Info Pigna
Pigna, per il suo storico passato e per la preziosità del patrimonio artistico-monumentale, si può definire il capoluogo della Val Nervia, una delle più belle vallate di tutto il Ponente ligure. Dal basso verso l'alto, il borgo antico si aggrappa al pendio come il frutto del pino, con le sue case costruite le une sul tetto delle altre come un unico e compatto fortilizio. Le strade principali si dispongono a cerchi concentrici, collegandosi fra loro attraverso budelli, viottoli e vicoli, per serrarsi intorno alla "colla", il punto più alto del paese. Da qui, un balcone suggestivo, panoramico sulla vallata che, d'un tratto, chiude bruscamente incontrando pendii coperti di boschi di castagni e roveri nella zona d'ombra, ulivi nella zona di sole, e più in alto, pascoli e "bandite". A fondo valle, in località Lago Pigo, una sorgente d'acqua solforosa, con stazione termale ed albergo. L'acqua sulfurea viene utilizzata per la crenoterapia con ottimi risultati nella cura delle pelle e l'estetica, per bagni e fanghi, cure inalatorie e trattamenti specifici per malattie circolatorie, dell’apparato respiratorio e dell’apparato locomotore. Inoltre, Pigna è tra i maggiori produttori mondiali di mimose, utilizzate anche per la preparazione di cosmetici.
COME RAGGIUNGERE PIGNA. Il paese è facilmente raggiungibile in auto uscendo al casello di Bordighera o Ventimiglia. Di lì basta immettersi sull’Aurelia, raggiungere Nervia ed imboccare la Provinciale che percorre l’omonima valle. Passati Camporosso, Dolceacqua e Isolabona, si arriverà a Pigna, che dista circa 17 km dal mare. In treno basta scendere alla stazione di Ventimiglia e prendere alla fermata di via Cavour l’autobus che percorre la valle. L’aeroporto più vicino è quello di Nizza, in Francia, a circa 60 km; in alternativa, a circa 180 km da Pigna, si trova l’aeroporto di Genova.
COSA VISITARE A PIGNA. Pigna ospita numerosi esempi di architettura religiosa, a cominciare dai ruderi della Chiesa di San Tommaso, all'entrata del paese. Poi la chiesa di San Michele Arcangelo, dalla maestosa facciata in pietra nera locale del maestro Giorgio De Lancia ed impreziosita dallo stupendo rosone di Giovanni Gaggini da Bisone, in marmo bianco. Quest'ultimo è formato da dodici colonnine convergenti nell'Agnus Dei con vessillo e vetrate policrome raffiguranti i dodici Apostoli. Inoltre da notare il campanile, baricentro del borgo, dalla cuspide a pietra squadrata. All'interno della parrocchiale, il grandioso polittico opera di Giovanni Canavesio, artista fecondissimo attivo tra il 1450 e il 1500. Inoltre la romanica cappella di San Bernardo, dagli interni affrescati e il barocco Oratorio di Sant'Antonio, con la sottostante medievale fontana dei Canui. Monumento di particolare devozione da parte dei Pignaschi è il santuario della Madonna di Passoscio dedicato all'Annunziata, a circa un'ora di distanza dal paese e raggiungibile al termine di un percorso a sentiero, segnato da quindici cappellette raffiguranti i misteri della Passione di Cristo. Passeggiando per le caratteristiche vie del centro storico di Pigna, si possono notare stupendi giochi di archi tra un'abitazione e l'altra, fino a raggiungere la bella Loggia della Piazza Vecchia del XV secolo, sorretta da robuste colonne in pietra grigia nera. In piazza XX Settembre, si trova il museo d'arte contadina, che dispone di cinque sale con oggetti e fotografie di origine locale che raccontano la memoria delle tradizioni del paese.
NEI DINTORNI DI PIGNA. Da Pigna si può raggiungere in breve tempo la frazione di Buggio: cinque chilometri in discesa per raggiungere il borgo, annidato ai piedi del monte Toraggio, in una conca naturale, cui fanno da cornice i primi massicci montuosi delle Alpi Marittime. Nei dintorni dell'abitato, la venerata chiesetta di San Syagrio, il vescovo di Nizza che, visitando Buggio per le cresime annuali, divenuto santo gli fu dedicata una chiesa. In paese, nei vicoli, su per le stradine, fin sulla rocca, si vive un'atmosfera fuori dal tempo, che dispone a passeggiate salutari e ricreative per le vigne, gli uliveti, verso i boschi e i pascoli, fino al monte Ceppo, al Pietravecchia, al Toraggio a diretto contatto con un'infinità di specie bonitiche di grande rarità. Sull'antica strada del sale o sul sentiero degli Alpini, c'è la possibilità di avvistare marmotte, camosci, esemplari di biancone o di aquila reale, la cui presenza certifica l'ambiente come ancora incontaminato.
EVENTI E PRODOTTI TIPICI A PIGNA. Tra le tradizioni più significative è da ricordare la Raviolata di San Tiberio che si tiene ogni anno il 10 ottobre. Essa ricorda un’antica usanza: sembra che all’epoca delle scorribande dei Saraceni sulle coste liguri, questi abbiano tentato più volte di entrare nel borgo di Pigna, ma durante uno di questi assedi, i cittadini di Pigna scoraggiarono gli invasori difendendosi con l'olio bollente. Infatti, i Pignaschi decisero di raccogliere tutto l’olio che era in loro possesso e lo fecero scaldare rovesciandolo addosso agli invasori che batterono definitivamente in ritirata non tentando più l’assalto al paese. Gli abitanti di Pigna decisero così di festeggiare la loro vittoria con una grande mangiata del loro piatto tipico, i ravioli, ma non avendo più l’olio per condirli li mangiarono senza condimento, solo con il formaggio pecorino. Da allora si ripete il banchetto ogni anno, nel giorno di San Tiberio.
Altro tradizionale appuntamento a Pigna è Il Festival della Poesia e della Commedia Intemelia a luglio, un’avventura nata nel 1967 da una felice intuizione: il parroco di Pigna, don Giorgio Bellotto, e il poeta mentonasco Marcel Firpo, nel fondare la compagnia di teatro dialettale del paese, la Filodrammatica San Michele di Pigna, hanno pensato di promuovere una vera e propria rassegna dialettale annuale di poesia e commedia. L’evento è cresciuto con il passare degli anni, arricchendosi di momenti musicali e dell’apporto di un sempre maggior numero di compagnie, in quello che presto è diventato un laboratorio linguistico del dialetto intemelio. Ogni anno a fine settembre si svolge la Sagra del Fungo, manifestazione con degustazione, musica, esposizione di funghi porcini e premio al miglior piatto.
Tra i prodotti tipici il fagiolo bianco di Pigna, presente sul territorio da oltre 300 anni, abbinato a piatti di carne, pesce oppure gustato semplicemente con l'ottimo olio extravergine di oliva di produzione locale. Si consumano anche secchi nelle saporitissime zuppe oppure in pastella nei frisceui, ma il piatto simbolo è senz'altro la capra e fagioli. Altri piatti tipici sono il grano pestato e le cotiche di agnello.