martedì 12 luglio 2016
“Ridere d’agosto…e anche prima” è il titolo di una rassegna teatrale in cui genovesi e turisti si sono ormai affezionati da anni. Per questa edizione, tra luglio e agosto, saranno in scena una quindicina di opere teatrali, sempre improntate al divertimento e sempre in due splendide location: Villa Imperiale con il suo giardino rinfrescante nel cuore della città e nel Porto Antico sul mare.
Appuntamenti da non perdere e occasioni per godersi una tranquilla serata di commedie e cabaret dal vivo. Magari dopo una giornata al mare o a spasso per musei, mostre e negozi.
Si riporta di seguito il programma degli spettacoli.
Mercoledì 13 luglio
Si rappresenta a Porto Antico “L’uomo Perfetto”:
due sorelle, tra un battibecco e l’altro, comprano un robot dalle sembianze umane intelligente quanto e forse più di un uomo e pronto a esaudire tutti i desideri.
Però questo robot arriva a provare sentimenti umani, i quali complicheranno le cose fino al colpo di scena finale.
La storia ruota intorno alla domanda che tutte le donne almeno una volta si sono poste:
l’uomo perfetto esiste o è solo una leggenda metropolitana? Bisognerebbe costruirselo personalmente, il proprio “Uomo Perfetto”, essere ingegneri genetici e mettere in unico uomo, tutte le qualità che mancano al genere maschile.
Se l’uomo perfetto non esiste – e NON esiste! – bisognerebbe poterselo “costruire”… Dare vita a un uomo sempre allegro, che sa ascoltare, che non parla mai di calcio, che non dimentica i compleanni e non si scoraggia mai, pronto a prendervi in braccio al vostro ritorno a casa e fare di voi il centro del suo mondo.
Con un uomo del genere tutte le cicatrici, le fobie, i dolori procurati dai maschi che lo hanno preceduto svanirebbero. Ah, se esistesse davvero un uomo a cui non rinfacciare nessun difetto! L’uomo ideale, che rassetta, pulisce, lavora, vi venera e vi ama profondamente, vi fa sentire donne. L’uomo su cui contare.
Le protagoniste sono due sorelle, una frivola attrice e la sua saggia e premurosa agente che, tra un battibecco e l’altro, si trovano a comprare un robot dalle sembianze umane. L’automa, intelligente quanto e forse più di un uomo e pronto ad esaudire tutti i desideri delle sue “padrone” finisce però col provare sentimenti umani che complicheranno le cose fino al colpo di scena finale.
Venerdì 15 luglio
Va in scena a Villa Imperiale “Il mistero dell’assassino misterioso”:
come prima commedia scritta da Lillo e Greg, sembrerebbe di assistere ad un giallo alla Agatha Christie con tanto di omicidio in un castello della campagna londinese,con svariati personaggi come il maggiordomo, l'investigatore e stravaganti sospettati.
Sembrerebbe di assistere ad un giallo alla Agatha Christie con tanto di omicidio in un castello della campagna londinese, con tanto di maggiordomo, investigatore e stravaganti sospettati.
Ma i ritmi serrati, gli incidenti, l’onnipresente umorismo di situazione e non meno importante la cornice del giallo rendono la commedia esilarante.
Straordinariamente piacevole ed originale “Il Mistero dell’Assassino Misterioso” appassiona il pubblico da ormai ben 15 anni ed è la prima commedia scritta a quattro mani da Lillo e Greg, in cui diventa centrale la narrazione meta-teatrale tanto cara alla coppia.
L’omicidio di un’anziana contessa in un castello della campagna londinese, un maggiordomo, un investigatore e gli stravaganti sospettati sono gli ingredienti che rimandano ai gialli anglossassoni.
Purtroppo fin dalle prime battute ci accorgiamo che le cose in scena non stanno andando esattamente come l’autore l’aveva pensata. Infatti un inatteso accadimento cambierà le dinamiche all’interno della compagnia, minando la trama del giallo e scatenando gli egoismi e le velleità degli attori che proveranno a barcamenarsi in situazioni limite ma sempre disposti a tutto pur di prendersi un applauso in più.
I ritmi serrati, gli incidenti, l’onnipresente umorismo di situazione e non meno importante la cornice del giallo rendono la commedia esilarante.
E mentre procede a fatica la trama del giallo, con un pizzico di perfidia viene scardinato il delicato equilibrio su cui vivono alcune compagnie teatrali.
Martedì 19 luglio
Si esibirà a Villa Imperiale“Il maestro di Tango”:
musica e danza assurgono a protagonisti della vicenda una donna racconta il suo amore per un uomo e per un ballo.Presente e passato si confondono.
Esistono diverse verità e forse neanche a sipario chiuso, la storia potrà dirsi chiaramente conclusa.
Una donna racconta il suo amore per un uomo e per un ballo. Presente e passato si confondono. Esistono diverse verità e forse neanche a sipario chiuso, la storia potrà dirsi chiaramente conclusa. Musica danza e parola si fondono con ironia intelligente in una storia a tinte noir.
