sabato 24 maggio 2008
Prosegue ad Albenga nella sala del Vescovado la personale di Remo Pasquale, 68 anni, artista e poeta.
Originario di San Salvatore Monferrato, ha lavorato per molti
anni nel campo dell’oreficeria a Valenza, ed ora presenta nella
sala dell’Ucai ( Unione Cattolica Artisti Italiani) una quarantina
di opere, frutto soprattutto del suo gusto innato e della grande
esperienza precedente come incisore ed orafo. Remo Pasquale,
che tutti nel comprensorio ingauno conoscono come il poeta di Castelbianco, dimostra, in questa personale, un notevole estro artistico, un amore per l’arte povera e per tutte quelle forme estetiche che, in questi anni, si sono andate sempre più sviluppando, nell’ambito dell’arte ecologica legata al riciclo. L’artista infatti spacca lo spazio, rompe la cornice ed introduce nell’opera oggetti di uso comune o quotidiano, assemblandoli a gemme, rubini, coralli, acquemarine, zaffiri sintetici, duraliti, ametiste, madreperle, occhi di tigre, malachiti, cristalli minerali e rocce di vario genere, ottenendo un effetto davvero spiazzante, ma molto gradevole: " E’ un artista- dice Augusto Andreini, noto esperto e collezionista d’arte- che gravita nell’ambito della Ricicl-Art, che introduce un gusto surrealista al clima atemporale delle sue opere. Per chi non avesse mai avuto l’occasione di vedere opere legate al riciclo, questa interessante personale di Remo Pasquale, può essere l’occasione ideale per un primo approccio. In Liguria fra gli altri artisti di questa corrente, oltre a Remo Pasquale sono da segnalare il genovese Francesco Fondacaro e l’ingauna Francesca Doro".
La mostra resterà aperta ( dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20)fino al 5 giugno.
Fonte: CLAUDIO ALMANZI