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L'entroterra imperiese

Le bellezze della provincia di Imperia non si esauriscono tutte sullo smagliante arco della costa. Anche l'entroterra richiama il turista con le sue valli luminose, con sereni centri di villeggiatura, con vecchi borghi e castelli che sembrano intatti scenari medievali. Da San Bartolomeo al Mare una strada, completamente immersa nel verde, porta a Villa Faraldi, antico villaggio con case arroccate intorno alla Parrocchiale che conserva una lapide del I° secolo avanti Cristo, che testimonia l'esistenza di un'antica colonia romana. Da Imperia, un'escursione verso l'interno porta, su per la Valle del Torrente Impero, al Colle di Nava, conosciuto per la sua profumatissima lavanda. Il primo paese di questa valle è Pontedassio, che trae il nome da un antico ponte di assi sul Torrente Impero. Una Gita interessante da Pontedassio è quella che porta a Bestagno (a 3 Km circa), uno dei più antichi villaggi della zona. Il suo castello fu, per molto tempo, la più potente fortezza a difesa di Oneglia. Anche la chiesa è una delle più antiche della vallata. Dopo Pontedassio, la strada comincia decisamente a salire e, attraverso il paese di Chiusavecchia, fra magnifici uliveti, raggiunge l'abitato di Cesio, posto sopra uno sperone con bel panorama.

Lasciato il Torrente Impero, si sale a mezza costa e si raggiunge il Colle San Bartolomeo, vàlico che mette in comunicazione la Valle dell'Impero con quella dell'Arroscia. Allungato sulla riva sinistra dell'Arroscia, si trova Pieve di Teco, antico borgo con un castello dei Clavesana. Corso Ponzoni, che è la via principale, è fiancheggiato da caratteristici e vecchi portici sotto i quali si aprono numerose botteghe di calzolai. Pieve di Teco, infatti, è sempre stato famoso, per la sua produzione artigianale delle calzature. Dopo Pieve di Teco, la strada, fra olivi e vigneti, raggiunge Pornassio, col suo castello e, più avanti, la diramazione per Cosio d'Arroscia, paesetto frequentato da villeggianti e da cacciatori, che vale la pena di visitare per il suo bell'Oratorio dell'Assunta dal massiccio campanile romanico. Proseguendo per la strada principale, tra vigneti e fioriti pascoli montani, si arriva sull'arioso Colle di Nava. Il colle è coronato da fortini militari, in uno dei quali è allestito un interessante Museo degli Alpini. Tra vaste praterie si scende, quindi, alle case di Nava, graziosa località di villeggiatura con un'interessante chiesetta ed un cippo a ricordo degli Alpini. Da Nava, infine, una panoramica strada, giunge a Monesi attrezzata stazione di sport invernali e di soggiorno estivo. Monesi è collegata, con una seggiovia, al Monumento al Redentore (oltre 2.000 metri), grandiosa statua alta ben 14 metri che domina un vasto panorama di colli e di monti dal vicino Saccarello (uno dei monti più alti delle Alpi Liguri) al Monviso.

Alle spalle della fiorita baia di Arma di Taggia, risale la meravigliosa Valle Argentina percorsa dall'omonino torrente. Proseguendo oltre Taggia si trova Badalucco che si presenta improvviso, presso il quale vi è un pittoresco ponte preceduto da una chiesetta, appare, alto su un colle ad olivi, il villaggio alpestre di Montalto Ligure, con l'alto campanile della romanica Chiesa di San Giorgio. Più avanti per la valle, fra boschi di castagni e coltivazioni a terrazze si arriva a Molini di Triora, pittoresco gruppo di casette, con i tetti a scaglie di ardesia, culminante nel Santuario della Modonna della Montata, con affreschi del XV secolo. Qui, la valle si apre in un ventaglio di vallette minori solcate da torrenti che confluiscono nell'Argentina. Ammucchiati su due poggi, si trovano due tipici paesi della vecchia Liguria: Andagna, sulla strada che risale con magnifici panorami fino ai pascoli del Passo della Teglia; e Triora, borgo in bella posizione dominante la Valle Argentina, che conserva, quasi intatta, la sua fisionomia medievale. A pochi chilometri incontriamo Pigna, nome che si adatta benissimo a questa caratteristica borgata, le cui case si ammassano davvero come una pigna, formando strette e ripide viuzze sormontate da archi e da oscure volte.

Con Pigna si entra nella Val Nervia, lungo la quale, tra vigneti, olivi e coltivazioni di fiori, si ridiscende al villaggio di Isolabona, che conserva una bella fontana del Cinquecento e le rovine del castello duecentesco dei Doria, in una zona cosparsa di altri borghi di tipico aspetto ligure. Menzioniamo di questi: Dolceacqua, Apricale, Perinaldo, Baiardo Ceriana. Dolceacqua, cui si arriva da Isolabona in lieve discesa, si presenta allineato sulle due rive del Torrente Nervia, unite da un antico ponte ad una sola arcata. In una breve vallata laterale, dove gli olivi si alternano ai pini, si trova Apricale, altro antico borgo non meno sorprendente di Dolceacqua. Da Apricale, una strada verso Sud, porta ad un altro paese ancora più alto ed apparentemente inacessibile. E' Perinaldo, situato in stupenda posizione panoramica, su una cresta che domina la Valle Crosia, la quale discende verso Ventimiglia, parallela alla Valle del Nervia, con smaglianti coltivazioni di rose, di garofani e di mimose. Un'altra strada, anch'essa ricca di attrattive, è quella che da Apricale porta a Baiardo, borgo che appare come una visione fantastica, arroccato sul cucuzzolo di un monte tutto striato da fasce di coltivazioni e al centro di un vasto anfiteatro di alture in cui i castagni si alternano ai pini. Da Baiardo scendendo lungo la strada che costeggia il Torrente Armea, si giunge al grosso borgo di Ceriana, anch'esso di aspetto medievale, con tortuose vie ed antiche case che sembrano franare da un pendio quasi a picco.

Dall'altra parte della Valle dell'Armea, si scorge un altro vecchio borgo sovrastato da un solitario campanile. E' Bussana vecchia, paese che venne completamente distrutto dal terremoto del 1887 ed abbandonato da tutti i suoi abitanti. Solo il campanile è rimasto intatto. Si può salire a Bussana Vecchia dal moderno centro balneare di Bussana Nuova dove, con offerte giunte da ogni parte del mondo, è stato eretto il Santuario del Sacro Cuore di Gesù, ricco di opere di scultura e di affreschi.

Nei dintorni di  Sanremo e Ospedaletti si possono fare belle passeggiate, tra fasce di vegetazione floreale e lungo deliziose strade panoramiche, come quella che sale all'antico borgo di Coldirodi, considerato il paese più caldo di tutta la Riviera e attorniato da numerose serre per la coltivazione dei fiori. Nei dintorni di Bordighera, invece, sempre tra una vegetazione lussureggiante e spaziando su estese vedute, si possono facilmente raggiungere attraenti località quali: Vallebona e Seborga. Vallebona è nota per le sue rappresentazioni dei "Misteri della Passione di Gesù", alle quali prendono parte gli abitanti stessi del paese; mentre Seborga è un piccolo centro di villeggiatura che, nel Medioevo, fu sede di un Principato, con tanto di zecca propria per battere moneta.



La cucina ligure

Quì è possibile degustare alcuni prodotti tipici: Ravioli di zucca fritti (Barbagioan) (a Pigna), Lasagnette verdi (a Molini di Triora), Frittelle di mele (a Castel Vittorio).



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