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Serie A: Genoa

e la storia continua...

sabato 24 gennaio 2009

Sono passati 18 anni dal quarto posto di Bagnoli & C. Poco più di una parentesi se rapportati ai 115 anni di storia del Vecchio Balordo; una vita intera per noi contemporanei, segnati da sofferenze, sogni, illusioni. Il quarto posto del 90-91 si era poi dissolto in una bolla di sapone, ancor prima che noi tifosi potessimo gustarne il sapore.

Figlio di scelte azzeccate dalla dirigenza di allora (Bagnoli, Skuhravy), di una buona base costruita negli anni precedenti (la mitica mano del Prof., la tecnica del Pato) e anche, diciamolo, di un anomalo flop di alcune grandi il cui simbolo resta la juve di “Gigione” Maifredi. Persino lo scudetto, in quella stagione, approdò in Liguria.

Durò poco, si è detto. Non tanto perché subito dopo si vendettero buoni giocatori (l’accusa che diverrà dannazione per Spinelli) ma perché si ricomprò malissimo (tal Lorenzini per Branco è una ferita ancora aperta). Con una qualità inferiore, si continuò a fare lo stesso “gioco”: palla lunga per l’usurato Thomas a spizzicare per un’Aguilera che avrebbe accelerato da sé la venuta del suo declino.

Poi, nel ‘95 la retrocessione: spareggio di Firenze con il Padova. Lì credo di averci lasciato un pezzo di cuore. Letteralmente.

Da questo punto, un inferno a gironi…. danteschi piuttosto che un’alternanza di andate e ritorni. Commentatori televisivi improvvisatisi presidenti. Nubi che correvano…, nubi che non si trovavano più,…Faccendieri, Lestofanti,..Tutto. E poi la luce!!!

Un presidente (Preziosi) appassionato, facoltoso ma,cosa più importante, competente. Ha creato (perché non c’era più niente) una società organizzata, ha allestito sempre la squadra giusta per il campionato giusto, e soprattutto è stato più forte dei mugugni e delle invidie sotto la Lanterna.

Sono arrivati i risultati, comunque soffrendo, perché sennò non siamo noi. Ora al secondo anno di A, siamo quarti come allora. Ma quante differenze! C’è il gioco del “Guru” Gasperini, giovani forti, “vecchietti” che corrono il doppio (clonate Juric!), Principi…insomma tutto quello che serve per una bella favola.

E Domenica prossima l’ennesima partita della vita, lo spareggio champions a Roma. Il campionato sarà ancora lunghissimo, (ci sarà subito un altro spareggio con i viola nella bolgia del Ferraris) ma non perdere nella capitale, sarebbe una dimostrazione di forza e maturità incredibile!

Proprio con la Roma ebbe avvio la volata per il quarto posto nel 90-91. Era una partita di coppa Italia, Bortolazzi sbagliò un rigore e il Genoa fu eliminato. La Nord tempestò di fischi Mario e la squadra. Bagnoli sbottò:”Con questo pubblico non si vincerà mai niente!”. Poteva significare la caduta a picco, ma il Genoa vinse il derby quattro giorni dopo e da lì inizio l’impresa.

Il Genoa ,oggi, viaggia per l’Olimpico con la mente sgombra ed ancora tanta voglia di stupire. Il genoano con la serenità e la fiducia nel domani, almeno finché saranno anni….preziosi.

Articolo: Gianluca Morro



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