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Stemma di Varazze

Varazze

In provincia di Savona
Bandiera Blu 2017 (Spiagge)Bandiere Blu 2017 (Approdi)


 

Info Varazze

Ultimo Comune savonese della costa prima della provincia di Genova, Varazze vanta un posizione ideale, alla foce del torrente Teiro. Ci si arriva con l’autostrada Genova-Ventimiglia (casello omonimo), in treno con la stessa linea, in aereo (25 km dall’aeroporto “Colombo” di Genova). Interno alla baia, l’arenile di circa 3 km e la scogliere nere e bianche. Il centro è racchiuso a nord dalla via Aurelia, la costa è compresa tra le punte della Mola e dell’Aspera e offre una passeggiata di 5 km sul lungomare Europa, che conduce fino a Cogoleto. Varazze comprende 6 frazioni: Faje, Alpicella (zona archeologica con reperti custoditi nel Museo), Pero, Casanova, Cantalupo, Castagnabuona e Invrea. Nell’entroterra i nomi dei luoghi ricordano la presenza romana: Campo Marzio (esercitazioni militari), Pero (da “pilus”, giavellotto), Vallonetto (palizzata di tronchi d’albero). Parasio (sede del magistrato) era centro del villaggio, come dimostrano i resti nella fondazione della Chiesetta di S.Donato (IV secolo). A Varazze trionfano fiori e piante: dalla macchia mediterranea alla vegetazione tropicale con i viali fiancheggiati dalle palme. Restano le cinta murarie (XI secolo) e alcune torri del Medioevo e la facciata (XII secolo con archetti laterali del Mille) dell’antica parrocchiale di S.Ambrogio. In centro si incontrano vie e piazzette storiche di Varazze con le botteghe e i Palazzi nobili. Da notare i portali in ardesia scolpita. Dalla Chiesa di S.Nazario, i resti della seconda cinta muraria (XIV secolo): la porta all’imbocco di via Coda (che conserva una lapide), Turris Valli e la Torre di Ponente da via Villagrande e i resti in via Don Bosco. Dritti da via Coda, la Chiesa di S.Ambrogio e Palazzo Lomellino (XVI secolo) si affacciano sull’ampio sagrato tra le abitazioni. Più avanti, piazza S.Giacomo, in salita via Malocello con il porticato, diritti per via Campana con al termine una graziosa fontananella. Si attraversa il tratto coperto del Teiro (con giardino e giochi per i bimbi) fino all’altro lato di Varazze con le Chiese di S.Bartolomeo e S.Domenico (vie Ciarli, Quartino e S.Domenico) e da qui a Santa Caterina. A ritroso, piazza Bovani, S.Antonio e il centro. Più spostati l’Oratorio Don Bosco (campetto da calcio, giochi nei locali, manifestazioni) e Santa Maria in Bethlem. Eccellente per lo sport, Varazze propone anche itinerari naturali unici a partire dal Monte Beigua.

