Info Noli
Tra Capo Noli e la Punta del Vescovado sorge la Repubblica marinara di Noli, il cui territorio comprende anche le frazioni di Voze e Tosse. Vi si arriva in auto, sulla A10 Genova-Ventimiglia, uscita al casello di Spotorno. Scendendo verso il mare, si imbocca la via Aurelia svoltando a destra per entrare nel territorio di Noli. In treno, la stazione di Spotorno-Noli sulla linea Genova-Ventimiglia è servita da taxi. Scendendo invece a Savona o a Finale Ligure, si trovano le fermate degli autobus di linea immediatamente all'uscita. Passeggiare per le vie strette di Noli è come tuffarsi nella storia tra antichi palazzi, edifici prestigiosi, torri di difesa. Grazie all'architettura medievale del suo centro storico perfettamente conservato, Noli è entrata a far parte del club "I borghi più belli d'Italia". Dall’alto l’abitato è vegliato dal Castello di monte Ursino (XIII secolo), la cui cinta muraria tuttora conservata arriva a proteggere le case della costa come dimostrano alcuni tratti appartenenti, però, all’epoca comunale. Assolutamente da non mancare la visita alla Chiesa di S.Paragorio, monumento nazionale, uno dei migliori esempi di stile romanico in Liguria, risalente nelle forme attuali al XI secolo. Il lungomare è caratterizzato da palme e giochi per i bambini e consente direttamente l’accesso alla spiaggia, dove al mattino si può trovare pesce fresco, appena estratto dalle reti. Noli offre anche la possibilità di svolgere attività sportive dal tennis agli sport nautici (diverse manifestazioni nazionali organizzate dalla Lega Navale e dal Centro Windsurf), dalle bocce al calcio nel campetto di piazza Chiappella (altro campo è il “Mazzucco”). Il litorale di Noli offre un chilometro di spiagge, in gran parte sabbiose, direttamente accessibili dal lungomare. Gli stabilimenti balneari propongono un'offeta ampia e variegata di servizi per chi vuole godere il sole e il mare e per chi vuole passare piacevoli momenti in compagnia. Alcuni stabilimenti sono aperti anche nei mesi invernali per le cure elioterapiche e sono presenti diverse spiagge libere. Il mercato si tiene al giovedì mattina sul lungomare Marconi con prodotti tipici, capi d’abbigliamento, casalinghi e alimentari; nei pressi di via Battista viene allestito il mercato ortofrutticolo. Appuntamento con l’antiquariato ogni terza domenica del mese nel Centro storico. Molte manifestazioni durante l’anno, ad esempio, S.Eugenio (seconda domenica di luglio), la sagra gastronomica di Voze (maggio), il premio “Streghetta” (agosto) o la Regata storica dei Rioni (settembre). Tra i prodotti tipici che si possono degustare consigliamo la focaccia, le seppie ripiene, il pesce, le frittelle di bianchetti e il vino nostralino. Ottimo anche l’olio, prodotto in grande quantità fino alla metà dell’800.
