso l’interno, ecco il borgo medioevale di Sessarego, dove sorge la Chiesa della Madonna della Neve (bella statua marmorea del ‘600 e tela con la “Vergine, il Bambino e Santi”). (per la revisione del testo si ringrazia Pier Luigi Gardella).
Altre informazioni sono disponibili sui siti: www.apt.genova.it www.ascom.ge.it www.inliguria.liguriainrete.it www.liguriainrete.it www.liguriaplanet.com www.provincia.genova.it www.turismo.liguriainrete.it