Una donna racconta il suo amore per un uomo e per un ballo. Presente e passato si confondono. Esistono diverse verità e forse neanche a sipario chiuso, la storia potrà dirsi chiaramente conclusa. La vicenda si svolge ai giorni nostri. Il palcoscenico diventa una moderna Milonga in cui si esibiscono coppie di ballerini. In un angolo del palcoscenico, lo studio o ufficio di un intrigante signore in giacca che pare interrogare una ragazza. Lo spettacolo, ricorrendo a continui flash back intreccia ricordo e presente. L’uomo indaga, chiede, si informa, dialoga con la ragazza che appare debole, sperduta, a volte impaurita. Il racconto prende subito tinte gialle diventa una vicenda intricata, sottolineata da rumori amplificati, ma soprattutto dalla musica e dal tango.
Musica e danza assurgono a protagonisti della vicenda.
Gli interpreti ballano il tango, dando vita alla magia di questo ballo. “Il tango è passione e sensualità allo stato puro e trasmette una grande carica erotica” dirà Genny, la protagonista della vicenda.
L’impostazione registica gioca su più piani, cercando un linguaggio scenico in cui la danza si inserisca armonicamente nel tessuto narrativo affidato agli attori, giocando la cifra della leggerezza e dell’ironia.
Mercoledì 20 luglio
Si rappresenta a Villa Imperiale “Toca Tango”:
storie, eventi e circostanze disperate rivivono dalle voci di due attori che recitano i testi dei tanghi più famosi e prendono corpo nei passi di danza, in un’alternanza di momenti poetici e di tango passionale.
La performance si snoda sulla lettura di undici testi di tango dell’origini e sul ballo di una coppia di tangueri. Le canzoni e le musiche sono quelle originali dalla viva voce degli storici interpreti. Un’alternanza di momenti poetici e di tango danzato
Due uomini, un ricercatore di storie ed un appassionato di tango, rivivono la nascita del ballo rioplatense. Nomi, luoghi, date, balli, musiche, culture si incontrano e scontrano. Il loro racconto diventa la trama, il filo conduttore dello spettacolo.
Di fatto la performance si snoda sulla lettura di undici testi di tango dell’origini e sul ballo di una coppia di tangueri. Le canzoni e le musiche sono quelle originali dalla viva voce degli storici interpreti. Un’alternanza di momenti poetici e di tango passionale.
Storie, eventi, circostanze disperate rivivono dalle voci dei due interpreti e “prendono corpo” nei passi del tango.
Le canzoni e le musiche sono quelle originali dalla viva voce degli storici interpreti. Un’alternanza di momenti poetici e di tango passionale. I due attori recitano i testi dei tanghi tradotti in italiano e i ballerini si muovono sulle parole e danzano sulle musiche dei brani.
Lunedì 25 luglio
Questa volta ci sarà a Porto Antico il gruppo di cabarettisti “Bruciabaracche”:
comici e attori genovesi che calcano i palcoscenici di teatri e locali, trasmettendo al pubblico la loro coinvolgente energia.
La formazione è composta da dieci artisti e un autore televisivo, che si dividono tra teatro, cabaret e televisione.
Quello che doveva essere poco più di un esperimento, un modo per ritrovare vecchi amici e colleghi, si è rivelato essere da subito un successo clamoroso, quasi inaspettato e i Bruciabaracche richiamano le folle…
Divertire il pubblico divertendosi! Questa è la missione dell’istrionico e spassoso gruppo di comici e attori genovesi che calcano i palcoscenici di teatri e locali, trasmettendo al pubblico la loro coinvolgente energia.
La formazione è composta da dieci artisti e un autore televisivo, che si dividono tra teatro, cabaret e televisione (Zelig, Colorado e altri famosi programmi), tutti estremamente noti al grande pubblico.
Sul palcoscenico si alternano personaggi già collaudati in Tv e nuove performance, in un continuo interscambio di comicità tra i membri della formazione, che costruiscono delle vere e proprie “jam session”della risata.
Giovedì 28 luglio
Ci saranno a Villa Imperiale “Gli allegri chirurghi” di Ray Cooney: in un tranquillo ospedale modello la situazione si è un po’ complicata da quando il giovane Leslie ha scoperto che il suo padre naturale è uno dei medici e vuole scoprirne l’identità.
In un tranquillo ospedale modello la situazione si è un po’ complicata da quando il giovane Leslie ha scoperto che il suo padre naturale è uno dei medici e vuole scoprirne l’identità! Un’esilarante commedia in cui situazioni, battute e personaggi intrecciano un meccanismo perfetto segnato da una comicità folle.
Il Dott. David Mortimer è un tranquillo chirurgo di fama mondiale ed è felicemente sposato con Rosemary. Il Dott. Hubbert Bonney è un tranquillo chirurgo che vive con la mamma. Il Dott. Mike Connolly è un tranquillo chirurgo con atteggiamenti un po’ equivoci.
Tutti lavorano, tranquillamente, all’ospedale Sant’Andrea di Londra. Il Prof. Drake Willoughby , direttore dell’ospedale è tranquillo. I pazienti nelle loro mani si sentono tranquilli.
Gli infermieri e la caposala li assistono tranquillamente.
