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Nuova pista ciclabile tra S.Lorenzo e Ospedaletti

Primo tratto del Parco Costiero del Ponente Ligure

domenica 20 luglio 2008

Sono trascorsi poco meno di sette anni dal passaggio dell’ultimo treno sulla linea costiera tra San Lorenzo e Ospedaletti. E il 28 giugno è stato il giorno dell’inaugurazione del primo tratto della pista ciclabile, o meglio del “parco costiero del ponente ligure”, il progetto-sogno che dal 1999, anno di presentazione del Prusst (il Programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio, poi approvato dalla Regione Liguria nel 2001), ha il compito di trasformare 24 chilometri di ex ferrovia con giardini, parcheggi, strutture ricettive e, appunto, una pista per biciclette e pedoni.

Dei 24 chilometri, ne sono stati aperti 8, tra il centro di San Lorenzo e quello di Santo Stefano al Mare.

 

I visitatori percorrerranno lo speciale asfalto del tracciato in sella alla propria bicicletta, fermandosi nei diversi punti panoramici: a San Lorenzo, a Costarainera, a Cipressa e a Santo Stefano. Quattro “terrazze” affacciate sul mare che raccontano tutto il fascino dell’opera.

Il “parco costiero del ponente ligure” è nato e sta ancora nascendo giorno dopo giorno. Il riutilizzo della ferrovia di ponente promosso dal Prusst , è stato legato a doppio filo con lo spostamento a monte della linea ferroviaria da Ospedaletti a San Lorenzo al mare. A un anno dalla dismissione della linea, venne costituita “Area 24”, società formata da Comune di Sanremo e Regione Liguria (tramite la finanziaria Filse) e Banca Carige, in rappresentanza degli altri Comuni interessati dal progetto: da ponente Ospedaletti, Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano, Cipressa, Costarainera e San Lorenzo al Mare.

Ad “Area 24” è stato affidato, prima di tutto, il compito di gestire l’acquisto delle aree dell’ ex ferrovia. Il primo passaggio di proprietà avvenne nel 2003, da “Ferrovie Real Estate spa” alla Regione Liguria; nel gennaio 2004 vi fu la cessione ad “Area24” a al Comune di Sanremo per le proprietà situate sul proprio territorio comunale. Nel corso degli anni, il progetto ha conosciuto modifiche e ostacoli di vario genere.

Anche proposte alternative, come quella di utilizzare gli ex binari facendovi scorrere sopra un “filobus di cristallo”, ovvero un mezzo che offrisse una veduta più ampia possibile del paesaggio, grazie a grandi finestre e copertura in plexiglass. Recentemente non sono mancate anche le proteste popolari, come a Sanremo, dove molti cittadini avrebbero preferito che l’ex tracciato Fs venisse trasformato in una strada, così da smaltire il traffico elevato della città dei fiori. Ma il progetto è andato avanti.

Per arrivare a disegnare il parco costiero, la pista ciclabile e le varie strutture collegate, sono state coinvolte, oltre a Regione Area 24, anche le varie amministrazioni, ciascuna impegnata a valorizzare al meglio il percorso dell’opera nel proprio territorio. Ne è uscito un disegno armonico, suddiviso in quattro grandi lotti, che vede accanto alla pista e alle sue aree verdi la realizzazione di un maggior numero di servizi possibile.

Si va dai sette parcheggi in struttura (uno a San Lorenzo, Santo Stefano, Sanremo, due ad Arma di Taggia e Ospedaletti) agli ostelli ideati per ospitare i frequentatori del tracciato, ai punti di sosta e ristoro. I lavori per la pista ciclabile tra San Lorenzo a Santo Stefano che verranno inaugurati domani erano iniziati alla fine del 2005. Anche in questo caso il progetto è stato più volte modificato. E non sono mancati gli imprevisti per l’impresa appaltatrice, la “Masala srl” di Camporosso, come le infiltrazioni d’acqua nella lunga galleria “San Lorenzo”.

L’impresa, dopo aver perfino “inventato” la miscela di asfalto che oggi ricopre la pista, è riuscita ad assicurare il taglio del nastro per i primi 8 chilometri. Per i quattro Comuni che ne saranno attraversati, dopo sette anni, sarà la prima estate arricchita dalla presenza della pista ciclabile, un valore aggiunto al mare e al sole della Riviera, richiamo turistico ma anche prezioso polmone sul mare per i residenti, ciclisti e non.

Fonte: Il secolo XIX





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