Info Sori
PICCOLA PERLA DEL GOLFO PARADISO
Il nome pare derivi dal greco sóros, che significa pressappoco “insenatura infossata”; infatti nell’antichità Sori esisteva come porticciolo naturale. Ancor oggi appare al visitatore (fortunati coloro che possono ammirarlo dal mare) come un pittoresco centro, circondato da pini marittimi, incastonato in una caletta del Golfo Paradiso, allo sbocco del torrente omonimo. Pur avendo già ospitato sulle sue alture (rilievi come il Cornua, il Becco e il Pozzuolo, che oscillano tra i 600 e 900 metri) i primi liguri, come testimoniano i castellari di Teriasca, Canepa e San Bartolomeo, l’origine del borgo risale all’epoca romana: nel 109 a.C. fu infatti costruito il “Caruggio” che attraversava l’abitato e costituiva il raccordo tra i due tratti della Aemilia Scauri. Centro commerciale e marittimo molto attivo tra il 1000 e il 1500, Sori dovette sopportare numerose traversie: subì gli attacchi dei pirati saraceni e venne saccheggiata nel 1584; fu colpita dalla peste nel 1657, danneggiata dagli scontri in epoca napoleonica, e, infine, bombardata nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Le sorti del paese si erano però nel frattempo risollevate grazie alla costruzione, alla fine del 1800, della ferrovia e all’avvio delle attività turistiche. L’Aurelia e la ferrovia scavalcano il paese con un alto viadotto e Sori si presenta così, raccolto e tranquillo, verdissimo, con i dintorni ricchi di ville (alcune di origine rinascimentale) e di giardini, ideale per chi cerca una vacanza all’insegna del relax, nella perfetta cornice di un tipico borgo marinaro ligure, dotato di una bella spiaggetta di sabbia e ghiaia. Sori è adatta anche per gli amanti della buona tavola, che possono gustare, specie nei ristoranti dell’immediato entroterra, i piatti della cucina tradizionale. Nell’abitato sorgono la chiesa parrocchiale di S. Margherita e l’oratorio rinascimentale di S. Erasmo. La chiesa fu costruita nei primi anni del XVIII secolo da Giovanni Antonio Ricca il Vecchio e presenta una elegante facciata concava e un alto campanile a pianta ellittica; all’interno sono conservati dipinti di maestri liguri del ‘700. Nell’oratorio, che è noto per avere un’acustica perfetta, si può ammirare uno splendido coro ligneo. Nei pressi della foce del torrente Sori si trova invece l’oratorio di S. Maria delle Grazie, con facciata tardo rinascimentale restaurata alla fine del XIX secolo. Spostandosi sulle alture, dalle quali si gode un ottimo panorama, oltre alla torre di avvistamento, su Poggio Montone (250 m) si incontra la pieve romanica (XIV secolo) di S. Apollinare, monumento nazionale. Anche se la struttura originale è stata molto rimaneggiata, l’abside e i capitelli sono originali. Si può anche salire, lungo la valle del torrente Sori, a Bargagli e poi proseguire fino ad affacciarsi alla Val Fontanabuona (Sori rientra infatti nel territorio della Comunità Montana della Val Fontanabuona), oppure al Monte Becco, alto quasi 900 metri. Nell’entroterra da vedere ci sono il mulino ad acqua delle Fulle, perfettamente conservato e funzionante, e, a S. Giacomo di Pozzuolo, l’ospedale (hospitale) del XIII secolo. Belli i sentieri che conducono da Sant’Apollinare a Pieve Ligure e da S. Apollinare a S. Bartolomeo, Rupanego, Capreno, Sussisa e Canepa, per poi tornare a Sori. Tra le manifestazioni estive di rilievo, vi è la rassegna di jazz tradizionale, che si svolge a Sori e nelle altre località del Golfo Paradiso. Il 15 agosto si celebra la Festa patronale di N.S. delle Grazie, con grande spettacolo pirotecnico notturno.
Altre informazioni sono disponibili sui siti: www.apt.genova.it www.ascom.ge.it www.fontanabuona.ge.it www.inliguria.liguriainrete.it www.liguriainrete.it www.liguriaplanet.com www.provincia.genova.it www.turismo.liguriainrete.it