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La Riserva Naturale dell'Adelasia

La Riserva Naturale dell'Adelasia

Istituita nel 1989 per volontà del Comitato delle Valli Bormida e di alcuni lungimiranti dirigenti industirali della 3M Italia di Ferrania allora proprietaria dell'area (oggi è di Ferania SpA), la Riserva Naturale dell'Adelasia è nascosto nel cuore più verde della provincia di Savona, in alta val Bormida. I sentieri che la attraversano raccontano una Liguria quasi inimmaginabile, abitata solo da animali selvatici e alberi monumentali come doveva essere parecchi milenni fa prima dell'arrivo dell'uomo.

Il percorso

Il sentiero è indicato come "Itinerario di Airone" ed è tutto segnato con segnavia. Inizia all'ingresso della Riserva in località Traversine (710 m) lungo la provinciale che da Altare conduce a Montenotte e Pontinvrea, presso un magnifico esemplare di faggio, che è citato nell'elenco degli alberi monumentali della Liguria. Si imbocca il sentiero n. 1 che sale il versante sud-ovest del Bric del Tesoro passando accanto alla Cascina Miera (Mie) (844 m), molto panoramica, attraversando boschi di noccioli, roverelle e carpini con un fitto sottobosco incolto, boschi popolati da numerose specie di uccelli e branchi di caprioli. Si procede verso ovest nella faggeta di Castellazzo abitata da picchi, ghiandaie, gufi e cinghiali; le piazzole che si incontrano erano usate un tempo dai carbonai per produrre carbone di legna.
A un bivio segnalato si prende a sinistra per salire nella faggeta alle barricate napoleoniche, testimonianza della battaglia qui combattuta nel 1786. Tornati poi sul sentiero si procede diritti sino alla sterrata che costeggia il limite della Riserva ignorando sia il sentiero n. 1 che sale alla Rocca sia, più oltre, la cascina del sentimentale nome di Cascina Moglie dell'Amore (809 m).
Dopo la feggeta, Conca Chiappa (766 m) è un interessante punto panoramico di osservazione di uccelli rapaci e migratori. Poi il sentiero si fa stretto e scende lungo il greto di un torrentello in un paesaggio selvaggio con terreno accidentato, castagneti fitti, ruscelli. Quando si incontrano delle frecce rosse le si seguono al contrario sino a un albero doppio, un acero e un carpino parzialmente saldati fra loro nei tronchi, e da lì si prosegue ai prati della Cascina dell'Amore (625 m). Da qui si svolta a sinistra per salire finalmente alla Rocca dell'Adelasia (698 m), raggiungibile col sentiero n. 2; la rocca è un facile scendere procedendo verso est sino a ritorvare il sentiero n. 1 che tortuoso fra i ruscelletti riporta alla Cascina Miera indi alla provinciale.

Intorno al sentiero

La rocca ha a che fare con Adelasia, figlia di Ottone III di Sassonia, Imperatore del Sacro Romano Impero nel X secolo e mitica fondatrice della città di Alassio, perché nella grotta aperta nella parete rocciosa lei e il suo amante Aleramo - non ancora marchese dell'Impero - trovarono rifiguio durante la fuga dalla Germania.
Napoleone Bonaparte iniziò il suo glorioso e tragico cammino verso l'Impero Francesee la conquista di mezz'Europa dalla Liguria e le montagne della Riviera delle Palme videro i primi importanti scontri tra l'esercito francese e gli Austro-Piemontesi. La battaglia di Montenotte fu combattuta il 12 aprile 1796 nei boschi intorno all'Adelasia ma fu solo una delle molte battaglie che ebbero luogo in quei mesi qua e là lungo le montagne della nostra Riviera.
Dove due dei tre rami sorgentiferi principali della Bormida (quelli di Màllare e di Pàllare) si uniscono a formare la Bormida di Spigno i Romani fondarono Cairum. Oggi Cairo Montenotte (Cai) (338 m) è il maggior centro della langa savonese, terra di boschi e tartufi dove si parla un dialetto più piemontese che ligure. Cairo ha un centro storico elegante con case colorate, insegne decorate, portici, tratti delle mura trecentesche; più o meno come la vicina e più piccola Carcare (Car); appena più distante, Ferrania (Fe) offre all'occhio degli estimatori alcuni bellissimi esempi di architettura industriale Liberty.

Consigli utili

Tempo di percorrenza: 4 h

Dislivello in salita: Blandi saliscendi tra i 620 e gli 810 m

Grado di difficoltà: Facile

Equipaggiamento consigliato: Normale equipaggiamento da escursionismo con scarponi da trekking e indumenti idonei a riparare dal vento e dalla pioggia.

Come arrivare:
In auto:
Uscire dall'A6 ad Altare, proseguire in direzione Carcare poi a destra per Ferrania; dopo la ferrovia si prende ancora a destra per Montenotte; giunti al Bivio Sella si svolta a sinistra sulla SP 12, sempre per Montenotte Superiore. 5 km dopo, prima della località Trasversine, c'è a sinistra l'ingresso della riserva, con parcheggio.

Stagioni consigliate: Da marzo a ottobre.

Questo itinerario è stato realizzato a Marzo 2017.




 

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