Tutto è tranquillo… fino all’arrivo di Jane Tate e suo figlio Leslie, che ha appena compiuto 18 anni ed ha appena saputo che il suo vero padre è un dottore che lavora al Sant’Andrea, di cui ignora il nome.
Infatti, diciotto anni fa Jane era stata infermiera ed amante del Dott. Mortimer. Ora, la situazione comincia a complicarsi… un pò: Leslie vuole a tutti i costi sapere chi è il suo vero padre; il Dott. Mortimer nasconde la sua vera identità ed incolpa del misfatto il Dott. Hubbert; il Dott. Connolly si traveste da Caposala per rispondere alle domande del Sergente di Polizia Bill che vuole arrestare Leslie per guida in stato di ubriachezza; Jane cerca di sfuggire dalle grinfie di Rosmarie e il Direttore cerca di capire perché il suo ospedale non è più tranquillo come una volta!!!
E come in tutte le farse del maestro degli equivoci Ray Cooney il meccanismo funziona continuamente, scatenando situazioni, battute e personaggi sull’orlo della follia e della comicità esilarante.
Venerdì 29 luglio
Si vedrà a Villa Imperiale “Il prigioniero della seconda strada”:
un classico di Neil Simon dedicato a New York, a un'estate particolarmente calda e alla crisi economica.
Una delle commedie più agrodolci di Neil Simon racconta le vicende di Mel Edison, impiegato di mezza età licenziato dalla sua azienda in crisi finanziaria dopo 22 anni di onesto lavoro; l’uomo nasconde la cosa alla moglie e finge di continuare a lavorare…
Mentre a New York pesa una coltre afosa, deprimente di per sé e causa di vari inconvenienti alla vita cittadina, Mel Edison, impiegato di mezza età, viene licenziato dalla sua azienda in crisi finanziaria dopo 22 anni di onesto lavoro, ma finge di continuare ad andare a lavorare lasciando inconsapevole della cosa la moglie Edna. Ben presto i nodi vengono al pettine, si affacciano i problemi economici, specchio di una crisi economica alle porte, di cui anche noi oggi siamo protagonisti.
I due protagonisti dovranno fare i conti con la dura realtà del quotidiano e si renderanno conto che i sogni, ad una certa età, sono fatti solo per stare nei cassetti, prigionieri di una realtà a cui non ci si sottrae
Nonostante le moderne e acute innovazioni satirico-umoristiche sulla paradossalità della vita cittadina e sulla bizzarria dei contatti o scontri che la stessa impone, il testo è soprattutto centrato sulla psicologia di due coniugi, messa allo scoperto da improvvise e dolorose circostanze, e sui valori che i due riescono a recuperare nonostante le avversità e, forse, proprio a causa delle stesse
Martedì 2 agosto
Si presenterà a Porto Antico Maurizio Colombi con “Caveman, l’uomo delle caverne” di Rob Deker:
continua in Italia il grande successo del più famoso spettacolo sul rapporto di coppia. E' in scena in 30 paesi e vanta più di 10.000.000 spettatori.
Per la sesta stagione consecutiva Caveman sarà ancora in scena, grazie alle richieste di spettatori e teatri che confermano quanto questo spettacolo, con il suo spirito leggero, sia gradito ed amato nel panorama teatrale italiano. Con Caveman si ride (sino alle lacrime), ci si diverte, ma soprattutto ci si riconosce.
Continua in Italia il grande successo di CAVEMAN l’uomo delle caverne Il più famoso spettacolo sul rapporto di coppia. E’ in scena in 30 paesi, vanta più di 10.000.000 spettatori e una strada intitolata nella città di New York!
A conferma del successo dello spettacolo è in corso la sesta stagione italiana di questo esilarante one man show che con sguardo comico affronta uno dei temi più spinosi e drammatici dell’umanità: il rapporto tra uomini e donne.
Anche la versione italiana dello spettacolo punta al grande successo avuto a Broadway, dove CAVEMAN, con 702 performance in due anni, è il monologo più longevo della storia, tanto che il sindaco Giuliani gli ha intitolato la 43a strada.
Il successo si è diffuso nel mondo con cifre di tutto rispetto: 10.000.000 di spettatori, 15 traduzioni differenti, in scena contemporaneamente in 30 paesi nel mondo.
Giovedì 4 agosto
Come ultimo ma non meno importante a Villa Imperiale Carlo Cicala con “Mind Games”:
un intrigante mix di humour, psicologia e mistero.
Un intrigante mix di humour, psicologia e mistero: esperimenti sui condizionamenti delle scelte umane, decodificazione del linguaggio non verbale, intuizioni e coincidenze sorprendenti. Garbato coinvolgimento e divertimento. Tutto ciò è Mind games!
Un intrigante mix di humour, psicologia e mistero. Questo il nuovo spettacolo di Carlo Cicala ” Mind Games”, che continua con i suoi esperimenti sui condizionamenti delle scelte umane,decodificazione del linguaggio non verbale, intuizioni e coincidenze sorprendenti. Il tutto con l’eleganza e l’umorismo che contraddistinguono il suo stile.
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