domenica 10 agosto 2008
Dopo due appuntamenti un po’ fuori dalla consuetudine, quello il jazz e quello di sabato sul tango, il Festival Camogli in Musica ritorna alla classica più pura: mercoledì 20 agosto, sempre al Cenobio dei Dogi (ore 21.15) il pianista Marco Vincenti eseguirà tre trascrizioni di Busoni da Mozart (l’Andantino dal Concerto in Mi b Magg. K 271, la Sinfonia in Re Magg. K 202 e la Sinfonia in Sol Magg. K318) e l’integrale degli Scherzi di Chopin.
L'arte della trascrizione fu, per Ferruccio Busoni, non meno impegnativa e coinvolgente di quella della composizione vera e propria. In entrambi i casi egli poneva al centro della sua scrittura l'elemento dell'elaborazione, da lui considerato prioritario rispetto a ciò a cui la modernità ha, secondo la sua visuale, attribuito fin troppa importanza: l'invenzione. Per Busoni la musica è sempre trascrizione: trascrizione di un pensiero, quando un'idea originale viene messa per la prima volta sulla carta; oppure trascrizione di un materiale preesistente, quando si prende un'opera del passato e la si trasforma in qualcosa di diverso, consegnandole una nuova identità. Riallacciandosi allora ai grandi modelli di un'epoca non ancora trascinata nei vortici del romanticismo, a Bach e a Mozart, Busoni intendeva non solo trasportare le loro composizioni da uno strumento a un altro, per esempio dall'orchestra al pianoforte, ma proiettarle nel futuro grazie all'aggiunta di una tecnica esecutiva e di un linguaggio pianistico nuovo. È stata questa, come ha scritto Fedele d'Amico, l'utopia di Busoni, la sua aspirazione a una nuova forma di classicità per l'epoca contemporanea: intendere «il passato come materiale in movimento, portarlo a un linguaggio continuamente ampliato e rinnovato, ma tale da serbarlo in vita, elevandolo in una sorta di stratosfera». La prima parte del programma presentato da Marco Vincenzi mette in luce proprio il senso di questa operazione musicale che guarda all'eredità del classicismo per traghettarla verso il nostro presente; e metterà in luce anche il grande virtuosismo dell’esecutore, richiesto da queste trascrizioni di Busoni, irte di difficoltà tecniche che dissuadono molti pianisti dall’eseguirle.
Anche la seconda parte del programma non è certo di facile esecuzione ed inoltre richiede grandi doti interpretative: si tratta infatti dei quattro Scherzi di Frederick Chopin (l’Integrale dell’opera): quattro opere con un contenuto assolutamente nuovo in una forma musicale esistente da lungo tempo. Uno degli aspetti caratterizzanti di Chopin fu infatti senza dubbio la sua rivisitazione di tutte le forme compositive del periodo romantico, manipolate e riadattate in maniera esemplare; con i suoi 4 Scherzi elabora una composizione personale autonoma rispetto a quella di derivazione classica codificata da Beethoven. Al di là della forma poi, gli Scherzi sviluppano linee melodiche straordinarie e complesse, che ne rendono assai ardua l’interpretazione, tanto quanto esaltante l’ascolto.
Le doti interpretative e virtuosistiche richieste da questo bellissimo programma, non mancano certo al pianista Marco Vincenzi. Genovese, si è diplomato in pianoforte col massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio della sua città, vincendo il premio per il miglior diploma dell’anno. In seguito ha studiato con Maria Tipo al Conservatorio Superiore di Ginevra, ottenendo il Prix de Virtuosité nel 1986; nello stesso anno si è diplomato in composizione e laureato in lettere moderne col massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi su Dinu Lipatti, che è stata premiata dalla Fondazione Lipatti di Bucarest. Distintosi in numerosi concorsi, ha vinto quelli internazionali di Stresa e della Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo. Svolge attività nei principali centri italiani, in Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Romania, Svizzera e Stati Uniti, tenendo recitals e concerti con orchestra in alcune fra le più prestigiose sale europee. Ha preso parte a numerose esecuzioni integrali dell’opera pianistica di Chopin, delle Sonate di Beethoven, delle Sonate e dei Concerti di Mozart; con l'Orchestra di Roma e del Lazio diretta da Lu Jia ha inaugurato la Festa Europea della Musica 2002, eseguendo il Terzo Concerto di Beethoven in Piazza del Campidoglio. Molto attivo in ambito cameristico, collabora da anni con Cristiano Rossi, il Nuovo Quartetto Italiano, il Quartetto di Fiesole e altre formazioni di rilievo.Titolare di pianoforte principale presso il Conservatorio di Alessandria, direttore del Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni di Empoli e direttore artistico del Concorso pianistico europeo “A. Speranza” di Taranto, ha progettato e curato il volume Ferruccio Busoni e il pianoforte del Novecento. Recentemente è stato chiamato a tenere un ciclo di concerti e masterclass per l’Università della Georgia. I suoi otto CD monografici (Lipatti, Wolf-Ferrari, Busoni, Pizzetti, Rota, Vieuxtemps, Respighi, Mozart-Busoni), tutti editi dalla Dynamic, sono stati recensiti molto favorevolmente dalle più importanti riviste europee ed americane: l’ultimo ha ottenuto critiche internazionali altamente elogiative e il prestigioso invito a suonare per i Concerti del Quirinale 2008.
Si ricorda che il Festival Camogli in Musica Estate è organizzato dal Gruppo Promozione Musicale Golfo Paradiso con il contributo del Comune di Camogli e della Regione Liguria.
Al termine di ogni concerto è possibile cenare insieme a musicisti ed organizzatori presso uno dei Ristoranti che collaborano al Festival, a prezzo promozionale.
Ingressi: intero € 15 - ridotto € 10 (Soci GPM e giovani).
Per informazioni: 0185 770703 - 338 6026821 – web site: www.gpmusica.info