lunedì 4 marzo 2013
Il malocchio è uno di quei mali che derivano da un agente responsabile, cioè colui che nuoce a cose e persone "guardandole", per un fluido negativo che promana dal suo occhio ... Fra tutte le superstizioni il malocchio, nelle sue diverse sfaccettature dal fascino alla iettatura, è la credenza tuttora più radicata, forse perché ispirata da un sentimento inconsciamente presente in ogni uomo: l'invidia.
Paolo Giardelli, antropologo genovese studioso delle tradizioni e delle società rurali e impegnato in tematiche ambientali e sociali, così descrive una credenza che dall'antichità è pervenuta sino a oggi trovando terreno fertile nell'ambito della sottocultura urbana e non solo, se è vero che un politico di livello nazionale ha dichiarato di non abbandonare mai il corno che si porta appresso.
Il dott. Giardelli affronterà questo fenomeno a "Spazio Aperto" rivelandone la natura interclassista e le molteplici cause, da lui approfondite nel libro "Domanda al vento che passa. Malocchio e guaritori tradizionali" (Ed. Pentàgora). Come riconoscere lo iettatore, come si trasmette il malocchio, quali sono i soggetti più colpiti, come ci si protegge? Quale dinamica psicologica, quale concatenazione di eventi casuali innesca questo corto circuito negativo tra la vittima e il supposto portatore di un potere malvagio, le cui fragili motivazioni poggiano sull'irrazionalità? Un pomeriggio che riserverà molte sorprese: non solo talismani, amuleti, gesti, ma anche guaritori tradizionali che sopravvivono nella montagna ligure e tramandano antichi rituali di esorcismo e terapia magica.
Alzi la mano chi non ha associato per un attimo la fine della contessa Vacca Augusta e la sua Villa Altachiara a Portofino, con la fine di Lord George Herbert quinto Conte di Carnavon, che la costruì e fu vittima della maledizione del faraone dopo aver violato la tomba di Tuthankamon.
Appuntamento sabato 9 marzo alle ore 16.00, in via dell'Arco 38 a Santa Margherita Ligure. L'ingresso, come per tutte le iniziative dell'Associazione "Spazio Aperto", è libero e gratuito.
Fonte:spazioaperto.sml@alice.it