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La Spezia

In provincia di La Spezia
Bandiere Blu 2017 (Approdi)


 

Info La Spezia

La Spezia è diventata sede di provincia agli inizi dello scorso secolo e oggi la città resta ancora il Comune del Golfo più industrializzato e attivo commercialmente, anche se i settori della vecchia industria legati allo sviluppo dell’Arsenale Militare Marittimo sono abbastanza in crisi, tanto da far prospettare un futuro caratterizzato dalla riconversione di alcuni siti produttivi e l'avvio di un processo di terziarizzazione dell’economia. Un processo che, tra l’altro, porrà La Spezia di fronte alla grande sfida della società della comunicazione e dell’informazione. La sua posizione strategica ed il ruolo della logistica nella dialettica global-local avranno senza dubbio una certa rilevanza nei prossimi cambiamenti che la città si appresta a portare avanti. D’altronde, è la medesima sfida che anche Genova sta affrontando. A parte la connotazione industriale e militare, come tutte le località liguri La Spezia ha un'anima turistica e offre ai suoi visitatori itinerari che toccano luoghi di culto, musei, edifici storici e altro ancora. Tra le chiese spiccano quelle di Santa Maria Assunta e dei Santi Giovanni e Agostino, oltre a quelle dei Santi Andrea e Cipriano, di San Francesco e la cattedrale di Cristo Re. Tra gli edifici degni di nota abbiamo Palazzo Biassa, Palazzo Oldoini e il Palazzo dell’Ammiragliato. Vi è il Castello di San Giorgio, mentre le zone della città più significative sono senz’altro Piazza Cavour, Piazza d’armi ed il Parco della Rimembranza. Per concludere la nostra carrellata, non possiamo non soffermarci sul poderoso Arsenale Militare Marittimo, ma anche sul bellissimo e frequentatissimo Museo Navale, senza parlare dello stesso Porto mercantile. Insomma, benvenuti nella marittima La Spezia!

RITRATTO STORICO DELLA CITTA'

Quella della Spezia è la storia degli spezzini e del loro essere caustici, ironici e molto spesso irriverenti. Le vicende storiche della città sono piene zeppe di aneddoti che possono illustrare queste caratteristiche. Persino Ubaldo Mazzini cita le manifestazioni del folklore spezzino. Ben più "serio" fu invece il momento in cui la città venne acquisita dalla Repubblica di Genova per sole 25 mila lire, un affare che comprendeva anche possedimenti nella Val di Vara, nella Val di Magra e i vigneti nelle Cinque Terre. Ciò accadde nel 1276 e a vendere quelle terre fu Nicola Fieschi, appartenente ad una nobile famiglia che diede alla chiesa Papa Innocenzo IV. La decisione di Nicola Fieschi fu motivata da due ragioni: la prima fu la morte del papa Adriano V, mentre la seconda era collegata alla sconfitta patita tre anni prima a Manarola, dove il capitano Giacomo Squarciafico assediò e distrusse il castello per ordine della Repubblica di Genova. Negli archivi forse è ancora possibile rintracciare l’atto della vendita, che fu rogato dal notaio Benedetto di Fontaneggio. Tante storie e racconti sono stati proposti per far conoscere La Spezia, alcuni tesi specificamente a descriverne lo sviluppo industriale, urbanistico, cantieristico o portuale… L’immagine della città e della sua storia moderna sono però associati ad un elemento che ne ha determinato, sotto vari aspetti, l'evoluzione. Parliamo naturalmente dell’Arsenale della Marina Militare. La sua presenza ha segnato La Spezia dal punto di vista militar-strategico, ovviamente, ma ha finito per incidere su aspetti culturali, economici, sociali, urbanistici e anche di vero e proprio costume. Per rendersi effettivamente conto dell’importanza che l’arsenale della Marina Militare ha rivestito per La Spezia, è necessario ripercorrere alcuni eventi storici. Dopo il Congresso di Vienna la Liguria diventò parte integrante del Regno di Sardegna e La Spezia divenne capoluogo di Provincia del Levante fino al 1847. Negli anni precedenti all’unificazione nazionale, l’ordinamento circoscrizionale divideva la Liguria in soli due tronconi, facendo sì che La Spezia rimanesse sotto la prefettura di Genova. A quei tempi La Spezia era solo un piccolo borgo ancora cinto da vecchie mura medioevali, con una economia prevalentemente agricola ed una flotta mercantile inferiore a quella della vicina Lerici. Vino e olio erano le uniche due voci nell’esportazione dei prodotti spezzini. Artigianato e attività manifatturiere varie rimanevano secondarie rispetto all’agricoltura e anche il commercio restava assai ridotto. Nonostante un meraviglioso golfo, La Spezia non aveva neppure una forte tradizione di cantieristica navale, quale si poteva invece riscontrare in altre località minori limitrofe. Per avere una ferrovia si sarebbe dovuto attendere il 1860, anno in cui fu appaltata dal governo la costruzione della linea ferroviaria Genova-Massa. Ma fu proprio tra gli anni 1850-1855 che si registraronoi primi fenomeni di crescita e di riscatto della città; sorsero numerosi edifici privati, come Palazzo Doria, costruito dalla celebre famiglia genovese che anche qui aveva solide radici, ma anche ad uso turistico. Emerse la vocazione turistica di La Spezia, che venne consacrata nel 1853 addirittura da Casa Savoia, che scelse l’albergo spezzino Croce Malta come residenza per le proprie vacanze. Una vocazione turistica confermata del resto dal passaggio di illustri personaggi: i noti poeti inglesi Shelley e Byron, il compositore tedesco Wagner e più avanti Lawrence e Carducci. Nel frattempo, però, la posizione strategica della Spezia fu giudicata ottimale per il dislocamento di stabilimenti e strutture militari. In quegli anni si decise il futuro della città, sospesa tra una realtà di piccola località turistica e la prospettiva di diventare un grande centro militare e industriale. Prevalse la famosa e sempre vincente Ragion di Stato, determinando uno stop all'evoluzione della naturale vocazione turistica dell'area. Anche se erano in pochi a pensarlo all’inizio del XIX secolo, il destino di La Spezia era comunque già proteso verso il mare. Con due decreti Napoleone aveva nominato La Spezia porto militare e capoluogo del VII dipartimento marittimo già nel 1808. E arriviamo così al 13 Luglio 1861: il Regno d’Italia era appena nato e uno dei progetti più importanti riguardava proprio la dotazione di una moderna base militare per la regia Marina. Quale miglior luogo se non La Spezia? L’idea napoleonica di fare della Spezia un centro strategico per la flotta da guerra fu patrocinata da Cavour e realizzata da Domenico Chiodo. Dopo otto anni di lavori che segnarono fortemente la città della Spezia, il 28 Agosto del 1869 fu inaugurato l’Arsenale Marittimo Militare. Si affermò da lì in poi l’industria meccanica, elettromeccanica e cantieristica, stabilendo i tratti definitivi del tessuto socio-economico della Spezia.

