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Stemma di Spotorno

Spotorno

In provincia di Savona
Bandiera Blu 2017 (Spiagge)


 

Info Spotorno

Spotorno è un centro balneare rinomato, gemellato con le città di Taastrup (Danimarca) e Bad Durrheim (Germania). Vi si arriva con l’autostrada (uscita omonima), con i servizi pullman e autobus, con il treno, dagli aeroporti di Genova, Villanova d’Albenga e Nizza oppure dal porto traghetti di Vado Ligure. Il nucleo costiero si colloca tra Punta del Maiolo e Punta del Vescovado. Molto bella la passeggiata che conduce a Bergeggi (levante) e a Noli (ponente); la parte centrale, tra giardini, palme e fontane, corre accanto alla spiaggia (lunga 2 km) e agli stabilimenti balneari, ideale per i giochi dei bambini e la tranquillità degli adulti. Il litorale fu set del film "La Spiaggia" di Alberto Lattuada (1953) con Raf Vallone e Martine Carol. In estate e nelle belle giornate invernali, turisti e abitanti si radunano sul molo di Capo S.Antonio per prendere il sole, tra gli spruzzi delle onde, o per una gita in barca, mentre il cielo è dominio dei gabbiani. Il centro, chiuso al traffico, è diviso in via Mazzini (caratterizzata dagli archi e dalle tipiche case liguri) e via Garibaldi, ricalcando l’antica suddivisione di "Contrada Superiore d’Algeri" e "del Paraxo". Più recenti le vie Cavour e XXV Aprile, che un tempo era contrade inferiori. Negozi e ristoranti si susseguono in una fresca cornice e ampi spazi, che rendono piacevole la passeggiata: da una parte piazza Dante con la rosa dei venti disegnata sulla pavimentazione, dall’altra piazza Galilei. Dalla Chiesa parrocchiale, le vie Siccardi e Colombo conducono a piazza della Vittoria (tra aiuole, panchine in legno e ulivi), al Monumento ai Caduti e al lungomare. Alle spalle del centro abitato, la collina che, con colori e aromi liguri si offre ai visitatori nella sua bellezza paesaggistica inimitabile. Vigne, ulivi e pineta cingono Spotorno in un verde abbraccio che sfuma nell’azzurro del mare, sempre pulito e ricco di fauna e flora. Del passato restano i ruderi del Castello medioevale (XIV secolo) con le mura perimetrali e le postazioni di guardia. I resti sono raggiungibile dal Parco Monticello (panchine, giochi per i bimbi, campetto). Altri edifici storici sono le due torri: a levante quella di S.Antonio, a ponente quella di Coreallo. Poco sotto si erge Villa Bernarda, dove soggiornò David Herbert Lawrence, scrittore dell’ "Amante di Lady Chatterly". Al martedì mattina, appuntamento con il mercato (tratto dell’Aurelia compreso fra la svolta per autostrada e la fontana di piazza Martiri) con prodotti artigianali e tipici, pelletteria, abbigliamento, giocattoli, gastronomia, frutta e verdura, pesce fresco.

