giovedì 25 novembre 2010
Torna il 2 e 3 febbraio 2011 a San Bartolomeo la grande Fiera della Candelora, il mercato tradizionale all’aperto più caratteristico del Ponente Ligure che rappresenta un punto di riferimento per il commercio e le tradizioni popolari della cittadina rivierasca. Tante le novità in programma, per un'edizione che si annuncia ricca di iniziative, eventi collaterali e rinnovata dal punto di vista dell'organizzazione dei sempre maggiori spazi espositivi.
L'edizione di quest'anno, la numero 311, si aprirà sotto l'insegna della Bandiera Verde, riconoscimento ottenuto di recente dalla cittadina ligure dalla Confederazione Italiana Agricoltori per l'impegno nella conservazione, protezione e promozione del territorio e delle tipicità locali.
La Fiera della Candelora occuperà tutta la zona compresa tra il Lungomare delle Nazioni e il Santuario di Nostra Signora della Rovere, per un totale di circa un terzo della superficie del centro cittadino. Con gli asini provenienti dall’allevamento Monte Baducco di Reggio Emilia si mostreranno “sul campo” le tecniche di mungitura, grazie alle quali è possibile ricavare il prelibato latte d’asina e i prodotti derivati. Per i più grandi lezioni sulla mascalcia e sulla conduzione degli asini. Per i più piccoli il Patentino di Provetto Conduttore di Asinelli, ma solo per chi riuscirà a eseguire un divertente percorso a ostacoli. Le ‘prodezze’ saranno immortalate da una foto.
Galline, conigli, anitre, oche, asini, pony, mucche, capre e pecore, tutti animali da riscoprire che saranno anche al centro delle attività della fattoria didattica. Per le scuole escursioni nella Pineta, per educare attraverso i sensi alla scoperta concreta e alla conoscenza della piacevolezza della pineta nelle sue differenti caratteristiche. Confermato anche “Piante e Orto” in largo Gallinara, lo spazio dedicato alla vendita di semenze e tutto quanto necessario per la cura dell’orto. Nei Giardini Primo Maggio vivai e piante storiche (antichi roseti), ma anche frutta e verdura di cui s’è persa la memoria. Spazio anche agli attrezzi agricoli meccanici.
Novità di quest'anno sarà invece il Cinema mobile: durante i due giorni della Fiera, piazza Magnolie sarà la sede dove, all'interno di un furgoncino volkswagen, saranno proiettati cortometraggi di ogni tipo, dai cartoni animati alla commedia, fantascienza, video artistici e molto altro. Il Cinema mobile aprirà il sipario il 2 e 3 febbraio, dalle ore 10.00 alle ore 12.30.
L'organizzazione ha voluto inoltre migliorare la distribuzione degli spazi e concentrando gli espositori all'interno di aree tematiche rappresentate da colori diversi:
- nell'Area Blu confluiranno più di 260 bancarelle di commercianti ambulanti, che metteranno in vendita le merci più varie
- sempre protagonisti saranno gli animali: asini, ovini, cavalli, mucche, animali da fattoria e da allevamento saranno collocati nell'Area Marrone all'interno dell'Uliveto della Rovere
- accanto alla fiera classica, spazio anche alle tipicità alimentari locali, regionali e italiane con “Arti e Sapori della Rovere”, nell'Area Arancione
- l'Area Verde ospiterà le piante, i fiori e le attrezzature agricole
- l'Area Fucsia infine sarà dedicata agli stand di educazione ambientale, laboratori e fattorie didattiche.
Parcheggi gratuiti con collegamento gratuito alla Fiera della Candelora.
Previsti anche diversi eventi collaterali curati dall'Ufficio Turismo IAT di San Bartolomeo al Mare e, in particolare, escursioni a piedi, escursioni a dorso d'asino, visite guidate alla scoperta del patrimonio storico della città.
“Marò”, il Pesto con le Fave
In occasione della tradizionale Fiera della Candelora a San Bartolomeo al Mare, sarà presentato il “marò”, particolare Pesto di Fave che verrà poi proposto per la DeCo (Denominazione Comunale), grazie al Comune e associazioni culturali Ligys di Varazze (SV) e Arcimboldo di San Bartolomeo al Mare.