STORIA DI NOLI. L’origine di Noli è preromana (317 a.C.). Nel 217 a.C. fu distrutta dai Cartaginesi e in seguito ricostruita dai Genovesi. Diventa municipio romano nel 150 d.C. e comincia a subire gli attacchi dei barbari; nel 641 tocca ai Longobardi. I Nolesi edificano il nuovo abitato vicino al mare con torri fortificate contro le incursioni saracene. Si consolida la potenza marinara, basata sul commercio marittimo: Noli partecipa alla Prima crociata (trasporto vettovaglie, truppe, costruzione e noleggio navi). Alle prime tre spedizioni resta sotto il vessillo di Genova, alla quarta innalza il proprio: la Croce bianca in campo rosso (“scorciata” per non entrare in polemica con Impero e Papato). Sede del Comitato sotto Savona, feudo della famiglia Del Carretto, si affranca nel 1193 e si dichiara Repubblica. Poi si confedera con Genova contro Pisa per imporsi sul mar Tirreno e contro Venezia nella disputa per l’Oriente. Città e sede di Diocesi nel 1239 da Papa Gregorio IX, ampliata nel 1252 con l’Isola di Bergeggi da Papa Innocenzo IV, Noli costruisce la nave che conduce il re francese Luigi IX “il Santo” all’assedio di Tunisi (1270). Dal ‘400 si radicano i conflitti con i vicini di Finale per il confine stabilito nel 1582 con la costruzione della “Torre delle streghe”, tuttora sopra il Malpasso a 500 metri dal Semaforo. Nel 1743, alla Marina, sorse l’Ufficio di Sanità centrale, Noli sopravvive sino all’invasione napoleonica, quando divenne Mairie de Noli, nel Dipartimento di Montenotte. Il dominio dura sino al 1814, ma sono poche le illusioni di indipendenza: nel 1815 i Nolesi promettono obbedienza e fedeltà a re Vittorio Emanuele I. Nel 1810 è transitabile la galleria di Capo Noli. Una leggenda narra che Dante Alighieri, passato da Noli, avesse guardato al Monte Ursino cercando l’ispirazione per il suo “Purgatorio”. Certo, invece, che Cristoforo Colombo (1474) vi abbia preso “lezioni di mare”, quasi ispirato dal nolese Antoniotto Usodimare (1425- 1494), scopritore delle Isole di Capo Verde. Oltre un secolo dopo, il filosofo Giordano Bruno arriva per insegnarvi geometria e cosmografia.
MONUMENTI, CHIESE E PALAZZI DI NOLI. L’abitato è circondato da torri in mattoni rossi conserva quartieri quasi intatti: al Medioevo risalgono le case patrizie Pagliano, Repetta, Vivaldo. Di fronte al mare si affacciano il Palazzo e La Torre Comunale (XIII secolo, con splendidi ambienti interni e una meridiana “moderna” sulla facciata) e la Loggia della Repubblica (dal 1667), antica sede del mercato, degli affari e del tribunale. Affisso al soffitto rimane l’anello al quale erano legati i prigionieri sottoposti a tortura (ultima volta nel 1784). Sulla facciata del Comune spicca l’orologio che ha affrontato secoli di controversie. Collocato nel XIV secolo non ebbe un funzionamento felice, tanto che nel 1624 i Nolesi istituirono un apposito governatore (a 40 lire l’anno). Verso l’interno piazza Milite Ignoto, Porta di Piazza e ruderi della Chiesa di S.Lazzaro. Da qui per via Colombo e via Suor Letizia si arriva all’Ospedale dei Poveri che, recentemente restaurato, è diventato sede di mostre e allestimenti artistici; in futuro ospiterà l’Archivio storico (uno dei più documentati in Italia) e la Biblioteca. Da via Vignolo si incontra la Cattedrale di S.Pietro risalente al XIII secolo (croce processionale in lamina d’argento con base lignea del 1417; il reliquario del 1430 del braccio di S.Eugenio, patrono della città; il Tesoro). Più oltre per via Tissoni si arriva alla Torre dei Quattro Canti (XIII secolo) e all’Oratorio di Sant’Anna (XVIII secolo) nel cuore della cittadina con l’ampia piazza Chiappella. Si prosegue per via Colombo, sino alla rassicurante Torre di S.Giovanni (XIV secolo). E ancora bellezze artistiche e paesaggistiche: a levante sorgono il Palazzo Vescovile (XIII-XVIII secolo) e la Chiesa di Nostra Signora delle Grazie, la Torre di Papone (XIII secolo) e Palazzo Salvarezza (XVIII secolo); a ponente il ponte medioevale, la Chiesa di S.Francesco (XIII- XIV secolo), ora dei