Info Quiliano
Seppur tra Savona e Vado, è parte della Comunità montana Giovo, anche il Comune di Quiliano. Il nome deriva dal torrente “Aquilanus”; la cittadina fu donata da Oddone di Sassonia ad Aleramo (967) e di seguito Bonifacio Del Vasto la cedette ai Sorano (1192), occupato e spartito da Genova (1528), fu riunito nel XVIII secolo. Vi nacque il senatore e ministro Camillo Garroni. Tra le frazioni va citata quella di Cadibona, dal Colle omonimo che separa la Alpi dagli Appennini. Sul territorio, si trovano rovine del Castello medioevale, l’Oratorio della Confraternita (‘600), la Chiesa di S.Pietro di Carpignana con il campanile seicentesco, due ponti romani in Val Quazzola. La vallata offre ancora uno spaccato delle coltivazioni di un tempo con le terrazze, i vigneti, gli alberi da frutto. Particolarmente pregiate due qualità di vino tipico: il “Buzzetto” e il “Granaccia”. Il primo è bianco e secco e pare sia stato impiantato dal 1200. Si riconosce dai riflessi dorati, dal profumo aromatico (sentori di mela, erba campestre, resina di bosco), dal gusto intenso e lievemente acidulo. Il secondo, invece, sembra sia stato importato dagli Spagnoli nel XVIII secolo: il colore rosso fa da preludio al sapore caldo e vellutato che ben si adatta ai piatti di carne e ai formaggi. Altra specialità del territorio è l’ “Albicocca di Valleggia” (da fine giugno a metà luglio) dalla polpa dolce e aromatica, particolarmente apprezzata in tutto il Nord Italia.
PASSEGGIATE NEL VERDE
L’intera Valle del Quiliano offre la possibilità di escursioni a piedi e in mountain bike. Sono decine i sentieri che portano alla Rocca dei Corvi, alle Rocche del Castello, alle Rocche Bianche, a Colla S.Giacomo, alle Tagliate, al Teccio Tersè, ai Monti Burot, Alto, Curlo, Alfo. E ancora fino al Colle del Termine, al Forte Baraccone, alla Cascata Donnaiuola, ai Faggi di Benevento e al Campo dei Francesi. La Valle del torrente Trexenda è interessante per le specie d’uccelli presenti. L’itinerario è piuttosto lungo (5 ore e mezza), ma vale la pena affrontarlo. Si parte dalla frazione di Roviasca (raggiungibile da Savona con l’autobus n.9) sul tracciato con il triangolo rosso vuoto. Si possono osservare da subito merli, verzellini, pettirossi e, nei rigagnoli, la ballerina gialla. Più avanti la campagna con zigoli neri e averle, più avanti la mulattiera nel bosco misto (tra cui castagno, nocciolo, roverella, pioppo tremolo). Oltre un ruscello, una radura con alberi da frutto e sambuco; appollaiati uccelli come rampichino, scricciolo, pigliamosche e due specie di picchio rosso (maggiore e minore). Si raggiunge un castagneto (da dove non è raro incontrare il volo della poiana) e una casa che si passa alle spalle. Qui il bosco è di latifoglie, tra cui si aggirano pettirossi, capinere, luì piccoli. Svoltando a sinistra si arriva alla Colla del Baraccone, dove si incontra l’Alta via dei Monti liguri. Ancora sulla sinistra per la strada demaniale tra latifoglie e castagni. Dopo la curva un altro bivio dove si imbocca il sentiero “croce rossa” che riporta a Roviasca tra la vegetazione con buone possibilità di rivedere la poiana. Scendendo a valle si trovano tane di mammiferi e, al ruscello, si può ammirare l’intera Valle, tra cisti, ginestre, corbezzoli e lecci. Giunti al rifugio Teccio del Tersè, si riprende la mulattiera, per tornare più avanti al paese.
Altre informazioni sono disponibili sui siti: http://digilander.libero.it/quilianosv http://space.tin.it/io/cliziab http://www.alpidelmare.net/ http://www.cec.it/ http://www.comune.quiliano.sv.it/ http://www.comunitamontanagiovo.it/ http://www.inliguria.liguriainrete.it/ http://www.italianriviera.com/ http://www.liguriainrete.it/ http://www.liguriaplanet.com/ http://www.provincia.savona.it/ http://www.turismo.liguriainrete.it/