Stemma di Bergeggi

Bergeggi

In provincia di Savona
Bandiera Blu 2017 (Spiagge)


 

Info Bergeggi

Vi si arriva con la statale Aurelia (da autostrada Savona o Spotorno, da stazioni Vado Ligure o Spotorno, da aeroporti, dal porto traghetti di Vado Ligure). Bergeggi è un piccolo nucleo arroccato sulle pendici del Monte Sant’Elena, in una posizione che domina il Golfo tra ulivi e viti, proprio di fronte all’Isolotto. Caratteristiche case a terrazza dominano il tratto compreso fra Capo Verde e Punta Maiolo, in cima alla quale sorge il centro residenziale di Torre del Mare. Benché il centro non abbia contatti con la costa, i suoi caratteristici viottoli lo rendono davvero unico nel suo genere. Viottoli che sfociano in una passeggiata con splendida vista sul mare (in alto con parcheggi e panchine) e conducono sino alla statale. In origine fu abitata probabilmente dagli antichi Liguri, come dimostrano gli scavi archeologici nella zona del Castellaro che hanno portato alla luce buche da palo, pietre molari, ceramiche. Le mura in pietra e altri elementi fanno pensare a un insediamento stabile. Sotto questa area, è stato inoltre identificato un sito sepolcrale. Altre testimonianze vanno ricercate nella storia dell’Isolotto (resti di torre cilindrica d’epoca romana e torre quadrata medioevale) che si narra sia "attraccato" portando con sé i Santi Eugenio (Vescovo di Cartagine) e Vendemmiale in fuga dai Vandali che li avevano tenuti prigionieri. Poi Vendemmiale partì per la Corsica ed Eugenio rimase sino alla morte, quando il corpo fu trasportato alla Diocesi di Noli (dove anni dopo si sarebbe "rianimato" per tornare al suo eremo). La Chiesa del IV secolo sull’Isola, di cui rimangono tracce della pianta, fu eretta in sua venerazione, come il monastero fatto costruire da Bernardo, Vescovo di Savona (992), e donato ai Benedettini di Lerins (fino al 1252). I Genovesi vi insediarono una colonna di deportati (1385). Al Medioevo sono ricondotte le due torri di avvistamento (Rovere e d’Ere), mentre la Parrocchiale di S.Martino è una ricostruzione del 1706 che conserva un dipinto in stile ligure- toscano (‘500), un Crocifisso della scuola del Maragliano e una scultura del Lacroix; più in collina la Cappella di S.Stefano. Infine i due volti del mare. Nel 1917, al largo di Bergeggi affondò il transatlantico inglese "Transilvania", mentre trasportava armi e munizioni destinate al fronte. Nel 1985 è stata istituita la riserva naturale regionale di Bergeggi che comprende l’Isola, la spiaggia e le adiacenze del porto.

NATURA ED ESCURSIONI

La visita parte obbligatoriamente dall’Isolotto di Bergeggi (in accordo con la proprietà), 8 ettari coperti di vegetazione (tra cui la Campanula Sabatia), alla cui base sono presenti grotte e anfratti. Vi nidificano il numerose specie di uccelli: gabbiano reale, il cormorano e non è difficile scoprire gheppi, zigoli, allodole, cince, balie. L’arenile, con la magnifica spiaggia, è apprezzato dal gabbiano corallino e zafferano, da rondini e peccapesci, mentre vi passano durante la migrazione piccoli trampolieri come piovanelli pancianera, gambecchi, corrieri. In inverno si avvistano svassi maggiori e più raramente strolaghe minori. Uno sguardo merita certamente la Grotta Marina, quasi immersa nel mare limpido (tracce di molluschi), abitata nella Preistoria e trasformata in cimitero. Al di sopra, a strapiombo sul mare, ci sono deliziose aree di sosta dalle quali si può approfittare di un vista incantevole sul Golfo, fino a vedere la Corsica. Anche le zone umide tra la spiaggia di Bergeggi e il faro sono frequentate nelle migrazioni (corrieri, pavoncelle, garzette, chiurli, gallinelle d’acqua, schiribille e altre specie). Zona particolarmente interessante è quella del Forte Sant’Elena, costruzione militare in rovina (vi si arriva seguendo la strada per il Campo sportivo): salendo per la strada comunale si incontra un’altra postazione immersa nella sughereta e svoltando a sinistra per la sterrata fino al Forte. La vegetazione che ha resistito agli incendi è composta soprattutto da rovi, cisti, corbezzoli, lecci, ornielli, carpini e castagni. Vi cacciano rapaci come il falco pecchiaiolo e di palude, il biancone, il nibbio, il gheppio; nei pressi della costruzione tortore selvatiche, colombacci e gruccioni; numerose rondini, balestrucci, averle piccole, capirossi, stiaccini, balie; nel versante più interno capinera, verdoni, cardellini, usignoli e luì piccoli. Sulla destra le cave e da qui un sentiero porta a un bosco di roverelle e pini marittimi (cinciallegra, fringuello, sparviere, lodolaiolo) e girando a sinistra fino a una magnifica vista sul Golfo. Oltre agli uccelli, frequentano i cieli di Bergeggi molti appassionati di volo: deltaplano, parapendio paramotore e mezzi simili. Il decollo è sistemato davanti al Forte dove operano le scuole di volo e si può raggiungere Spotorno; l’atterraggio avviene invece sulla spiaggia (tranne il periodo tra il primo maggio e il 30 settembre). Bergeggi è l’ambiente ideale per tutti gli sport e le attività legate al mare dal nuoto alla vela, dal windsurf alla canoa. La ricchezza del mare consente immersioni di grande effetto.Tra i pesci sono comuni saraghi, cefali, triglie e mannole; le pareti rocciose sommerse e ricoperte dalle alghe offrono riparo a crostacei, spugne, anellidi. A 28 metri, il fondale pianeggiante (sarago maggiore), mentre abitano tra gli scogli polpi, seppie e mille specie diverse. Chi preferisce gli sport "terrestri" può dedicarsi al calcio o alla bicicletta.

 

Altre informazioni sono disponibili sui siti: www.alpidelmare.net www.bergeggi.it www.cec.it www.comune.bergeggi.sv.it www.comunitamontanagiovo.it www.inliguria.liguriainrete.it www.inforiviera.it www.liguriainrete.it www.liguriaplanet.com www.provincia.savona.it www.turismo.liguriainrete.it

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Foto di Bergeggi
L'isolotto di Bergeggi dal lungomare di Noli (Foto di R.Roncato)
L'abitato di Bergeggi
La grotta marina
L'isola di Bergeggi

 

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