Barnabiti, conserva la lapide sepolcrale della famiglia di Giacomo Bongiovanni (1339) e, sullo stesso scalone, quella di Guglielmo Crivelli. La Chiesa di S.Paragorio sorge ai piedi della collina di S.Michele, allo sbocco del Rio Mazzeno e del Rio Luminella. L’edificio (XI secolo) presenta un portico del ‘400 e all’interno tre navate con absidi semicircolari; la cripta fu adibita a ossario. Il paramento absidale è arricchito da bacini in ceramica di produzione islamica (nordafricana e siciliana). La muratura è realizzata in blocchetti di pietra locale: sulla sinistra del portale bianco e nero del ‘300, emerge la decorazione di S.Bartolomeo. A destra dell’ingresso, la tomba di Gandolfo Guasco (1272), poi i quattro sarcofagi paleocristiani in pietra del Finale. Il tetto della navata centrale ha capriate lignee dal restauro di Alfredo D’Andrade (fine ‘800); l’abside centrale presenta affreschi (tardo ‘400) con la Crocefissione e ai lati i Ss Pietro e Andrea. Sulla sinistra è murato un tabernacolo in marmo con il Cristo risorto, donato dal Vincenzo Boverio, Vescovo di Noli (1506- 1534), mentre all’ingresso del presbiterio spicca il Crocifisso ligneo (XV secolo); a metà della navata sinistra il Volto Santo (XIII secolo) in legno e cartapesta dipinta e in capo a quella di destra la tavola cinquecentesca della “Vergine col Bambino e i Ss Paragorio, Parteo, Partenopeo e Severino”, attribuita a Teramo Piaggio. Da segnalare la tavola del “Battesimo di Cristo” (1562), le tele “Angelo annunziante” e “Vergine annunziata” (entrambe XVII secolo) che recano sul retro i Ss Pietro e Paolo, due tele del savonese Paolo Gerolamo Brusco. Bellissima la cattedra vescovile (XV secolo) di abete rosso e bianco, di cui esiste anche una copia di Giuseppe Rollino (1894). Fu detta del Vescovo Guglielmo (1239- 1245) e reca lo stemma del castello turrito, secondo modello del ‘300. Manca il sedile in pietra che collegava i montanti verticali. Restauri alla fine dell’800 portarono alla luce, scavi del 1972 rivelarono un battistero paleocristiano e una vasta necropoli. Lo stesso intervento scoprì tre lati di un vasca battesimale ottagonale, una tomba dedicata a una “Domina Lidoria” (VI- VII secolo). Altri ritrovamenti (anfora tarda nordafricana, lucerna e moneta della seconda metà del VI secolo) confermano l’ipotesi della muratura paleocristiana. Lavori sull’ex stazione ferroviaria, hanno evidenziato un abitato con varie fasi sino all’Alto Medioevo: case con zoccolo in muratura, pavimenti in terra battuta, resti di pasto, oggetti (pettine in osso). La prima meta obbligata è quella del Castello di monte Ursino. Si parte da via De Ferrari e via La Malfa e si raggiunge con una salita non difficile che si trasforma ben presto in una piacevole e suggestiva passeggiata nel verde. Passando accanto alle mura medioevali, ancora conservate, si può godere una magnifica vista panoramica su tutto il golfo. Da via Belvedere si può, invece, arrivare ai ruderi della Chiesa di S.Michele (XI secolo) oppure si può scegliere di salire sino a Capo Noli (da via XXV Aprile) e poi fino Colla di S.Giacomo (superando Bric dei Crovi, Bric dei Monti, Prà Antonio, Colla di Magnone, Santa Libera, Cà dei Gatti, Prà Martino). Da Piazzetta Vescovado, infine, si può passare per Regione Chiariventi e giungere a Spotorno.
SPORT A NOLI. Noli è un affascinante punto di ritrovo per gli sportivi che praticano discipline legate al mare. Windsurf, subacquea, vela e canotaggio sono le principali attività a disposizione dei tanti appassionati che provengono dal Nord Italia e dall'estero. In particolare, il windsurf è favorito dall'orientamento del litorale, esposto in maniera ideale al vento di tramontana, consentendo evoluzioni già a pochi metri dalla riva. L'attività è libera da settembre a maggio, che è anche il periodo in cui il vento è più frequente. La locale sezione della Lega Navale Italiana organizza regate e corsi di vela. Una sua caratteristica particolare è la dotazione di "hobie cat", catamarani particolarmente maneggevoli e divertenti.
