giovedì 5 novembre 2009
Riparte, domenica 15 novembre, il Festival Recco in Musica, organizzato dal Gruppo Promozione Musicale Golfo Paradiso con il contributo del Comune di Recco: Quattro concerti per quattro domeniche, sempre alle 17, all’Oratorio San Martino (Piazzetta Nostra Signora del Suffragio).
“Abbiamo puntato - dice il Maestro Luciano Lanfranchi, direttore artistico del Festival – su un programma che, pur avendo come denominatore comune il pianoforte, tuttavia lo presenti nelle sue varie possibilità: strumento solista nel primo concerto, poi per duo a quattro mani (formazione che esplora tutta l’ampiezza della tastiera in un gioco di ruoli e dinamiche particolari), insieme ad uno strumento ad arco nel classico duo violoncello-pianoforte nel terzo, e sempre in un duo ma in versione jazz nell’ultimo concerto che vedrà impegnati appunto due famosi jazzisti, con un programma dedicato a Benny Goodman nel centenario della nascita. Attraverso questi quattro concerti, il pubblico potrà chiaramente notare, ed apprezzare, le diverse sonorità ed il diverso utilizzo dello strumento a seconda dei programmi, degli abbinamenti e delle scelte stilistiche.”
Il primo appuntamento, domenica 15, vede protagonista Hiroko Imai, la brava pianista giapponese che già era stata applaudita in edizioni passate dal pubblico di Recco. Nata in Giappone nel 1974. ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di quattro anni; si è diplomata nel 1993 presso l’Università musicale Kunitachi di Tokio, dove si è successivamente laureata. Si è poi perfezionata a Salisburgo con Jakob Latiner. Dal 1997 studia a Vienna presso l’Università di Musica e Arti applicate, dove nel 2006 ha conseguito la laurea specialistica di secondo livello. Premiata in molti concorsi in Giappone, Hiroko Imai ha tenuto concerti sia come solista che in musica da camera in Austria, Italia, Giappone, Svizzera. Il programma che presenterà a Recco comprende una brani dei compositori più significativi della storia della letteratura pianistica: di Schumann le Variazioni Abegg, di Tchaikovsky la bellissima Suite dal balletto Schiaccianoci e di Schubert la Sonata in Si b maggiore D 960.
Nel secondo appuntamento, domenica 2 novembre, sempre il pianoforte solo, ma con due interpreti, in un concerto a quattro mani. Ne saranno protagonisti Massimo Acuto e Andrea Bevilacqua, che proporranno due Sonate di Mozart, la Grande sonata D617 di Schubert e di Debussy Six épigraphes antiques
Domenica 29 novembre sarà la volta del duo Dario Destefano, violoncello, e Maurizio Barboro, pianoforte: due grandi nomi del concertismo internazionale, con un programma che va dal ‘700 al ‘900, con la Sonata in Mi minore di Vivaldi, i Tre Pezzi fantastici op. 73 di Schumann, la famosissima Sonata in La minore D 821 Arpeggione di Schubert e la Sonata op. 71 di Kabalewski.
L’ultimo appuntamento del Festival Recco in Musica, domenica 6 dicembre, sarà dedicato al Jazz, con due nomi famosi nel panorama musicale internazionale, il clarinettista Alfredo Ferrario e il pianista Paolo Alderighi. “Omaggio a B.Goodman” è il titolo del concerto che il Duo presenterà a Recco: un omaggio, a cento anni dalla nascita, al grande jazzista americano, clarinettista, compositore e direttore d’orchestra; ritenuto il più importante protagonista dello Swing degli anni Trenta, con la sua Big Band unì per la prima volta musicisti bianchi e di colore contribuendo quindi indirettamente ma sensibilmente ad avvicinare il pubblico bianco alla musica "nera" e a superare la discriminazione razziale negli USA. Anche per questo, oggi è ricordato come "King of Swing" e la sua grandezza merita il riconoscimento non solo del mondo Jazz ma anche di tutti gli appassionati di musica classica.
Ricordiamo che al termine di ogni concerto, come è ormai consuetudine da anni, sarà possibile cenare insieme a musicisti e organizzatori presso uno dei ristoranti che collaborano al Festival, a prezzo promozionale: Alfredo. La Manuelina Focacceria, Lino, Ö Vittorio.
Ingresso ai concerti: € 8 - INFO: 0185-771159 - 0185-770703 - 338-6026821 - web: www.gpmusica.info
Fonte: Silvia Bonuccelli