Info Rezzo
Il territorio di Rezzo occupa l'intera valle tributaria dell'Arroscia allungata fino alla linea spartiacque che divide la valle Argentina dalla valle Arroscia. Una visita a questo centro è raccomandabile, sia per l'ambiente naturale, caratterizzato da vaste consociazioni boschive, che oltre il paese prendono il nome di "Bosco di Rezzo" e dalla strada che, attraverso il passo di Teglia porta a Molini di Triora, percorrendo uno degli itinerari più elevati e panoramici delle Alpi Liguri, sia per i tre paesi della valle: Rezzo, Lavina e Cénova, ognuno dei quali ha qualcosa di interessante da offrire al turista.
Rezzo ha caratteristiche inconfondibili. L'architettura contadina ha qui il suo punto di forza nelle murature in pietra vista: un calcare che assume colorazioni color terra. Oggi, in presenza di molte case rifatte o intonacate e del quasi totale abbandono delle colture sui terreni a fascia, invasi dal bosco, bisogna fare uno sforzo di fantasia per immaginare il paese com'era un tempo, mimetizzato nel verde dei coltivi, sostenuti da muri in pietra, uguali nel colore a quelli delle case. Tuttavia del primitivo aspetto del paese non tutto si è perso, vi sono ancora case in pietra, logge nei sottotetti, passaggi coperti. Nel centro storico si possono ammirare architetture rurali di grande interesse, integrate un tempo con il paesaggio terrazzato su cui sorge il paese. La Chiesa di San Martino e il castello feudale sono due emergenze architettoniche vicine, da dove si domina con un solo sguardo la valle. Inoltre, il santuario di Maria Bambina sull'altura che sovrasta il paese, nato dalla volontà popolare nel 1444. Dalla frazione Cénova si sono sparsi per la valle Arroscia e oltre il confine gli artigiani delle pietre scolpite, mentre a Lavina si può visitare il santuario agreste della Madonna della Neve.
VISITA AI MONUMENTI DI REZZO E DINTORNI. Al centro del paese su un poggio dominante la valle, si innalzano la chiesa parrocchiale, dedicata a San Martino e il castello costruito nel secolo XVII, dopo che il primo, di cui ci sono resti sopra il paese, fu distrutto dai piemontesi in lotta con la Repubblica di Genova. Il palazzo, a pianta quadrata dotato di quattro guardiole agli angoli e di un bel portale stile Rinascimento è di proprietà privata e abitato saltuariamente. L'emergenza architettonica più significativa di Rezzo è il Santuario di Nostra Signora del Santo Sepolcro e di Maria Bambina. Si trova a tre chilometri dal paese ed è facilmente raggiungibile con strada asfaltata. La visita deve essere programmata d'accordo con il Comune. Il santuario venne costruito nel 1444 dalla comunità di Rezzo, che scelse il colle a Ovest del paese, nei pressi di una ricca sorgente di acqua e affidò l'incarico della costruizione ad artigiani delle valli imperiesi, che già avevano lavorato in altri santuari della regione. La chiesa fu edificata in stile gotico, a tre navate divise da colonne, terminanti con capitelli scolpiti a bugne e foglie: sulla facciata venne collocata un rosone gotico. E' importante nel santuario il ciclo degli affreschi di Pietro Guido di Ranzo, eseguiti nel 1515 e firmati in una iscrizione nella quale compaiono anche i nomi dei massari che in quel tempo avevano in cura la chiesa. Gli affreschi, divisi in riquadri, raccontano il peccato originale e la storia della Redenzione attraverso la vita e la morte di Cristo. Il ciclo si conclude con la Resurrezione e la Crocefissione. Sotto quest'ultimo affresco vi sono le figure dei Santi Mauro, Giovanni Battista, Bartolomeo e tra loro la Vergine col Bimbo. Sono figure votive fatte dipingere dai massari in ringraziamento per l'opera felicemente compiuta. Un secondo ciclo di affreschi, raffigura l'Inferno, i cicli stagionali del lavoro dei campi e i sette vizi capitali. Questi ultimi sono impersonati da figure maschili e femminili che cavalcano mostri, hanno in mano i simboli del peccato che rappresentano e viaggiano incoscienti verso le fauci spalancate di un mostro infernale. Nel secolo XVIII la chiesa di Maria Bambina venne trasformata con l'aggiunta di un portichetto e di una cripta, dove fu collocata la statua del Cristo morto. In quella occasione il santuario fu ribattezzato con il nome di Madonna del Santo Sepolcro.
Nella nicchia, sopra il grandioso altare barocco, si trova la statua marmorea della Vergine col Bimbo di Filippo Parodi. Il santuario di Rezzo, sia per il paesaggio naturale che lo circonda, sia per la bellezza della chiesa e delle opere d'arte che vi si trovano, è uno dei monumenti religiosi più interessanti della valle Arroscia. Tra le frazioni di Rezzo, Lavina, nel
fondovalle, ha anch'essa un piccolo santuario dedicato alla Madonna della Neve, costruito nel secolo XVIII. Il paese mostra un interessante impianto architettonico, con esempi di case rurali di pregio e belle coltivazioni su fascia nel versante esposto a Sud. La frazione Cénova, situata in alto a mezzacosta, gode di una splendida esposizione ed è paese noto per essere stato la patria di scultori attivi nel '500 nel territorio dell'alta valle Arroscia e oltre la linea spartiacque verso la Francia.