venerdì 12 settembre 2008
Una serie di importanti interventi e lavori verranno realizzati entro la fine dell’anno nella piana ingauna: si tratta di alcune opere che, se realizzate, potranno migliorare ed accrescere il sistema idrico nella zona di levante, così come previsto dai piani regionali rurali e di Protezione civile.
Per avviare i lavori tuttavia occorrono anche gli aiuti finanziari regionali, che andranno ad aggiungersi a quelli già stanziati nei giorno scorsi dalla giunta provinciale savonese ( 150 mila euro).
Anche i comuni di Albenga ( con un finanziamento di 50 mila) e Ceriale ( di 20 mila) collaboreranno a questo importante intervento.
"E' evidente – dice il presidente della Provincia savonese Marco Bertolotto - l'importanza di un'opera come questa per la vasta area della Piana Albenganese i cui abitanti, così come ancor più la stessa economia agricola, necessitano da tempo di un intervento strutturale come quello che siamo decisi ad attuare" .
L'area interessata al progetto e sulla quale verrà realizzato lo studio finanziato dalla Provincia e dai Comuni di Albenga e Ceriale, si estende per circa 12 chilometri quadrati di cui 9 nel territorio di Albenga e 3 in quello di Ceriale e comprende i bacini dei rii Antoniano, Carenda, Torsero e San Rocco.
"Lo studio – dicono in provincia- deve individuare gli interventi necessari per la riqualificazione idraulica della Piana e indicare una scala di criticità che determini una priorità degli interventi stessi con la quantificazione degli interventi necessari suddivisi per lotti".
"E' chiaro – dice l’assessore provinciale Enrico Paliotto- come il progetto debba essere condiviso da tutti al fine di trovare una soluzione complessiva per poter accedere ai finanziamenti regionali. Durante la fase di raccolta dei dati e la realizzazione dello studio preliminare sarà perciò estremamente importante l’ascolto delle istanze del territorio: nessuno più degli abitanti e degli operatori del settore agricolo conosce meglio i problemi delle zone in cui occorre intervenire".
Fonte: CLAUDIO ALMANZI