STORIA DI SPOTORNO. Le prime testimonianze degli abitanti sono state trovate sulle alture di Spotorno, nella Grotta del Mortou (terracotta). Il nome pare derivi da Turno, re dei Rutuli, fondatore della città: "Spes Turno" (speranza di Turno) o "Spal Turno" (città di Turno). Nel X secolo è sotto il dominio dei Del Carretto e nel 1189 sorge il Comune, su cui il Vescovo savonese Ambrogio rivendica il potere. Nello stesso anno, Arialdo, Vescovo di Albenga, è chiamato a giudicare una controversia tra Spotorno e Noli che più tardi danneggia la rivale (1220). Quando scoppia la guerra tra l’Imperatore e Genova, Noli assale Spotorno (alleata di Savona). Negli anni le scorrerie continuano e il Vescovo di Savona è costretto scomunicare Noli. Nel 1239, però, Noli diventa diocesi e Spotorno vi è sottoposta, nonostante resti il legame con Savona; nel 1385 Papa Urbano VI cede la città a Genova. Prima eretto a podesteria, si dà propri statuti nel 1582 (Capitoli della Magnifica Comunità), tre anni dopo viene ricostruita la Chiesa della SS Annunziata. In questi anni, opera la Beata Maria Berlingieri (Spotorno, 1536), mistica, devota alla passione di Cristo, guaritrice. La Beata, nemica dei mali, si dedicò agli oppressi e alla meditazione penitenziale, "protesse" dai Turchi e "riportò" a casa i 150 spotornesi che parteciparono alla battaglia di Lepanto. Fino all’epoca napoleonica, Spotorno era solcata da un’unica strada modellata sull’Antica via romana. Saltiamo al ‘900: nel 1938 la città ha dieci abbonati al servizio telefonico e la moda viene stravolta da danze, locali di lusso, smoking e abiti da sera. I bambini continuano i loro giochi (guardia e ladri, biglie), ignari che di lì a poco sarebbe di nuovo scoppiata la guerra. A Spotorno sono nati artisti e letterati: il pittore Ettore Canepa (alle sue opere ha dedicato una mostra anche la Provincia), Giuliano Meirana (poeta dialettale vincitore di un premio "Streghetta" a Noli nel 1979), Bruno Marengo (apprezzato romanziere, cronista della vita spotornese). Da fuori sono invece arrivati illustri personaggi come Camillo Sbarbaro (Santa Margherita Ligure, 1888) e Gigetto Novaro (Savona, 1901). Sbarbaro frequenta Spotorno nelle visite ai nonni. Arruolato nella Croce Rossa per la Prima guerra mondiale, collabora alla "Voce" e a "Lacerba". Nel 1938 rifiuta i tagli del Ministero della Cultura popolare alla raccolta "Trucioli", pubblicata di nascosto (1940).Al Secondo conflitto, Sbarbaro è di nuovo a Spotorno, poi sfollato a Borsana (dove nascono "Fuochi fatui" e la traduzione del "Ciclope" di Euripide). Finita la guerra, Sbarbaro torna a Genova e riprese gli studi botanici.Nel 1948 pubblica l’edizione definitiva di "Trucioli", nel 1949 vince il premio Saint Vincent e nel 1951 si trasferisce a Spotorno; nel 1956 è la volta del premio "Etna- Taormina", sei anni dopo ottiene quello dell’Accademia dei Lincei. Il pittore Gigetto Novaro, invece, partecipa alla campagna d’Etiopia ed è tra i fondatori del premio "Bagutta" a Spotorno. Fino al 1950 rimane in Africa, poi, tornato a Spotorno, si dedica alla ceramica e alle acqueforti, partecipando a mostre anche negli Usa, coniugando l’amore per la tela con quello per il teatro. A Novaro è dedicata la Pinacoteca (apertura giovedì, venerdì e sabato; orario 15,00-18,00) che offre una ricca panoramica sulle opere dell’artista, dai dipinti sull’Africa (paesaggi, personaggi) a quelli dei borghi liguri (Spotorno, "Dove il sole sta di casa").

MONUMENTI DI SPOTORNO. La Chiesa Parrocchiale è intitolata alla SS Annunziata dal 1585 e sorge nel cuore di Spotorno. All’esterno tracce degli affreschi originali del XV secolo (piazza Foscolo, dove c’era il cimitero fino al 1835) con "Gesù Risorto" e "Annunciazione". All’interno una navata, cinque Cappelle ai lati e due in testa (SS Crocifisso e SS Rosario). Sono conservate diverse opere interessanti barocche del XVII secolo: la "Madonna con il Bambino e i Ss Pietro e Paolo" di G.A. De Ferrari, "Madonna con il Bambino tra i Ss Antonio da Padova e Francesco" di Domenico Piola (1667), "Madonna con il Bambino, S.Pietro, S.Bernardo e devoti", "Madonna e i Ss Giuseppe, Erasmo, Chiara e le anima purganti" di G.B. Merano (1632-1698). Sul primo altare a sinistra spicca "L’incredulità di S.Tommaso" (XVII secolo), recentemente restaurato, poi nelle Cappelle successive "Battesimo di Cristo alla presenza di Santa Lucia" attribuito a Bernardo Castello(1557-1625), "Immacolata Concezione" di Giovan Lorenzo Bertolotto (1640-1721), una statua della Madonna di Misericordia (1685) e "Apparizione del Bambino Gesù a S.Filippo Neri" di Giovanni Andrea Carlone (1687). L’altare centrale fu donato dai pescatori e sistemato con la ricostruzione dell’edificio (1682), il coro ligneo del XVII secolo; più recenti la balaustra di Gio Batta Albertini è del 1742, "Le storie della Madonna" di G.A. Ratti (1699-1775) e "Annunciazione della Vergine", ancona su tela di Giuseppe Galeotti (1760). A sinistra, l’altare del SS Crocifisso in marmi policromi, con un insieme che integra la tela di Domenico Parodi e il Crocifisso di A.M. Maragliano (1664-1739) creando una scena unitaria. Bellissimi i tessuti custoditi dalla Parrocchia (XVII-XVIII secolo), gli argenti (navicella con testina di drago del 1575, calice con gli angeli del 1623, pisside, vasetti per l’olio santo, ostensorio del 1748, calice del 1750, reliquario del 1767, punzoni, candelieri), i reliquari in legno dorato e, in Sacrestia, i tabernacoli del ‘700 e un contraltare del 1772. Altro angolo di arte e semplicità è l’Oratorio della SS Annunziata (XVI-XVII), sede dell’omonima confraternita. Da segnalare le tele "Annunciazione" e "Crocifissione", "Matrimonio della Vergine" di Giulio Benso (1659), "Adorazione dei pastori" (1664) e "Ascensione della Vergine" (1669) del Piola, "Natività della Vergine" del Merano. E ancora il coro lungo le pareti, le statue "Vergine" e "Angelo annunziante" (parti della cassa processionale), la cassa lignea del Maragliano e i moltissimi ex voto dei marinai (argento, corallo, dipinti, modellini). Altro Oratorio da visitare è quello di Santa Caterina (‘500), immerso nel verde, con un bassorilievo della Santa tra due incappucciati, proveniente dalla Confraternita dei Battuti. La pianta è rettangolare con altare in stucco (1725): coro ligneo (XVII-XVIII secolo), "S.Bartolomeo scorticato" di G.B. Langetti, "Sposalizio mistica della Patrona" e un gruppo di Antonio Brilla (1881). Del Convento dei Cappuccini (1623) rimangono chiostro, cappella, altare in legno, iscrizioni in ardesia e due tele a olio. Degli Oratori è rimasto solo quello di S.Antonio (alla fine di via Berninzoni), mentre sono stati demoliti quelli di S.Rocco (tra le vie Antica romana e Berninzoni) e di S.Sebastiano (presso l’omonimo largo).

