mercoledì 11 agosto 2010
L'otto settembre è la festa patronale di Verzi. Verzi è una piccola frazione del comune di Loano situata ai piedi del monte Carmo (1389 m. slm) a circa 4 Km dal mare. Sorge nella picoola valle del nimbalto, un piccolo torrente che divide in due parti il paese. Sulla sponda sinistra del fiume sorgono borgata case, borgata borgarino e borgata chiesa. Quest'ultima ospita la parrocchia di Verzi (S. Maria delle Grazie).
Sulla sponda destra del fiume è situata borgata isola. Un piccolo borgo diviso in due parti (inferiore e superiore) ricco di tradizioni all'interno del quae si respira l'aria di una campagna vissuta ancora come ad inizio secolo. Vi si trovano infatti i vicoli del tipico paesino campagnolo ligure, ma non solo. Sono infatti i personaggi che vi risiedono a rendere speciale questo posto: alcune famiglie abitano lì da molte generazioni, e ci tengono moltissimo ad onorare con orgolio gli eventi che riguardano questa parte di Verzi. Uno su tutti è la festa del 2 luglio, organizzato dall'isola ed aperto a tutti gli abitanti del paese (anche quelli dell'altra parte).
La sagra dell'otto settembre invece è sempre stata la festa di tutto il paese. Anche questa festa, fino a qualche decennio fa era "ristretta" ai soli Verzini, ma poi è divenuta una sagra a tutti gli effetti. Il primo periodo è stata organizzata dalla pizzeria l'Agricola (unica pizzeria di Verzi), e poi passata di fatto a tutto il paese come Comitato Sagre nel 1990. Ora all'organizzazione di questa Sagra partecipa tutto Verzi con entusiasmo, mettendoci tantissimo impegno.
La Sagra si svolge nel giardino delle vecchie scuole elementari di Verzi. Edificio di proprietà del comune che viene gentilmente dato in gestione al Comitato Sagre per ospitare appunto questo tipo di eventi.
Programma
La giornata inizia con la S. Messa alle 11.00, e mentre chi può va alla funzione, i cuochi del Comitato Sagre iniziano la preparazione del ragù, del cinghiale e delle trippe. Nel frattempo gli addetti alle carni si sistemano la griglia, preparano il Cimiciuri (intingolo di "brevetto" sudamericano per il condimento della carne), e squadrano le pance di vitello per la preparazione della punta. A mezzogiorno, si organizza un pranzo privato a cui partecipano solitamente le autorità del comune di Loano che presenziano la festa, ed i Parroci che hanno tenuto la funzione religiosa, oltre naturalmente ai membri del Comitato Sagre.
Subito dopo pranzo, intorno alle 14.00 ci si riposa circa un'ora e poi inizia la frenetica attività di preparazione della Sagra vera e propria, in cui ogni persona è responsabile di organizzarsi il suo "settore": quindi i braceri vengono accesi e le punte vengono messe sulla griglia, le friggitrici riempite d'olio, la pasta per i focaccini impastata e messa a lievitare, il pentolone per la cottura dei ravioli riempito, la torta pasqualina ed il salame dolce tagliati, l'acqua della polenta messa al fuoco con i condimenti necessari, i frigor contenenti le bibite riempiti ed il vino imbottigliato.
Alle 17.00 inizia la S. Messa del pomeriggio, e conseguentemente tutto il paese si riversa in parrocchia pronto per patecipare alla processione delle 17.30 che porta per tutto Verzi la madonna dell'otto ed il piccolo crocifisso. Naturalmente a quell'ora tutte le attività di preparazione della sagra devono essere completate, in quanto, tutti devono partecipare almeno ad un pezzo di processione che passa proprio davanti alle scuole: infatti il Comitato Sagre per intero lascia i fornelli e si aggrega alla processione per dare almeno una "spallata alla cassa della madonna". E' bellissimo in questo frangente osservare la voglia che hanno e l'orgoglio che provano i Verzini a portarla: la frenesia è tanta che a volte si finisce quasi per litigarsela.
La processione termina alle 18.30 e prorpio intorno alle 19.00 tutti i partecipanti arrivano alla sagra per mangiare. Naturalmente il Comitato si fa trovare pronto in quanto si è "sganciato" dalla processione al passaggio davanti alle scuole. La serata prosegue con attività febbrile circa fino alle 21.00, ora in cui l'orchestra inizia a suonare, l'affluenza di persono inizia a calare e quindi inizia il divertimento per gli organizzatori: Stefano dalla griglia inizia a chiedere a destra e a manca "ina buttia de carburante e dui carburatui", Enzo dell'Agricola entra nello stand con una cassa di bottiglie "del suo" e lo offre a tutti, gli addetti alle pentole ed alle friggitrici dalle retrovie iniziano a chiamare i serventi proponendo ogni sorta di brindisi, Silvano ai sughi inizia a ridere non capendo più niente di quello che gli viene chiesto e quindi inveendo con i ragazzi dietro e insultando chi continua a rifornirli di vino.
Insomma la lucidità dietro lo stand va scemando! I cassieri, mentre si rammaricano di non poter essere in quella bolgia, vengono letteralmente investiti dai serventi che dicono di non vendere più roba perchè sta finendo... Ma loro imperterriti continuano a distribuire biglietti, quindi si arriva con questo tram-tram alle 22.30 che si è perso ogni capacità di intendere e di volere e si va tutti sotto il palco per cantare a squarciagola l'inno di Verzi e le solite canzoni popolari, ballare il Meneito, il Ballo di Simone e l'Alligalli. Tutto questo delirio dura fino a mezzanotte, ora in cui ufficialmente termina la musica e chi è in grado di farlo lava le pentole che l'indomani mattina devono essere pronte per l'inizio di un nuovo giorno di sagra.
Fonte: www.verzigroup.it