Info Cosseria
Cosseria (un migliaio di abitanti su un territorio di 13,17 kmq, altezza media sul livello del mare 520m), è situato tra i Comuni di Plodio, Carcare, Cengio e Millesimo. E’ facilmente raggiungibile con l’Autostrada Torino-Savona (uscita Carcare-Altare) o via treno (stazione di San Giuseppe di Cairo) o con la statale 28 bis del Col di Nava. E’ attraversato dai Rii Nanta e Cosseria, il primo che percorre la vallata di Marghero e Lidora verso Carcare, il secondo quella Rossi-San Giuseppe verso Cairo. Il nome di questo Comune è ormai legato alla celebre battaglia napoleonica che si svolse presso il castello il 13 e il 14 aprile 1796 ed oggi oggetto di una rievocazione storica. Sono attive numerose associazioni: la Pro-Loco, la Polisportiva (che gestisce il campo di calcio comunale e la squadra di calcio “Cosseria”), il circolo Acli “La Bicocca” (che ha allestito un campo di beach volley regolamentare), il Coro lirico “Claudio Monteverdi”, la Bocciofila (che ha a disposizione diversi campi e organizza gare tra cui il torneo “Aristide Berruti”), le locali sezioni di Ana, Anpi, Avis (che organizza il Palio dei Borghi in concomitanza con la Sagra di San Bartolomeo a fine agosto) e Aido, il Circolo San Giuseppe. Ogni anno, oltre alla già citata sagra di San Bartolomeo, si tengono la Sagra Campagnola nella prima settimana di luglio, una gara per la ricerca del tartufo a settembre in concomitanza con la manifestazione nazionale che si tiene a Millesimo e un concorso letterario internazionale. Cosseria è anche un centro di produzione di carne bovina.
STORIA E MONUMENTI
Di origini molto remote, nel 1600 Cosseria comprendeva anche i territori di Plodio, Biestro e Acquafredda. Il suo monumento più rappresentativo è il Castello, che domina la valle e il valico di Montecala. Antichissimo, già nel X secolo perse la sua funzione di luogo di controllo militare del passo, per poi essere abbattuto nel 1536 su ordine del Commissario Imperiale. Teatro della battaglia napoleonica dell’aprile 1796, è oggi meta turistica anche per la bellezza del paesaggio circostante. L’area è tutelata con decreto del Ministero dei Beni culturali e ambientali. La parrocchiale dedicata all’Immacolata concezione (anche se il patrono di Cosseria è San Bartolomeo, festeggiato il 24 agosto) deve il suo aspetto attuale ai rifacimenti ottocenteschi, ma si ha notizia di una pieve che sorgeva qui in tempi remoti, poi sostituita da una chiesa di stile gotico nel ‘400 (di quell’epoca rimane il magnifico rosone gotico in pietra locale, monumento nazionale) e, ancora, nel 1600 da un nuovo edificio più ampio. Nel XVII secolo, nel periodo della peste, le pareti furono ricoperte di calce, cosa che ha permesso di preservare gli affreschi della sacrestia. Gli affreschi sono datati 1515, opera di un ignoto maestro piemontese, e le parti emerse raffigurano San Bartolomeo, San Rocco, San Sebastiano e la Madonna col Bambino. Di fronte alla parrocchiale all’inizio del 1600 fu edificato l’Oratorio dei Disciplinanti; il porticato è del 1648 e il caratteristico campanile a pianta rettangolare è del 1891. Da ammirare anche la Chiesa di San Rocco, realizzata nel XVII secolo in onore del santo, considerato protettore contro la peste. Di fronte alla chiesa vi è la statua della scultrice italo-argentina Noemi Sanguinetti, posta nel 1997 per omaggiare tutte le donne del mondo. Altra chiesa da ammirare è quella dei Santi Cosma e Damiano, posta su un poggio in località San Damiano (nei pressi della borgata Patetta e sopra le borgate Valle e Rossi). E’ del ‘600, con un portico del 1899 e la sagrestia del 1889. Contiene tre altari, uno dedicato a Cosma e Damiano (per i quali il pittore cairese contemporaneo Giovanni Pascoli ha realizzato un grande dipinto nel porticato), il secondo a San Bovo e il terzo all’Angelo Custode. Il territorio di Cosseria comprende anche la Chiesa della Madonna degli Angeli in borgata Rossi, quella di San Sebastiano e San Filippo in borgata Marghero e la cappella della Madonna di Lourdes in località Cappellotto. Tra gli altri edifici di rilievo, spicca il Castello e la Tenuta Piantelli a Quassolo, che si estende da Lidora fino alle porte di Carcare e Cairo; il sito è censito nell’elenco dei biotopi d’Italia dalla Società Botanica Nazionale e dal Consiglio nazionale delle ricerche. Il castello è una costruzione in stile liberty dell’inizio del XX secolo, costruito su progetto dell’architetto genovese Benvenuto Pesce Maineri dall’impresa torinese di Giovanni Antonio Porcheddu. L’edificio era residenza estiva della famiglia Piantelli. Luogo assai curioso è l’antica ghiacciaia che si trova di fronte alla stazione di San Giuseppe, a fianco della portineria della tenuta Piantelli; lì, nel secolo scorso, si conservava il ghiaccio che veniva inviato alle aziende e agli ospedali di Genova.
Altre informazioni sono disponibili sui siti: www.alpidelmare.net www.cec.it www.comune.cosseria.sv.it www.inliguria.liguriainrete.it www.inforiviera.it www.liguriainrete.it www.liguriaplanet.com www.provincia.savona.it www.turismo.liguriainrete.it