DALLA PRATERIA AL GOLFO DEI POETI...

Il Golfo di La Spezia è stato celebrato ed immortalato da numerosi artisti, unanimemente impegnati a consegnare all’immaginario collettivo il ritratto di una zona che sarà poi conosciuta come Golfo dei Poeti. Nonostante i molti numi tutelari, il magnifico e suggestivo golfo ha rischiato di essere trasformato in un acquitrino... se non in una vera e propria prateria. Sembra proprio che nel 1640 la Repubblica di Genova avesse pensato addirittura di interrarlo, deviando il corso del fiume Magra. Autore dello strampalato progetto fu Marco De Franchi, nobile genovese e dilettante studioso di materie economiche e politiche. La storiografia ha stabilito che l'idea di un interramento del Golfo era dovuta a ragioni militari, poiché eliminando un approdo a Levante si sarebbero ridotte le le possibilità di attracco per navi nemiche. Il progetto alla fine non ebbe seguito; dimenticato per fortuna in un cassetto, viene rispolverato solamente come curiosità storica.

CURIOSITA'

Dovete sapere che anche gli spezzini hanno un loro mostro come gli scozzesi di Loch Ness…Una misteriosa creatura avrebbe infatti fatto una fugace apparizione agli inizi del '900, non dando in seguito più notizie di sé. Le cronache ne parlano nel 1907 e a vedere di persona la “bestia” fu un artista famoso, Felice del Santo. Nel pomeriggio del 29 settembre, l'artista, mentre stava lavorando ad alcune pitture nella chiesa di San Giorgio, vide un gigantesco lucertolone. Da quel giorno la “bestia” entrò prepotentemente nelle vicende spezzine, scatenando un morboso interesse. L’evento però fu anche tramandato con grande ironia, sottolineando come il pittore andasse felicemente e assai spesso a braccetto con un bel fiasco pieno di vino... Intanto, però, la caccia al mostro era scoppiata e la locale Gazzetta pubblicò la notizia di un premio messo in palio dal Comune per chi avesse catturato la “bestia”. Quest’ultima non fu mai più vista! E un giorno arrivò Buffalo Bill… Il leggendario cowboy, colonnello W.F.Cody, che combattè gli indiani Sioux, nel marzo del 1906 venne alla Spezia al seguito di un grandioso circo. Il programma prevedeva esibizioni di cow-boys, pellerossa, cavalieri asiatici, africani e cosacchi. La sera del 17 marzo gli spezzini assistettero per una lira e venti centesimi alle scorribande di uomini a cavallo, audacissimi, e ai tiri infallibili di Buffalo Bill, che abbatteva ogni avversario cavalcando un cavallo indiavolato. Quel giornoil circo fece due spettacoli, uno alle 14 e l’altro alle 20. Naturalmente ci fu il "tutto esaurito".

 

Altre informazioni sono disponibili sui siti: www.5terre.it www.apt5terre.sp.it www.comune.sp.it www.inliguria.liguriainrete.it www.laspezia.net www.laspezianet.it www.liguriainrete.it www.liguriaplanet.com www.newlaspezia.com www.provincia.sp.it www.sp.camcom.it www.turismo.liguriainrete.it

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    Organizzatore: Comune Uff. Commercio su aree pubbliche

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Foto di La Spezia
Il porto di La Spezia (Foto Simona Giumelli)

 

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