domenica 15 giugno 2008
Dopo aver partecipato negli anni scorsi alla Liegi-Bastogne-Liegi ed al Giro delle Fiandre, un trio di impavidi ingauni ha preso parte alla corsa ciclistica più pazza e prestigiosa del mondo: la Parigi-Roubaix.
A compiere l’impresa sono stati due ciclisti albenganesi Emanuele Garozzo, 30 anni e Maurizio Tarello, 47 anni, mentre a seguirli, lungo tutto il percorso, come appoggio, è stato l’alassino Andrea Gavaldo, 35 anni.
Per il trio di appassionati si tratta, come detto, del terzo exploit: " La Roubaix- dice Maurizio Tarello, che è anche presidente della società ciclistica Ortovero, squadra che conta oltre 100 tesserati- è davvero una corsa per pazzi. Per arrivare al traguardo, nel prestigioso Velodrome, dopo 255 chilometri, abbiamo impiegato 10 ore e venti minuti ed è stata una fatica immane".
" Se si pensa che il primo tratto di pavè si raggiunge solo dopo 100 chilometri di corsa- dice Emanuele Garozzo- e che poi i settori da affrontare sono 28, per complessivi 49 chilometri, ci si rende conta di come questa gara sia davvero anacronistica".
" Le difficoltà –aggiunge Andrea Gavaldo- sono state tante, oltre naturalmente ai quasi 50 chilometri di strada sconnessa, infatti, i ciclisti hanno dovuto fare i conti con il tempo: ha cominciato a piovere già la sera precedente ed ha poi continuato a piovigginare quasi per tutta la gara. C’era un mare di fango ed il pavè era scivoloso ed al limite della praticabilità".
La corsa, che ha visto alla partenza più di seimila ciclisti, è un classico appuntamento per i cicloamatori di tutto il mondo, affascinati dalle difficoltà e dal prestigio di questa classica che ha fatto la storia del ciclismo e che ogni appassionato, almeno una volta nella vita, sente la necessità di disputare.
" Non ci verrò mai più- aggiunge Tarello- è stata una fatica bestiale, caso mai torneremo con la squadra per disputare altre importanti classiche del Nord. Ma con la Roubaix ho chiuso".
Ed appena tornati dall’inferno del Nord, Tarello ed i suoi amici, hanno già cominciato a pensare ad un’altra impresa da realizzare: il prossimo anno disputeranno di nuovo il Giro delle Fiandre, ma questa volta arriveranno con una squadra molto più nutrita. Gli ingauni hanno già preso contati con l’ex professionista Bruno Zanoni e con Ottavio Nattero, per formare un gruppo consistente, che andrà a Bruges. Sarà composto da ciclisti dell’Uc Laigueglia Pacan, dell’Team Olmo Albenga e della Pro Loco Ortovero. Anima dell’iniziativa è lo stesso Maurizio Tarello, laureato in Letteratura, un vero e proprio filologo del ciclismo, che considera questa disciplina quasi come una filosofia di vita: " Speriamo di andare al Fiandre, l’anno prossimo, con un bel gruppo di ciclisti, e di formare una bella squadra- conclude Tarello- Contiamo infatti di convincere anche gli amici di Laigueglia, con in testa Alessandro Saccu e Bruno Zanoni. Per noi sarebbe un onore formare una selezione composta da ciclisti di Laigueglia, Albenga ed Ortovero, ed avere Zanoni come capitano della squadra".
Fonte: CLAUDIO ALMANZI