venerdì 13 febbraio 2009
I ragazzi di Gasperini battono il Napoli, ma soprattutto scacciano tensioni e paure nate con il gol del 3-3 di Mutu. La reazione mentale dei rossoblù era infatti il vero punto interrogativo che incombeva sulla partita del S.Paolo. E l’ennesimo esame è stato superato brillantemente. La squadra, infatti, non ha prestato il fianco al vittimismo che si era diffuso in città, ma ha trasformato tutta la rabbia in spietato cinismo, dando la netta impressione di vincere nel momento in cui ha deciso che era ora di segnare: caratteristica propria delle grandi squadre.
Gasperini sfata così l’ulteriore mito negativo del Genoa, ovvero la sua proverbiale capacità di risollevare squadre in crisi ed ambienti rassegnati. Il Genoa di oggi è divenuto addirittura un mangia allenatori, tra i quali l’ex, mai rimpianto, Reja sta rischiando di appartenere.
A Palladino e Mesto è stato affidato il compito di lavorare ai fianchi l’avversario, a Sculli e Jankovic quello di passare a riscuotere alla cassa. Milito è sulla via del recupero (stiamo ancora aspettando che un guardalinee prima o poi si accorga delle sue partenze regolari sul filo del fuorigioco e tenga abbassata la bandierina), a Thiago Motta sono state date le chiavi del centrocampo e se fosse possibile, ogni genoano gli darebbe anche quelle di casa propria con il permesso di farci quello che vuole.
La squadra ora è un corpo unico, e sembra persino poter fare a meno (ogni tanto) dell’unico insostituibile uomo - pressing Juric.
La domenica appena trascorsa ha ulteriormente definito le contendenti per il quarto posto. Il sogno di poter andare a prendere il Milan lo lascio a qualcun altro (io non me la sento proprio, non ancora). La Fiorentina, nel modo che hanno visto tutti, guida il plotoncino. La aspetta ora la Reggina al Granillo. Se i calabresi avranno ancora qualche speranza di salvezza, c’è da augurarsi una bolgia e la classica partita della vita…. sperando che tutto questo possa bastare.
La Roma sarà a Milano con l’Inter, buona cosa per la forza dell’avversario, anche se l’effetto stanchezza champion per i giallorossi verrà annullato dallo stesso tipo di impegno che gli uomini di Moratti avranno in settimana.
I Nostri eroi saranno di scena in quel di Siena. Sarà importante verificare quanta fretta i bianconeri avranno di archiviare la pratica salvezza. Un pareggio, a mio avviso, non sarebbe disprezzabile. Ma Gasp è per il tutto o niente e se non fosse stato così ora non saremmo qui a fare certi conti. Da ora, sino all’ultima giornata, sarà un continuo testa a testa e confronto di calendari. Gli impegni europei delle altre due che mi auguro più lunghi possibili (e non per senso patriottico), e un calendario sulla carta più agevole per noi nella volata finale potrebbero essere ottime frecce al nostro arco… Ma è meglio non svelare subito tutte le nostre carte anche perché alla fine il Joker lo abbiamo noi!
Articolo: Gianluca Morro