Mercoledì 2 febbraio alle ore 11.15 presso il Centro Sociale Incontro (Giardini 1° Maggio) verrà preparato e presentato il "marò" singolare pesto confezionato con fave fresche, pestate al mortaio, aglio e menta, olio extravergine di qualità taggiasca e formaggio parmigiano. Il particolare condimento verrà proposto già nei prossimi giorni per il riconoscimento DeCo dato che l'Amministrazione Comunale di San Bartolomeo (con deliberazione del Consiglio Comunale nr 34 del 21/08/2008) ha istituito il disciplinare che regolamenta il rilascio del marchio di Denominazione Comunale.
“Per festeggiare il conferimento della Bandiera Verde a San Bartolomeo – ha chiosato il Consigliere con delega al commercio e manifestazioni Leonardo Ceresi – abbiamo pensato di recuperare dalla memoria gastronomica un piatto antico. Dopo attente ricerche presso la Biblioteca Imperiale di Vienna è stato ritrovato uno scritto risalente al XVI/XVII secolo sul pesto di fave, antichissima cultura. Grazie all’Arcimboldo e alla Ligys presenteremo questo piatto succulento, prossimo al riconoscimento DeCo”.
Il pesto di fave fresche, pestate nel mortaio, aglio, menta, olio extravergine taggiasco e formaggio parmigiano verrà abbinato con una tradizionale pasta fresca fatta in casa dalle massaie, i "Bastardui".
L'appuntamento fissato per la presentazione del profumato “marò” sarà uno dei primi rendez-vous della due giorni della tradizionale Fiera della Candelora. Mercoledì 2 febbraio alle ore 11.15 saranno presenti le componenti del comparto agricolo e della ristorazione locale, per il mantenimento e il rilancio della produzione della "fava" prodotto agricolo presente in zona dalla notte dei tempi. Nello stesso giorno verranno fissate le date in cui verrà realizzata la rassegna gastronomica dedicata al Pesto di Fave “marò”, per dare la possibilità a tutti di gustare questo piatto e altre creazioni realizzate con i prodotti del nostro territorio. L'evento si svolgerà durante la primavera.
La Storia
La fiera della Candelora si svolge tradizionalmente il 2 e 3 febbraio presso il Santuario della Madonna della Rovere di San Bartolomeo al Mare. L'evento, le cui origini risalgono al XVII secolo, costituisce un momento di notevole importanza economica, sociale e religiosa, fortemente legato alla tradizione commerciale dell'intera vallata e rappresenta uno degli appuntamenti etnografici più caratteristici dell’intero Ponente Ligure.
La fiera, dal punto di vista economico, segnava un passaggio tradizionale nell’ambito delle occupazioni agricole: è da poco terminata la stagione olivicola, si ha una chiara situazione della annata e si impostano i lavori per la primavera: acquisto di alberi da frutto, di concime, di animali da lavoro e si stipulano contratti di esportazione d’olio. Tant'è che una delle figure maggiormente presenti ed emblematiche alla fiera era proprio quella del notaio, incaricato della stipula dei nuovi contratti.
A livello sociale una fiera così grande ed importante rappresenta un imperdibile appuntamento poiché in passato creava occasioni di affari di diversa natura e di incontro fra la gente della costa e quella dell'entroterra, tra gli abitanti del Ponente Ligure e i pastori, agricoltori e ricchi commercianti del basso Piemonte e del savonese.
Dal punto religioso costituisce un sentito momento devozionale, in riferimento al Santuario della Madonna della Rovere, luogo di culto ed anticamente di pellegrinaggio da tutta la Liguria ed il basso Piemonte, situato nei pressi della fiera.
La solenne celebrazione religiosa del 2 febbraio ha poi un'indiscutibile risvolto ancestrale per la sua funzione di purificazione, fra le festività invernali -inframmezzate dal Carnevale - prima della lunga Quaresima.
Attualmente la Fiera della Rovere ospita circa 250 bancarelle più lo spazio dedicato alle leccornie regionali (60 stand), lo spazio dedicato al bestiame e l’area didattica ludico ambientale per i ragazzi.
Scarica la piantina della FieraPer informazioni:
Ufficio Turismo IAT
Piazza XXV Aprile, 1 – San Bartolomeo al Mare
Tel. +39.0183.400200
Fonte:
FEDERICO CRESPI & ASSOCIATI
Tel. +39.0184.66.15.87 Fax +39. 0184.66.86.28
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