lunedì 30 giugno 2008
Dopo il successo del Coro svedese di venerdì scoro, il Festival Camogli in Musica torna al Chiostro del Boschetto sabato 12, questa volta con un’orchestra tutta ligure, l’Oratorium Ensemble, formazione orchestrale d’archi costituitasi di recente sotto l’egida di due importanti istituzioni culturali liguri, l’Oratorio dei Padri Filippini di Genova e l’Accademia Musicale Teresiana di Arenzano; primo violino del gruppo è Giuliano Paganini, docente presso il Conservatorio di Genova; dirige il Maestro Mario Faveto: genovese, diplomato in Musica Corale e Direzione di Coro, ha poi studiato direzione d'orchestra con Romolo Gessi; per oltre dieci anni ha collaborato con l'Accademia Musicale di Arenzano, dove ha insegnato Teoria e Solfeggio, Armonia ed è stato docente di Esercitazioni Corali; attualmente insegna presso il Liceo Delpino-Marconi di Chiavari e risiede a Camogli. Nel 1986 ha dato vita al "Coro Musica Nova", un insieme vocale-strumentale che si è specializzato nei repertori del rinascimento e del barocco italiano, e che tuttora dirige. Faveto è anche compositore ed alcune sue opere sono state edite e altre hanno ottenuto riconoscimenti e premi. E’ direttore della Cappella Musicale Filippina di Genova e dal 2005 dirige anche l’orchestra da camera Oratorium Ensemble, con il quale ha ottenuto importanti successi (tra gli altri ha partecipato al Progetto Mozart Liguria 2006, per l’esecuzione di musica mozartiana per archi e, sempre nel 2006, ha svolto un ciclo di concerti con il patrocinio della Provincia di Genova dal titolo Dalla danza e dall’immagine, basato su musiche legate in vario modo alla danza e a colonne sonore tratte da celebri film).
Il concerto che l’Oratorium Ensemble proporrà sabato sera al Boschetto ha per titolo "Archi e dintorni…Musiche per archi e per strumento solista a pizzico ed archi": si tratta di un "concerto" nel vero senso etimologico della parola, intesa come concertare, cioè accordare insieme gli archi dell’orchestra con uno strumento solistico antagonista, sempre a corda, ma pizzicata, nella fattispecie la chitarra e l’arpa; il tutto incorniciato da brani per soli archi o per tiorba solista, un affascinante strumento rinascimentale appartenente alla famiglia dei liuti. Il programma sarà tutto un interessantissimo susseguirsi di antico e moderno, partendo dalla Saint Paul’s Suite per orchestra d’archi di Gustav Holst, compositore inglese di origine svedese, morto nel 1934, famosissimo per la Suite I Pianeti, per passare subito dopo al ‘700, con il Concerto per arpa ed archi op. 4 n. 6 di Haendel (uno dei 18 concerti da lui scritti come intermezzi per i suoi Oratori sacri, in cui si evidenzia tutta la sua grande capacità innovativa anche in campo strumentale ed il virtuosismo dell’arpa solista, affidata a Eva Randazzo); poi un altro salto di quasi due secoli, al ‘900 Impressionista di Claude Debussy, per ascoltare le affascinanti Deux danses per arpa cromatica e orchestra d’archi, e subito dopo due preziosità barocche, la Ciaccona in partite variate di Piccinini e Ferita d’amore di Castaldi, per tiorba solista, suonata da Simone Pansolin, un giovane talento che ha dimostrato fin da giovanissimo grandi doti e sua spiccata personalità musicale, che lo hanno portato a vincere molti concorsi e al diploma in chitarra con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Paganini di Genova, sotto la guida del Maestro Briasco e successivamente al diploma accademico di secondo livello con 110 e lode al conservatorio Tartini di Trieste con Frederic Zigante; accanto all’attività chitarristica affianca lo studio della tiorba affrontando, sotto la guida del maestro Massimo Lonardi, l’esclusivo repertorio barocco relativo a questo strumento. Pansolin sarà anche solista nel penultimo brano in programma, le Tre danze concertanti per chitarra e orchestra d’archi di Leo Brower; il concerto si chiuderà, così come era iniziato, con un brano per sola orchestra, una vera "chicca" musicale, Rikudim del belga Jan Van Der Roost, nato nel 1956, trombonista, insegnante nel suo paese e in Giappone, direttore d’orchestra, compositore eclettico i cui brani sono eseguiti in tutto il mondo e, soprattutto, uno dei più apprezzati e famosi compositori di musica bandistica; il titolo del brano in programma, Rikudim, significa "danze" in lingua yiddish ed è una suite in quattro movimenti ispirata allo stile tradizionale ebraico.
I musicisti ed il programma, così vario ed interessante, sapranno dare al pubblico una serata di sicuro godimento musicale.
Si ricorda che il Festival Camogli in Musica Estate è organizzato dal Gruppo Promozione Musicale Golfo Paradiso con il contributo del Comune di Camogli e della Regione Liguria.
Ingressi: interi € 12, ridotti € 8 (Soci GPM e giovani)
Per informazioni: 0185771159 - 0185770703 - 338 6026821 - WEB: www.gpmusica.info
Fonte: Silvia Bonuccelli