venerdì 5 settembre 2008
Ha avuto una duplice funzione la bella festa della vela, voluta dal Cnam di Alassio e svoltasi ieri nelle acque antistanti il porto Luca Ferrari. Da una parte è stata ricordata con affetto, da parte di tanti campioni di oggi e di ieri, la figura di Fosco Agostini, il mitico " cannoniere" ( che con passione seguì la storia della vela alassina, dando il via ad oltre mille regate), dall’altra è stata anche una vera e propria festa riparatoria, in onore dei fratelli alassini Pietro e Gianfranco Sibello. I due grandi campioni hanno voluto onorare il ricordo di Fosco ed a loro volta sono stati consolati da amici e campioni per il grave furto subito a Pechino ( dove i forti velisti ingauni sono stati praticamente scippati della medaglia di bronzo, già conquistata meritatamente).
Il Memorial si è svolto nel primo pomeriggio: sono state disputate tre regate. Alla fine ha vinto Pietro Sibello, che succede così nell’albo d’oro della manifestazione a Dado Garassino. E’ stata una grande emozione- ha detto Rinaldo Agostini, presidente del Cnam- vedere tanto affetto nel ricordo di mio padre, da parte oltre che dei campioni che hanno voluto rispondere a questa iniziativa, anche di amici, parenti, pubblico che si sono interessati, così come le televisioni ed i giornali, a questo così singolare memorial".
Insieme a Pietro Sibello, hanno voluto regalare in ricordo di Fosco, Diego Negri, gli ex olimpionici Gianni Sommariva e Giampiero Dotti, Alessandro Zampori, Andrea Magni, Claudio Betti, Gabriele Banchio, Edoardo "Dado" Garassino (che come detto vinse la prima edizione) insieme allo stesso Rinaldo Agostini. L’avvenimento, che è stato interamente ripreso dalle telecamere di Yacht & Sail, ha avuto anche una simpatica singolarità: i campioni del timone hanno abbandonato le loro abituali classi veliche per un ritorno agli esordi della loro carriera, e sono tutti saliti sugli Optimist, l’imbarcazione che solitamente viene utilizzata dalle scuola vela alassina per impartire ai bambini ed ai ragazzi l’abc del timone.
Fonte: CLAUDIO ALMANZI