Info Villanova d'Albenga
Centro agricolo della fertile piana di Albenga si trova alla confluenza dei torrenti Lerrone e Arroscia, che in passato costituirono una difesa naturale. Il suo territorio fa parte della Comunità Montana Ingauna e comprende il capoluogo di Villanova, le frazioni di Bossoleto, Coasco, Ligo, Marta ed è situato tra i Comuni di Albenga, Alassio, Andora, Garlenda, Casanova Lerrone e Ortovero. Dai marchesi di Clavesana passò nel 1206 al Comune di Albenga; fortificato nel 1250, seguì poi le vicende della Repubblica di Genova. Solo dopo la Rivoluzione Francese, Villanova divenne un Comune autonomo ed indipendente. Il suo centro storico si presenta ancora oggi come come un suggestivo borgo cinto da mura merlate alte più di sette metri intervallate da torri, dieci per l'esattezza, dalle forme più diverse e particolari.
All'interno delle mura interessanti arredi urbani del passato, come il pozzo medievale, in Via Garibaldi, con la sua forma ellittica, con le catene e i secchi originali ritenuto un po' il simbolo della cittadina; che fino agli anni trenta, ha fornito l'acqua potabile a tutti gli abitanti. Villanova è anche centro di produzione delle viole noto in tutta Europa.
VISITA AI MONUMENTI DI VILLANOVA D'ALBENGA E DINTORNI. Posta al di fuori della cinta muraria che delimita il borgo medievale di Villanova, la chiesa parrocchiale di Santo Stefano di Cavatorio. La costruzione della Chiesa risale al XII secolo, in stile romanico, ma in seguito sono stati fatti diversi interventi di modifica. Il campanile è ornato da monofore e bifore originarie, mentre l'interno è a tre navate senza transetto, con la nave centrale coperta da volta a botte e quelle laterali da volte a crociera. Proseguendo lungo la parete perimetrale, si possono notare degli affreschi che risalgono al quattrocento, che rappresentano figure di santi e scene della Passione.
Il Santuario di Nostra Signora delle Grazie. La tradizione vuole che il santuario sorga sul luogo dove, nel secolo XIV, venne firmata la pace tra i conti di Clavesana e la Repubblica di Genova. Il santuario, costruito in tre momenti diversi, è di linee barocche e ha una sola navata. Il portico antistante con finte colonne risale al XIX secolo. L'immagine lignea della Madonna delle Grazie è del 1884 ed è stata copiata da un affresco cinquecentesco della Chiesa di San Marco a Coasco. La festività annuale (8 settembre, festa della Natività di Maria) per ragioni di spazio si tiene nella vicinissima chiesa parrocchiale di Villanova ed è particolarmente solenne nella ricorrenza del quinquennio. La domenica dopo la festività, si celebra il rito detto della "montà": la sacra immagine viene riposta nella nicchia in alto dove è conservata mediante un argano e tutto il popolo assiste al rito.
Santa Maria del Soccorso detta "La Rotonda". La Chiesa è situata poco lontano dal centro di Villanova, di forma circolare, dal punto di vista costruttivo è abbastanza semplice e presenta solo elementi ornamentali in ardesia. All'esterno la parte cilindrica è interrotta solo dalla porta d'ingresso e da finestre la cui apertura termina circolarmente. Sopra il portale, di forma rinascimentale, sono state riaperte due monofore ed è stato chiuso il finestrone di forma semicircolare. Il campanile si presenta quadrato e cuspidato, mentre all'interno l'altare in stucco, posto di fronte alla porta d'ingresso, è di epoca barocca.
Santa Caterina. La Chiesa sorge al centro del paese e ha la facciata in via Garibaldi. Il muro perimetrale ovest e il campanile si prolungano lungo vico Santa Caterina, mentre quello est insiste sullo spazio interno dell'isolato, verso vico Sant'Antonino. I motivi architettonici e di facciata la datano al XVII secolo, mentre il campanile in conci di pietra con archetti, attualmente intonacato e con la struttura verso nord aggiunta per inserire l'orologio, risale al XIII secolo, epoca della fondazione del borgo. L'interno è ad unica navata con volta a botte unghiata e piccole vele che si inseriscono nel semicerchio dove è rappresentata Santa Caterina recante, alla base, la data 1632. Delle otto finestre esistenti, con ardesie integre, quattro sono state riaperte recentemente. Entrando, a sinistra, è collocato il fonte battesimale con un affresco del Battesimo di Gesù datato 1650 e una vasca tipica seicentesca. In origine gli altari laterali erano quattro, ma i primi due, partendo dall'ingresso, sono stati demoliti per cui ora rimangono quattro pale, due altari laterali e l'altare maggiore in marmo.
