venerdì 26 settembre 2008
La snervante attesa pre derby qualche effetto l’ha gia avuto. Il Genoa visto con il Bologna, voleva vincere con la marcia ridotta, in vista del 7 dicembre, e in questa serie A ormai non è più possibile. L’occasione persa è stata grande, anche perché come a Roma, il Genoa si era ritrovato per dieci minuti in paradiso (….al quarto posto).
Fallito, quindi, il secondo set point ci si chiede se ne potranno capitare altri. Gli spunti non mancano. Il Genoa infatti interrompe a 6, con il Bologna, il filotto di vittorie casalinghe che durava dall’inizio del campionato. Ma se questo deve essere il momento del crollo della serie positiva, allora è il momento di smuovere quella casella 0 alla voce vittorie esterne…..
Le partite lontano dal Ferraris con Inter, Udinese, Lazio potevano, a detta di molti (e non solo di noi, fondamentalisti genoani), portare molto più dei tre prestigiosi pareggi. Ora il Genoa, per il calendario, giocherà “in casa” della samp!
Forse anche da questo punto di vista è giunto il momento di diventare grandi. Più che alla supremazia cittadina, si potrebbe pensare di realizzare un mini filotto di 6 punti con un’Atalanta che, guarda caso fuori dalle mura amiche, non è irresistibile. In quel caso, chissà che non si torni a sentire nelle orecchie il motivetto della champion per più di dieci minuti.
E’dura però fare un discorso del genere al classico collega di lavoro, di studio, o amico genoano.
Si perché in questi giorni se ne hai uno vicino avrai già avuto modo di vedere il suo stato di trance agonistica, ha già deciso una buona metà delle marcature che Gasperini “dovrà” fare, deve solo comunicare ufficialmente chi sarà l’uomo derby. Colui che avrà il nome scolpito sul marmo, e che sarà perdonato per qualsiasi giocata sbagliata da qui alla fine del campionato (o forse della sua esistenza).
Chi scrive è un genoano sufficientemente inquadrato in questo schema… e ha già stabilito tutto. Vedo…vedo… una semirovesciata di Palladino all’incrocio, sotto la Nord, ovviamente gol vittoria.
Perché lui?
Perché Palladino sta diventando in questi giorni il capro espiatorio dello stress del popolo genoano. E’ vero. Lezioso, un po’innamorato di se stesso. Ma in grado di saltare l’uomo, ed è merce rara. E poi, non lo nascondo, ho sempre tifato per quei giocatori genoani che, appena in possesso del pallone, sono accompagnati dal “brusio amico” tipo: “Sta a vedere ora come la perde!” oppure “ E guarda se la passa una volta!
L’ultimo pensiero è per le cose “serie”. La questione Cassano.
Chi è genoano può dimenticare l’anniversario di matrimonio, il compleanno di un famigliare, la sua prima volta.... ma non chi si permette di “toccare”il Grifone, specie se dell’altra sponda.
Conferenza stampa estiva di Cassano. Sulla scia dell’entusiasmo (o di un colpo di sole), il barese, la cui classe sul campo non è in discussione, afferma più o meno così: ”..i genoani quando giocano contro di noi diventano pallidi pallidi dalla paura….ah, ah” .
Simpatica provocazione ma lontanissima dalla realtà. E sia chiaro, non solo dalla realtà di oggi, ma anche da quella di ieri, e dell’altro ieri. Perché anche ai tempi delle nubi “che correvano” l’orgoglio Genoa è sempre stato la nostra stella polare, e forse è anche grazie a quello se oggi esistiamo ancora.
E’ giunto il momento di fargli vedere sul campo (e in gradinata con la voce) chi siamo, da dove veniamo, cosa vuol dire portare quel meraviglioso grifone sul cuore!
Il derby, comunque, è sempre stata la festa di colore che tutta l’Italia ci invidia. Chiunque avesse altre intenzioni, è fortemente invitato a rivolgersi altrove.
Buon derby a tutti!
Prossimi impegni:
07/12/08 Sampdoria-Genoa
14/12/08 Genoa-Atalanta
Articolo: Gianluca Morro