Info Costarainera
BREVE STORIA. Il nome della località Costarainera deriva da Costa dei Raineri e si riferisce, con ogni probabilità, alla famiglia anticamente proprietaria del territorio su cui nel XVI secolo sorse il borgo, con le sue case che si abbassano dalla sommità dell'altura lungo le pendici della Costa, in posizione di controllo sulla conca valliva sottostante e sul mare. Durante il basso Medioevo proprio l'importanza strategica del luogo in cui sorgeva, al confine tra i domini dei Lengueglia e quelli di Villaregia, fece di Costarainera l'oggetto di duri scontri tra i due poteri feudali che culminarono con l'occupazione, nel 1253, del territorio circostante il borgo ad opera di Anselmo Quaranta, capostipite della dinastia dei conti di Lengueglia. A metà del XIV secolo Costarainera entrò a far parte del territorio della Repubblica di Genova di cui seguì le sorti. Il Cinquecento fu un secolo difficile, segnato dalle scorrerie dei pirati barbareschi che a più riprese saccheggiarono i centri costieri e contro i quali a poco servirono le fortificazioni difensive di cui anche Costarainera fu dotata. Nel 1954 il paese, separatosi amministrativamente da quello di Cipressa, è divenuto comune autonomo e ha spinto i suoi confini fino al mare e alla località di Piani, fin dall'inizio del Novecento sede di un ospedale olioterapico che sfrutta con ottimi risultati gli effetti garantiti dal clima mite e dalla salsedine.
VISITA DEL CENTRO STORICO. Una politica attenta al recupero e alla conservazione ha consentito a questo piccolo centro di mantenere il suo fascino di luogo fuori dal tempo, senza rinunciare ad importanti interventi di ristrutturazione edilizia resisi necessari dopo la fase di abbandono dei decenni scorsi. Oggi Costarainera può vantare così pittoreschi scorci, imperdibili silenzi e affascinanti panorami, che l'hanno resa meta di un raffinato turismo italiano e straniero. Sulla piazza del paese si affaccia la chiesa parrocchiale, intitolata a San Giovanni Battista, a pianta ellittica, costruita nel XVII secolo sulle preesistenze di un'antica cappella. All'interno sono custodite alcune pregevoli opere: un pregiatissimo polittico in legno dorato raffigurante San Sebastiano e Santa Lucia, purtroppo pesantemente deteriorato; un elegante gruppo scultoreo raffigurante Il Battesimo di Cristo; una scultura in legno dorato della Vergine ed una raffigurante Sant'Antonio proveniente dall'omonima chiesa. In prossimità dell'abside si trova l'elegante e slanciata struttura in pietra del campanile. Con una breve passeggiata lungo una strada selciata, si giunge alla chiesa di Sant'Antonio Abate, antica parrocchiale rimasta isolata sulla sommità della collina, appena fuori dall'abitato. Alti e solenni cipressi circondano l'ampia mole in pietra chiara della chiesa che ha conservato il suo aspetto romanico nonostante gli interventi quattrocenteschi che hanno comportato l'ampliamento della facciata a capanna. A metà strada tra il cancelletto che dà accesso al sagrato e la porta della chiesa, si erge solitaria una colonna sormontata da un pregevole capitello medioevale proveniente dall'oratorio di San Sebastiano. Alle spalle dell'abside alcune lapidi e una cappella funebre sono quel che resta del cimitero. Affascina e suggestiona questo luogo silenzioso da cui si gode un magnifico panorama sulle colline vicine, sui paesini che vi sorgono, ma soprattutto sul mare che si distende, immenso, subito al di sotto dell'altura. Proprio la favorevole posizione aveva fatto di questo posto un ottimo luogo di avvistamento come testimoniano le forme massicce del campanile, vera e propria torre militare, proprietà dei Lengueglia. Nel Seicento il campanile fu sopraelevato, decorato nella sua parte sommitale da colorate pitture murarie e dotato delle cuspide a cipolla. La costruzione della chiesa, datata al XII-XIII secolo, avvenne nel luogo in cui all'epoca esisteva un villaggio poi abbandonato in favore dell'insediamento sulla Costa. Nel Trecento fu inserito il portale di gusto gotico, con la chiave dell'arco ogivale ornata dalla raffigurazione dell'Agnus Dei. L'interno conserva intatta una porzione della pavimentazione originaria a lastroni. Interessanti il fonte battesimale e le due acquasantiere in pietra scolpita e il rilievo quattrocentesco raffigurante l'Ecce Homo che orna l'architrave della porta del campanile.
MANIFESTAZIONI. Tra l'11 e il 24 giugno il paese diventa meta di tutti coloro che in queste belle serate d'estate vogliano conoscere la tradizione gastronomica della zona e ascoltare musica e assistere a danze popolari. Il 23 e 24 giugno Costarainera celebra il suo patrono, San Giovanni Battista, con una fiaccolata e la processione: alle funzioni religiose seguono una grigliata di carne e pesce, musica e danza.