Oratorio di San Giovanni Battista. Il muro esterno dell'oratorio, lato fiume, è privo di intonaco e lascia intravedere i ciottoli di cui è costituito; quello che dà su Vico Oratorio si presenta sobrio, privo di elementi ornamentali fatta eccezione per un affresco risalente al XIX secolo che rappresenta San Giovanni Battista nell'atto di predicare alla folla. Di recente, durante gli ultimi restauri, sono stati rinvenuti affreschi: il più antico rappresenta una teoria di santi fra cui Sant'Antonio Abate e San Bartolomeo con al centro la Vergine e il Bambino, mentre il ciclo di affreschi più recente raffigura episodi della Passione. Fra le Statue la principale è quella di Cristo Morto, scolpita da Giovan Battista Drago. Nell'oratorio vengono, inoltre, custoditi i Crocifissi processionali.
Nostra Signora Assunta di Bossoleto. Nella tradizione orale rimane la presenza di un nartece, che poggiava su due colonne e costituiva un pre-ingresso, di cui non è rimasta alcuna traccia. All'interno la volta è a botte unghiata con finestre ovali aperte sul lato destro per chi entra e chiuse su quello sinistro con un unico altare centrale ottocentesco in stucco. La Chiesa possiede un pregiato portalume in ferro battuto con lampada in ottone originale.
San Marco di Coasco. La quattrocentesca chiesa, restaurata nei primi decenni del secolo, ha un tetto a capanna con contrafforti esterni che ne rinforzano la struttura; l'acciottolato del sagrato rappresenta il leone di San Marco e l'attuale portale di ingresso è molto semplice. L'interno è costituito da un'aula rettangolare e si può notare un affresco simile a quello della Madonna delle Grazie in cui è rappresentata la Madonna nell'atto di allattare il Bambino ed ha ai lati San Rocco e San Sebastiano.
San Bernardo Abate di Ligo. L'esterno della chiesa è ottocentesco, con colonne a capitelli corinzi in basso e semplici pilastri in alto, due nicchie vuote ai lati del portale nella parte inferiore e, al centro, un rosone chiuso all'interno. Il campanile è a torre con lanternino a cupola, mentre l'interno conserva ancora il pavimento originale del 1700 in lastroni ottogonali di ardesia con tozzetti in marmo bianco.
SPORT, MOVIMENTO, AZIONE E DIVERTIMENTO A VILLANOVA D'ALBENGA. Per chi vuole praticare sport c'è una grande varietà di scelta: gli amanti del calcio hanno a disposizione un campo regolamentare, mentre chi preferisce giocare a tennis o nuotare esiste il Centro Polisportivo Marina Verde nella vicina frazione di Coasco, chi gioca a golf può usufruire di un rinomato campo a 18 buche. Ci sono numerose stradine di campagna ideali per fare lunghe passeggiate, fare jogging o pedalare in bicicletta in piena libertà, a contatto con una natura ancora incontaminata, ricca di fiori e di profumi. Chi non vuole rinunciare al mare, ha la possibilità di raggiungere in pochi minuti le più note località della Riviera Ligure di Ponente quali Alassio, Laigueglia, Albenga o Loano. Villanova è conosciuta anche per il suo aeroporto internazionale "Clemente Panero" che, grazie alla strategica posizione nel cuore del Ponente Ligure, può rimanere aperto tutto l'anno, assicurando un servizio continuo e di alto livello. Nell'aeroporto si tengono ogni anno, a settembre, manifestazioni aeree spettacolari. Aperto nei primi anni Novanta a Villanova d'Albenga, inoltre, l'ippodromo dei Fiori che dispone di una pista da corsa di 1.000 metri di livello europeo e ospita corse di importanza nazionale. Una delle caratteristiche più importanti di questa struttura, è quella di operare principalmente di notte offrendo una piacevole alternativa a tutti coloro che vogliono trascorrere una serata diversa, assistendo a spettacoli sportivi di ottimo livello. Oltre all'ippodromo dei Fiori di Villanova, in prossimità della frazione di Marta, da alcuni anni, è sorto un circolo ippico denominato "Country Club" dove è possibile cimentarsi in piacevoli cavalcate.
B&B Villanova d'Albenga