Immersioni. I fondali davanti a Noli sono ricchi di pesci e animali e superano i 35 metri di profondità. Nell’immersione si sfiora la sabbia e bisogna stare attenti alle numerose correnti; subito si incontrano tubi di cemento e i loro “abitanti” sommersi. Si va dal cavalluccio marino ai calamari, dalle rane pescatrici alle piccole aragoste, solo per fare qualche esempio. La limpidezza delle acque consente anche riprese subacquee, benché non ci siano particolari sfondi paesaggistici.
Parapendio. La zona del decollo si raggiunge seguendo la strada sulla destra (da Savona) subito dopo la galleria paramassi. E’ la provinciale Noli-Voze-Finale che conduce alle Manie. Al primo spiazzo, seguire la deviazione a sinistra; dopo lo sterrato e verso il mare, ecco l’area di posteggio: un piccolo sentiero e si arriva in cima alla collina. Durante il volo (deltaplano, parapendio, paramotore) è bene essere prudenti considerato il vento che soffia nella zona. Si può arrivare sino al Castello di monte Ursino. Nell’atterraggio sull’ampia spiaggia, attenzione ai muretti in cemento tra gli stabilimenti balneari. Periodo interdetto all’attività dal primo maggio al 30 settembre.
PROGETTO NOLI NATURA. Il progetto Noli Natura, voluto dal comune di Noli, ha lo scopo di riavvicinare i cittadini alle proprie radici storiche e culturali, riappropriandosi del territorio rurale, attraverso il recupero e la valorizzazione delle antiche percorrenze sviluppatasi nei secoli passati a partire dalla preistoria. Questa splendida rete sentieristica, che asseconda con straordinaria logicità la morfologia e le caratteristiche naturali degli ambienti attraversati, un tempo consentiva all'uomo di presidiare e sfruttare le risorse disponibili mentre oggi costituisce un'importante testimonianza di un passato ormai lontano e al contempo un piacevole strumento per osservare da vicino le bellezze naturali e storico-culturali presenti sul territorio di Noli.
GLI EVENTI DI NOLI. La stagione degli eventi ha inizio con il Maggio Musicale Nolese, rassegna di incontri tematici che hanno luogo ogni sabato del mese. D'estate le piazzette del centro storico di Noli si animano con manifestazioni musicali, teatrali e cabaret. La maggior parte degli eventi ha luogo in Piazza Chiappella, in uno splendido scenario circondato da olivi e oleandri, ai piedi del Castello. L'ultima novità è la grande "Disfida dei Rioni", che prevede sfide gastronomiche, sportive e di abilità a tema medievale, distribuite in tutti i mesi da giugno a settembre. Il 7 agosto ha luogo la rievocazione storica della nascita della Repubblica di Noli nel suggestivo scenario di S.Paragorio. Il 7 agosto 1192 presso la canonica del Monumento Romanico si davano convegno il Marchese Enrico II Del Carretto, feudatario del territorio, ed i Consoli di Noli Gandolfo De Guasco, Ottone Culetti e Baldo Pignolo. Dietro il pagamento di 1.440 danari, la moneta corrente genovese, i nolesi ottengono l'indipendenza dal dominio marchionale Aleramico e nasce la Repubblica di Noli. La seconda domenica di settembre di ogni anno si svolge la Regata Storica. La festa inizia il sabato precedente con la benedizione delle barche e degli equipaggi e con danze e musiche rinascimentali. La domenica si prosegue con una sfilata in costumi medievali a cui partecipano anche gruppi storici, sbandieratori e personaggi di altre città. Vengono poi sorteggiate le corsie di gara. I quattro Rioni di Noli che si contengono la Regati sui tipici gozzi liguri partecipano con 4 vogatori ed un timoniere ciascuno con i colori di appartenenza: il Borgu giallo, la Ciassa con il rosso, la Maina blu ed il Purtellu bianco. Gli equipaggi dovranno percorrere la distanza di un miglio marino. La manifestazione riprende l'antica usanza dei pescatori di contendersi le migliori zone di pesca a colpi di remo.
Altre informazioni sono disponibili sui siti: www.alpidelmare.net www.cec.it www.comune.noli.sv.it www.inliguria.liguriainrete.it www.inforiviera.it www.liguriainrete.it www.liguriaplanet.com www.noli.it www.provincia.savona.it www.turismo.liguriainrete.it