Sagra del Pesce di Camogli

Il 10 maggio nella piazza antistante il porticciolo

Sagra del pesce a Camogli
lunedì 6 aprile 2009

Il 10 maggio 2009 si rinnova lo storico appuntamento con la Sagra del Pesce a Camogli, antico borgo marinaro della riviera ligure di levante. In occasione della festa patronale dedicata a San Fortunato oltre 30 quintali di frittura di pesce azzurro saranno distribuiti gratuitamente. Organizzata dal Comune, dalla Pro loco di Camogli e sponsorizzata da Friol, assicura festa, spettacolo e una bella scorpacciata di pesce saporito e croccante per tutti.

Nata nel 1952 per volontà di una ventina di pescatori locali, ritorna a Camogli la tradizionale e amatissima Sagra del Pesce. Famosa per dispensare gratuitamente pesce fritto di qualità e per l'impressionante maxi padella impiegata (pesa ben 26 quintali e ha un diametro di tre metri e ottanta centimetri), si riconferma ancora una volta come uno degli appuntamenti gastronomici più attesi dell'anno. 

Domenica 10 Maggio, più di 30 quintali di pesce azzurro saranno fritti ad arte nel maxi padellone in oltre 3.000 litri di olio Friol, sponsor ormai storico della manifestazione. Sono più di 100.000 infatti le persone attese nei giorni della manifestazione gastronomica che, per il nono anno consecutivo, vede quale sponsor Friol - l'olio specifico per friggere che, grazie alla sua equilibrata composizione di oli, resiste alle alte temperature, consentendo di ottenere una frittura croccante e asciutta. L'occasione, neanche a dirlo, è davvero ghiotta: migliaia di ospiti provenienti da tutta Italia si metteranno in fila per aggiudicarsi una delle 30.000 porzioni di pesce freschissimo e fritto ad arte, distribuito gratuitamente in più riprese grazie anche all'impegno dei molti volontari presenti. 

L'inaugurazione della kermesse gastronomica avrà luogo giovedì 7 maggio alle ore 19.00 in Piazza Colombo, con la consegna del Premio Camogli 2008, assegnato a quei Camogliesi che con la loro attività valorizzano l'immagine di Camogli in Italia e all'estero. A seguire verrà premiata Nicoletta Mignone, 23 anni, di Recco, laureata in grafica presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, vincitrice del concorso "Un Manifesto per la Sagra del Pesce". Nicoletta riceverà una preziosa "Tavolozza del pittore" e il premio Friol. L'opera vincitrice, tra le 28 presentate, è stata scelta da una giuria tecnico-artistica composta da Enrico Bertozzi (Preside della Scuola Chiavarese del Fumetto), Luca Comelli (pittore camogliese), Francesca Pasini (Direttore artistico della Fondazione Remotti), Guido Risicato (Assessore alla Cultura del Comune di Camogli), Consuelo Pallavicini (Consigliere della Pro Loco), con la seguente motivazione: "L'opera è di estrema leggibilità e rappresentativa dei "colori" di Camogli, realizzata con un tratto essenziale, ma nello stesso tempo solido." Il Premio del pubblico è andato ad Alessandro Murialdo, 33 anni, di Sori, grafico. Durante la premiazione Murialdo riceverà il "Padellino d'oro". 

Sabato 9 maggio, la sera della vigilia, si terrà la consueta celebrazione religiosa, con la processione dell'Arca di San Fortunato accompagnata dalla Banda "Città di Camogli"; successivamente, sulla spiaggia, si potrà ammirare lo stupefacente spettacolo dell'incendio dei falò: verranno date alle fiamme vere e proprie sculture in legno costruite dai camogliesi dei quartieri Porto e Pinetto che ogni anno, con fantasia, inventano nuove forme, mentre i fuochi d'artificio sul mare regaleranno agli spettatori momenti davvero suggestivi. 

Cenni sulla nascita della Sagra del Pesce

La fama della "Sagra del Pesce" di Camogli coincide con quella della sua famosa padella gigante. Tutto ebbe inizio nel 1952 quando una ventina di pescatori decisero di donare del pesce fritto ai residenti e ai visitatori di passaggio, durante la festa di San Fortunato, loro Patrono. L'iniziativa ebbe successo al di là di ogni aspettativa, tanto che gli organizzatori dovettero friggere pesce per tutto il giorno. L'anno successivo si ripropose l'evento e Lorenzo Viacava detto "O Napoli", noto pescatore, decise per l'occasione di far costruire una padella gigante che divenne subito la più grande attrazione di quella che ormai era diventata una vera e propria sagra. L'avvenimento, nel frattempo, salì agli onori della cronaca internazionale grazie all'ampio spazio dedicato alla sagra dal New York Herald Tribune, all'interesse di Re Baldovino del Belgio e, nel 1955, addirittura a un'eurovisione televisiva. Questa simpatica tradizione si è trasformata negli anni in un importante momento di comunicazione e di proiezione dell'immagine a vocazione turistica della Città.

Specifiche tecniche della Maxi Padella di Camogli. Si tratta di un padellone speciale, non di ferro come i precedenti, ma d'acciaio. Pesa ventisei quintali, ha un manico di tre quintali e un diametro di tre metri e ottanta centimetri, per poter essere agevolmente trasportata nelle varie trasferte in altre regioni d'Italia. La maxi padella sarà alimentata da bruciatori ad aria soffiata in grado di utilizzare sia il gas che il gasolio. L'attuale padella, utilizzata per la prima volta in occasione del cinquantenario della manifestazione, è la quarta della serie ed è stata realizzata anche grazie al contributo di Friol. E' stata commissionata alla ditta parmense Botti dalla Pro Loco di Camogli e realizzata su progettazione della Europlan di Lavagna nel 2001. La prima padella cadde in mare nel 1959, la seconda e la terza sono ormai in disuso. 

Info:
Pro loco Camogli Tel. 0185-77.10.66
www.prolococamogli.it
 

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Camogli Sagra del pesce a Camogli Camogli - Sagra del Pesce Sagra del Pesce Camogli - Preparazione della frittura del pesce Sagra del Pesce Camogli - Il padellone gigante utilizzato per friggere il pesce Sagra del pesce Camogli Sagra del Pesce Camogli - Fuochi d'artificio sul mare

Consigli per le vacanze a Camogli

Da Camogli si possono effettuare escursioni in barca nella Riserva marina delle Cinque Terre, all'Isola Palmaria e a Portovenere, lungo la costa rocciosa e frastagliata fino a raggiungere Portofino o lungo il litorale del Golfo Paradiso. Quasi d'obbligo la gita a San Fruttuoso, un minuscolo borgo la cui manciata di case dei pescatori e l'antico complesso monastico a ridosso della spiaggia, si riflettono nell'acqua di una delle baie più belle delle nostre coste e sul cui fondale si trova la statua del Cristo degli Abissi.



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