lunedì 4 luglio 2016
La prima edizione del nuovo festival Let's go Summer Fest nasce in Val Fontanabuona a Gattorna(GE) nell'ampio spazio verde dietro allo storico Pub Alzati Lazzaro grazie alla collaborazione ormai consolidata tra Radio Senza Tempo e Alzati Lazzaro.
L'idea è quella di dare inizio all'estate con un'ampia offerta di concerti live con il meglio dell'indipendente italiano come i Monaci del Surf, Slick Steve and The Gangster e C+C=Maxigross.
Musica live, busker corner, cibo, spazio bimbi e stand ad ingresso gratuito!
Si riportano di seguito le presentazioni delle band che si esibiranno al festival tutti i venerdì
dal 17 giugno al 15 luglio.
I Monaci del Surf

I Monaci del Surf si formano a Torino intorno al 2010. E’ una band che si presenta sul palco indossando maschere da lucha libre e suonando cover di grandi successi, sigle di programmi televisivi e colonne sonore in chiave surf rock.
Il sound è più rock del surf tradizionale, le chitarre sono protagoniste e i brani sono quasi tutti strumentali, ma riescono comunque a ottenere passaggi radio e l’attenzione di trasmissioni come Le Iene di Italia1.
I Monaci del Surf sono Mario Guantanamo detto il Cobra al basso, Rodrigo La Lente detto il Tigre alla chitarra, Zio Trabajo detto il Toro all’altra chitarra e Zizi Matano detto l’Elefante alla batteria.
Slick Steve & the Gangsters
Il quartetto si è formato nel 2011 a Brescia. L’idea è nata da Slick Steve (alias Stephen Hogan), cantante e showman di madrelingua inglese e Alle B.Goode, giovane e talentuoso chitarrista riconoscibile per il suo stile Rock’n Roll. A sostenere la sezione ritmica si sono aggiunti, in seguito, due abili artisti bresciani: Michele Zuccarelli Gennasi (batteria) e Pietro Ettore Gozzini (contrabbasso).
Ad arricchire la formazione con strumenti a fiato, spesso si aggiunge il polistrumentista David Hogan (cugino di Slick Steve), talentuoso musicista dello Yorkshire (UK). Il “quinto gangster” aggiunge extra carica allo show dividendosi tra saxofono, tromba e clarinetto.
Il progetto è basato su Swing, Rock’n Roll e performance circensi, che spaziano dalla magia alla giocoleria. Questo mix in sede live diventa un allegro carrozzone, nel quale lo show inizia all’arrivo della band e finisce alla chiusura delle porte trasformando la sala (o qualsiasi luogo esso sia) in un set cabaret-teatrale-folle.
A fine 2014 la band si prende una pausa dall’attività live per lavorare al nuovo disco. Si individua in Alessandro “Asso” Stefana la persona ideale per tramutare le nuove idee e direzioni stilistiche in musica concreta! (Stefana è produttore e chitarrista)
Ad aprile 2015 vede la luce “ON PARADE” il DISCO (in maiuscolo) di Slick Steve & the Gangsters! Incredibile disco dalle mille sfaccettature, si denotano pezzi più noir ed intimi fino ad esplosioni di energia.
Con questo disco si ha un immaginario che va da Tom Waits a Jack White, passando per gli Stray Cats e con radice roots blues, swing e jazzy.
C+C=Maxigross
L’avventura del gruppo psichedelico C+C=Maxigross è iniziata nel 2009 quando la banda decise di registrare nella propria casa di montagna un pugno di canzoni composte in compagnia, durante serata passate tra amici davanti al camino e a spasso per i boschi della Lessinia.
La loro musica è stata spesso definita folk psichedelico, termine che si conferisce maggiormente agli esordi della band, quando il suono era prevalentemente acustico, basato su cosmiche armonie vocali e arrangiamenti semplici e naif(un certo tipo di produzione artistica priva di legami con la realtà culturale e accademica della società in cui è prodotta), proprio come erano nate le prime canzoni in montagna.
Hanno condiviso il palco con il meglio della scena internazionale, Yann Tiersen, Built To Spill, Miles Cooper Seaton (Akron/Family), Matt Elliott, Jennifer Gentle (feat. Verdena), Emeralds, Jacco Gardner solo per citarne alcuni, e nella primavera 2014 hanno fatto un tour speciale con il musicista norvegese Martin Hagfors (HGH, ex Home Groan).
Ora che i C+C=Maxigross sono diventati una inarrestabile live band con alle spalle più di 200 concerti la dimensione elettrica è diventata una parte fondamentale anche nella composizione, e i nuovi brani tendono inevitabilmente verso atmosfere più ampie, figlie delle lunghe code di Grateful Dead, Crazy Horse senza dimenticare la pazzia tropicalista degli Os Mutantes.