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D.Bowes in mostra da Desamine ad Alassio

Notevole successo di critica e di pubblico - Visitabile fino al 29/06

sabato 7 giugno 2008

Sta ottenendo un notevole successo, di critica e di pubblico, ad Alassio, la personale dell’artista statunitense David Bowes, che resterà aperta fino al 29 giugno. La mostra, ospitata presso la Galleria Arte é Kaos di via Vittorio Veneto, 100, presenta anche un bel catalogo, edito da Skira, con testi di Ida Parlavecchio e Carter Ratcliff. Bowes quest’anno ha deciso di dedicare l’intera estate alle mostre italiane: oltre a questa ad Alassio, sta infatti presentando contemporaneamente a Palermo, una grande retrospettiva, dal titolo: " Palermo ispanica" ( aperta fino al 14 settembre a palazzo Sant’Elia), a cura di Ida Parlavecchio.

"La mostra alassina da Desimine - dice Augusto Andreini, noto esperto d’arte e collezionista- è l’occasione ideale per chi ancora non lo conosca, per un primo approccio con questo ecclettico artista americano, che vive nel Massachusetts ed insegna presso la Rhode Island School of Design ed anche all'Accademia di Belle Arti di Palermo".

" Bowes è soprattutto un viaggiatore.' – dice nell’introduzione al catalogo Ida Parlavecchio". Lo è in senso letterale e figurato. La sua aspirazione è sempre stata attraversare luoghi, mentali e reali, dove una cosa si contamina con l'altra, aprendo il campo a universi in cui confluiscono stili, generi, soggetti e simbologie diversi tra loro. Quella di Bowes è una personale ricerca dell'Arcadia, di un luogo ameno dove poter scegliere, come in un free-market, tra un'ampia offerta di forme e linguaggi rappresentativi, un luogo dove tutto esiste e non ha mai smesso di esistere".

Protagonisti delle più recenti opere di Bowes sono i personaggi dei racconti di Goethe, le figure delle carte da gioco siciliane, i colori vivaci dell'epopea carolingia, raccontata sulle sponde dei carri folkloristici, i protagonisti dei Vespri Siciliani, la luce limpida dei cieli dipinti da Francesco Lo Jacono, la vegetazione stilizzata dei mosaici bizantini.

" Quella di Bowes è una affascinante cosmogonia che rimescola tutto – continua la Parlavecchio- col candore e l'intellettualismo raffinato di chi sa che mantenersi fuori dal tempo significa poter inglobare nell'opera tutto ciò che la pittura è stata, tutto ciò che potenzialmente potrebbe essere".

David Bowes, 51 anni, di Boston, ha iniziato la sua carriera espositiva nel 1983, con una mostra personale presso la Galleria Eric Franck di Ginevra.
Negli anni '80 e '90 ha esposto nelle più prestigiose gallerie americane (Annina Nosei, Tony Shafrazi, Mario Diacono, Fred Hoffmann, Sperone Westwater). Nel 1999 ha partecipato alla Biennale di Venezia.


In Italia ha collaborato a lungo con Lucio Amelio, Gian Ferrari, In Arco, Studio Raffaelli. Di recente ha esposto anche da Annina Nosei a NewYork, Lars Bohman a Stoccolma e Forslblom ad Helsinki.

La mostra alassina è aperta da mercoledì a domenica, dalle 17 alle 20.

Fonte: CLAUDIO ALMANZI





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