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A cavallo per i boschi di Calizzano

Nelle radure dei boschi dell'alta val Bormida di Millesimo, lepri e volpi osservano i cavalli che salgono in fila indiana i sentieri intorno ai quali cui spuntano "come funghi" improvvisi cappelli marroni di grandi e profumati porcini. Calizzano (647 metri) è un elegante centro di villeggiatura montana ricco di storia (c'era un castello dei marchesi Del Carretto) e di arte (splendidi gli affreschi quattrocenteschi del santuario delle Grazie), con un bel caruggio lungo che lo attraversa e una rinomata produzione di prodotti tipici, compresi i funghi.
Nelle faggete e fra i castagni circostanti scorrono ruscelli vivaci e gorgogliano le acque di ben 13 sorgenti oligominerali. Decisamente, qui il colore della Riviera delle Palme è il verde.

Il percorso

Appoggiandosi agli agriturismi che si trovano appena fuori Calizzano si possono organizzare diverse escursioni a cavallo lungo la rete di sentiri e strade forestali che attraversano i suoi boschi. Con piacere, proponiamo uno dei tanti percorsi quasi totalmente immerso nei boschi lungo le strade sterrate che saliscendono fra castagni secolari e faggete a perdita d'occhio ma è bene ricordare che ci sono molti altri percorsi equestri possibili, più brevi o più lunghi. A causa delle quantità di sentieri tracciati nei boschi, è consigliabile intraprendere questa attività insieme a qualcuno di esperto della zona per evitare di confondersi nei bivi.
Partendo dalla Cascina Vai (680 metri), si affronta la strada sterrata che sale fra radure coltivate e castagni dai grandi tronchi; la coltivazione della castagna è da secoli una voce importante dell'economia della zona e le castagne essiccate nei tecci di Calizzano e Murialdo sono un Presidio Slow Food. Superando la Cascina del Santo e, più in alto, la Cascina del Re (795 metri) ci si immette in una fitta faggeta dove la strada, a tratti stretta, procede verso nord. Al successivo bivio si tiene la destra in falsopiano, si superano due abitazioni in pietra di cui una in rovina , poi si continua nel bosco, dove il cielo è un collage di sprazzi azzurri sopra al verde del fogliame o al rosso brunito nei mesi autunnali. A destra, in leggera salita, al bivio successivo, andremo incontro a una salita ancor più ripida per poi continuare diritti in saliscendi.
Successivamente si incontra la Cascina Binadin (830 metri) e tenendo la destra si scavalca un crinale secondario continuando verso nord evitando ulteriori bivi fin quando il percorso incomincia la discesa. Una decisa curva a destra conduce infine al rio Siondo presso le case della Ferriera Nuova (640 metri). Prendendo a destra il sentiero che risale in sponda sinistra la valletta del rio, dopo che curve e qualche saliscendi si guada il corso d'acqua alla quota di 750 metri e si ridiscende a mezza costa il versante destro toccando Tecchio (740 metri), Mezzano (724 metri), case Longane (796 metri) e infine Riofreddo (714 metri) dove si trova il museo "C'era una volta".
Ridiscesi su asfalto sino alla Ferriera Nuova si torna al capolinea percorrendo la SP 490 verso Caragna (649 metri) e, dopo il ponte sulla Bormida, salendo alla Cascina Vai. C'è però la possibilità di raggiungere Caragna, anzichè su asfalto, lungo i sentieri e stradine che costeggiano il fiume in sponda destra.  

      

Intorno al percorso

Oltre alle 13 sorgenti oligominerali, di cui sarebbe interessante assaggiare tutte le acque per effettuare personali e dissetanti analisi organolettiche, vale la pena scoprire i centri vicini, almeno Bardineto (710 metri) a sud di Calizzano, con i ruderi del castello a 16 lati, la chiesa di San Nicolò con la sorgente della Fons Salutis, la festa del Fungo d'oro e la non lontana sorgente della Bormida; pochi chilometri a nord di Calizzano il colle dei Giovetti (912 metri) immette nella val Tanaro che è piemontese tranne il piccolo borgo di Massimino (530 metri), circondato dai castagni e fiorito di rose in primavera.

Informazioni

  • Tipo di escursione: Naturalistica
  • Lunghezza: 22 chilometri
  • Dislivello in salita: 300 metri
  • Difficoltà: medio/facile
  • Periodo consigliato: da marzo fino ad ottobre



 

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