SPORT ED ESCURSIONI A SPOTORNO. Gli sport legati al mare la fanno da padrone: nuoto, vela, windsurf, canoa, immersioni. Ci sono, inoltre, campi da tennis in terra battuta, campo da calcio (Spotornese in Seconda categoria) e da calcetto, minigolf, bocciodromo coperto e palazzetto per volley, basket, pattinaggio, ginnastica artistica. A chi ama la mountain bike consigliamo di partire dal Comune di Vezzi Portio: si può scendere per circa 2 km e poi piegare bruscamente in salita, qualche km e ci si ritrova su una sterrata;superata una rampa di cemento e scollinato sull’altro versante, ancora salita e si arriva in cima a Monte Mao che offre un panorama eccezionale. La vetta è frequentata dagli appassionati di volo (deltaplano e parapendio) che planano sulla spiaggia. Sempre da Vezzi Portio si può arrivare alle Rocche Bianche, in direzione S.Filippo: una sterrata in salita nel bosco, salire tenendo la sinistra, fino all’incrocio con la provinciale, poco dopo si giunge alle Rocche Bianche fino a un’altra sterrata: una conversione a sinistra e, dopo 2 km, il tracciato porta a Colla S.Giacomo. Chi preferisce le passeggiate a piedi può salire alla Rocca (da via Verdi) fino alla Cascina Moggie oppure raggiungere la cava, la Gola di Sant’Elena e Torre del mare o ancora arrivare alla località Beixi e scegliere tra la Cascina Trevo con la Gola del Trevo (detta anche "Cian du ventu") e Monte Mao (per il Rio Pistoria).

 

Altre informazioni sono disponibili sui siti: www.alpidelmare.net www.cec.it ww.comune.spotorno.sv.it www.inliguria.liguriainrete.it www.inforiviera.it www.liguriainrete.it www.liguriaplanet.com www.provincia.savona.it www.spotorno.liguria.org www.turismo.liguriainrete.it

Ultimi eventi a Spotorno

Mercati/mercatini a Spotorno

  • Alimentare, Produttori agricoli (80 banchi)
    Dove: Via Aurelia
    Quando: Martedì (orario: Estivo 08.00 / 13.00 invernale 08.30 / 12.30)
    Organizzatore: Comune Ufficio Commercio tel. 019 746971 - fax 019 7415707 - serviziaicittadini@comune.spotorno.sv.it - www.comune.spotorno.sv.it
  • Artigianato (50 banchi)
    Dove: Centro storico
    Quando: Quarta Domenica del mese (orario: 08.00 / 19.00 )
    Organizzatore: ASCOM Spotorno tel. 019 746184 - fax 019 743332

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Foto di Spotorno
La costa di Noli e Spotorno (foto F. Lavagna)
Le palme e i pini dei giardini di Spotorno (foto F.Lavagna)
Il mare (foto F. Lavagna)
Piazza della Vittoria (foto F. Lavagna)
La spiaggia e le colline (foto F. Lavagna)

 

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