Info Moneglia
Ultimo Comune costiero della provincia di Genova, Moneglia è raccolta nell’insenatura (verdissima di pini, olivi, vigneti) tra due promontori, Punta Moneglia e Punta Rospo. Si tratta di un classico borgo marinaro, oggi centro turistico balneare in grado di competere con località più grandi, affacciato su un breve litorale dalla spiaggia di sabbia fine, le cui origini risalgono all’epoca romana. Il suo nome deriverebbe infatti dal latino “monilia”, monile (certo un riferimento alla bellezza del paesaggio), nome con il quale Moneglia è già citata nel IV secolo. Luogo di transito, stazione di posta, fu soggetta nel medioevo agli assalti dei pirati e già alla fine del XII secolo entrò nell’orbita della Repubblica di Genova, che su due dirupi ai lati del paese costruì due fortezze: nel 1173 il forte di Monleone (assaltato l’anno successivo dai Malaspina, che più volte, fino alla fine del 1300, tentarono di impadronirsi di Moneglia) e il castello di Villafranca nel XVI secolo (che è stato restaurato ed oggi è aperto al pubblico). Navi monegliesi parteciparono alla battaglia della Meloria (1284), che vide i Genovesi sconfiggere i Pisani. Per ricordare l’impresa, su una parete della Chiesa di Santa Croce (X-XI secolo) furono murati alcuni dei grandi anelli della catena che chiudeva il porto di Pisa e che Genova donò alla fedele Moneglia. In questa chiesa, che è la più antica di Moneglia, sono conservate una croce di epoca bizantina e una statua lignea del Maragliano. Il suo sagrato presenta uno dei migliori esempi del tipico mosaico di ciottoli, ineguagliabile per la vastità e la complessità della decorazione. Accanto a Santa Croce sorge l’Oratorio dei Disciplinati, del X secolo, affrescato con cicli del XIII-XVIII secolo e oggi utilizzato per ospitare eventi musicali di rilievo internazionale. Altro luogo di culto importante per Moneglia e degno di una visita è la Chiesa di San Giorgio (fine XIV secolo), affiancata da un chiostro francescano del ‘400, nella quale sono conservate opere di Giovanni da Pisa, dei Barbagelata, del Guidobono, del Carione e una tela attribuita a Rubens, oltre all’”Adorazione dei Magi” di Luca Cambiaso. Nato proprio a Moneglia nel 1527, Cambiaso dovette la propria fama a grandi dipinti di soggetto mitologico e sacro e venne chiamato in Spagna da Filippo II per affrescare una volta della sua reggia. Morì nel 1587 e oggi le sue opere si trovano, oltre che a Genova, a Milano, a Torino e a Roma. A Moneglia visse anche un noto librettista, che scrisse per Rossini e Bellini: Felice Romani. Per chi ama lo sport, sono consigliati il beach volley e le immersioni subacquee. Per chi preferisce le escursioni nel verde, ci si può dirigere verso Punta Baffe e Punta Manara (direzione Sestri Levante) o verso il Passo del Bracco (verso est e verso l’interno), per visitare anche le frazioni di Lemeglio, Morteo e San Saturnino.
Altre informazioni sono disponibili sui siti: www.apttigullio.liguria.it www.ascom.ge.it www.inliguria.liguriainrete.it www.liguriainrete.it www.liguriaplanet.com www.monegliaonline.it www.provincia.genova.it www.turismo.liguriainrete.it