Paganini violinista e chitarrista

Oratorio San Martino

martedì 23 ottobre 2012

La chitarra ha spesso condizionato la vita musicale genovese: basti pensare alla voce di “chitarra” nel trallallero, all’interesse di Giuseppe Mazzini, valente chitarrista autore fra l’altro nel 1835 del saggio Filosofia della musica la cui chitarra è conservata al museo del Risorgimento, alla leggendaria figura di Pasquale Taraffo (1887-1937), autentico pioniere della discografia mondiale chitarristica, alle chitarre dei cantautori della famosa scuola genovese (De Andrè, Fossati, Lauzi, Tenco, Paoli), alla scuola di liuteria genovese (Candi, Lecchi Bellafontana) e infine alla rinascita della chitarra classica ad opera di grandi Maestri come Ruggero Chiesa, Carlo Palladino e Anselmo Bersano

Ma anche un altro grande musicista genovese, anzi “il più grande”, Niccolò Paganini, oltre che sommo violinista era anche un autentico virtuoso della chitarra; scrive Berlioz: “Paganini amava incomparabilmente la musica, che era per lui un insopprimibile bisogno, quando il violino lo affaticava troppo , estraeva dalla sua cartella una raccolta di duetti composti da lui per violino e chitarra e suonava la parte della chitarra da cui traeva effetti inauditi.” L’influenza dello stile chitarristico su quello della scrittura violinistica è spesso molto evidente nelle opere di Paganini (basti riferirsi al pizzicato con la mano sinistra), come è anche vero il contrario: i tipici passaggi per scale discendenti che si ritrovano in chiusura di frase in numerose opere chitarristiche, denunciano chiaramente una origine più violinistica; indubbiamente vi fu un interazione tra i rispettivi due stili di scrittura. Lo studio sistematico dei due strumenti ha fatto più la fortuna del primo (il violino), ma ha lasciato in eredità al secondo una quantità enorme di repertorio che andrebbe meglio valutato: la Grande Sonata con accompagnamento di violino, per esempio, adotta delle soluzioni virtuosistiche mai tentate dai suoi contemporanei! La proposta musicale del duo Roberto Mazzola (violino) e Fabrizio Giudice (chitarra), che il Gruppo Promozione Musicale ha inserito nel Festival Recco in Musica, domenica 28 ottobre, propone al pubblico proprio un programma dove si potrà ascoltare il repertorio paganiniano sotto il duplice aspetto compositivo ed esecutivo violinistico e chitarristico. I due musicisti proporranno grandi opere paganiniane scritte proprio per violino e chitarra: la Sonata concertata dedicata ad Emilia Di Negro, la Sonatina in La minore, il Cantabile in Re maggiore, la Grande Sonata in La per chitarra con accompagnamento di violino, la Sonata n. 1 dal Centone e due sonate per chitarra sola (la n. 17 e la n. 34).

Roberto Mazzola

Genovese per nascita e formazione, Roberto Mazzola si è diplomato in violino al Conservatorio Paganini. Ha frequentato molti corsi di perfezionamento e attualmente completa la sua specializzazione con il M° G. Gaccetta, l’ultimo discendente della scuola del grande N. Paganini. Ha svolto attività concertistica in diverse formazioni in Italia e Germania classificandosi o aggiudicandosi il primo premio in concorsi internazionali di musica da camera. Ha effettuato registrazioni per la Rai.

Fabrizio Giudice

Genovese anche Fabrizio Giudice: diplomato al Conservatorio Paganini, ha seguito corsi di perfezionamento con Guillermo Fierens, Stefano Grondona, Frédéric Zigante, Angelo Gilardino e, presso l'Accademia Chigiana di Siena, con Oscar Ghiglia, ottenendo la borsa di studio e il diploma di merito. Ha seguito anche corsi di interpretazione della musica dell’ottocento su strumenti originali. E' risultato vincitore in qualità di solista in numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Ha suonato da solista e in varie formazioni in numerose città, in Italia e all’estero; dal 1989 suona regolarmente nel Duo Novecento con il flautista Gianluca Nicolini. Ha collaborato con musicisti e personalità del mondo dello spettacolo come Arnoldo Foà, Ugo Pagliai e Paola Gassman, Omero Antonutti, Paola Pitagora, Giampiero Reverberi, Gianni Morandi, Pietro Borgonovo, Carlo Aonzo, Sergio Maifredi, Andrea Liberovici, Gianluca Campi, Max Manfredi e molti altri. Si è dedicato alla riscoperta e rivalutazione dell’opera del chitarrista genovese Pasquale Taraffo, del quale ha ricostruito e riscritto numerosi brani solistici direttamente dalle incisioni discografiche dell’epoca, pubblicando un cd per l’etichetta “Philarmonia” dal titolo “Pasquale Taraffo e il suo tempo” e due volumi con le partiture di Taraffo e Bersano per le Edizioni Musicali Sinfonica .Numerose sono state le sue collaborazioni con diversi Enti per la divulgazione di strumenti storici come le chitarre di Giuseppe Mazzini, Fabrizio De Andrè, Pasquale Taraffo e Simone Schiaffino. E’ docente di chitarra presso il conservatorio F Ghedini di Cuneo.

Si ricorda che il concerto avrà luogo nell’Oratorio San Martino (affianco al Santuario N. S. del Suffragio), appena restaurato, con inizio alle ore 17. Al termine del concerto sarà possibile cenare con musicisti ed organizzatori a prezzo promozionale da Pascal, a Recco. Gli ingressi ai concerti del Festival sono: € 12 l’intero. € 8 il ridotto per Soci GPM e giovani.

Info:
silvia_bonuccelli@libero.it



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