STORIA DI VARAZZE. Le arenarie e i ciottoli delle spiagge di Varazze risalgono a 37 milioni di anni fa (Oligocene), testimonianza di una storia che si sviluppa attraverso i secoli, attraverso gli uomini. I reperti archeologici di Alpicella (il museo apre su richiesta e per i gruppi. E’ possibile inoltre visitarlo nel mese di marzo o aprile nell’ambito della settimana dell’ambiente), confermano la presenza dell’uomo durante il Neolitico. Con il nome Ad Navalia, la Tavola Peutingeriana,la più antica carta stradale risalente al III sec. a.C., indica che in età romana Varazze era una stazione per i rifornimenti delle truppe e il cambio dei corrieri addetti al servizio postale. Il nome fu soppresso con l’occupazione della Liguria da parte dei Longobardi. All’inizio dell’anno Mille, dopo una sanguinosa occupazione militare, emerge il nuovo nome di Varazze (Varagia e Varagine), “paese del varo” (come risulta da un diploma aleramico dell’imperatore Ottone I del 967). Fu ampliata dopo la contesa tra Genova e Savona e in seguito divenne feudo dei Marchesi Ponzone e Malocello che la cedettero a Genova (fine del XIII secolo). Vi nacque il domenicano Jacopo da Varagine, autore della “Legenda aurea” medievale e arcivescovo di Genova. Fu Comune autonomo e capitale della podesteria che comprendeva Celle Ligure e Albisola (1343). Santa Caterina da Siena vi sostò nel 1376. Varazze seguì le sorti di Genova, sempre alle prese con nuovi conflitti. Terribile la battaglia del 1525 quando Giogante Corso, capitano di Francesco I, dopo un interminabile assedio di cannoni riuscì a far prigioniero il comandante di Genova Bartolomeo Fazio, l’ammiraglio dell’imperatore Ugo di Moncada e altri capitani genovesi. Nel 1600 la popolazione raggiunse le 4mila unità, di cui circa un migliaio erano pescatori. Nel 1684 Varazze cedette i suoi tre cannoni a Genova, con cui divise le sorti al 1798. Nel 1800 fu teatro degli scontri tra Francesi e Austriaci. Agli inizi del secolo erano in attività 414 cantieri, dal 1866 al 1869 furono varate 157 navi. Lo Stemma odierno, passato per secoli di modificazioni, riprende la croce e la lettera “V” di Varazze della prima testimonianza (1716). Varazze ottenne il titolo di città nel 1864. La cantieristica lasciò spazio al turismo (il primo bagno marino fu dedicato alla Regina Margherita nel 1887). Visse i momenti difficili del secondo conflitto mondiale, nel 1944 subì un’incursione aerea che sventrò molti edifici (anche S.Ambrogio, recuperato nel 1970). Con la ricostruzione, Varazze ottenne prestigio come centro balneare e nel 1999 si è riconfermata “Bandiera blu d’Europa”. Jacopo da Varagine e Santa Caterina da Siena. Tra il 1225 e il 1230, nacque a Varazze, nella frazione di Casanova (in località Montedou), il domenicano Jacopo da Varagine conosciuto soprattutto quale autore della “Legenda aurea” medievale. Resse la Provincia di Lombardia (1267), fu diplomatico, Arcivescovo di Genova (1292) dove morì (1298). Dotato di una vasta cultura scrisse anche la "Chronica Civitatis Januensis", opera fondamentale per la storia ligure in quanto Jacopo vi descrive i principali fatti ed avvenimenti della storia civile e religiosa genovese, dalla fondazione fino al 1297. Fu seppellito in S.Domenico, ma nel 1797 i suoi resti furono trasferiti nella Chiesa di Santa Maria di Castello per evitare i moti rivoluzionari. Fu venerato dai concittadini per la protezione assicurata in occasione delle lotte tra famiglie guelfe e ghibelline. Il Beato Jacopo scrisse diverse opere sulle Sacre scritture, su S.Agostino, sull’arte della predicazione, ma più famosa è la "Leggenda Aurea" che raccoglie leggende sulla vita dei santi, risalenti all’antichità e al Medioevo (182 racconti: 149 vite di Santi e 33 episodi su Cristo e la Vergine). Si diffuse in tutta Europa (più di 150 le versioni latine nel XV secolo) e venne tradotta nelle principali lingue del mondo, tra cui il giapponese, il cinese e il boemo. Ispirò molti artisti e letterati, tra cui Giotto, Piero della Francesca, Rubens e Boccaccio. In località di Montedou si trova oggi un monumento commemorativo (1950). I festeggiamenti si hanno nelle prime 3 domeniche di luglio. Per visitare la patria del confratello Jacopo da Varagine, si fermò a Varazze anche Santa Caterina da Siena, reduce dalla missione presso Gregorio IX ad Avignone (3 ottobre 1376).Qui incontrò il Vescovo betlemmitano Alderamo che stava a Varazze per sollecitare un crociata a Gerusalemme. La Santa, inorridita dall'aspetto della città segnata dalla peste, con una preghiera riuscì a spegnere il morbo della peste e contemporaneamente, ebbe una visione in S.Ambrogio che le rivelò particolari sulla sua morte (traslazione della salma dal primo sepolcro alla Chiesa di Santa Maria sopra Minerva a Roma).Oggi Jacopo da Varagine e S.Caterina da Siena sono considerati i due patroni di Varazze e in loro onore si fanno numerosi festeggiamenti. Numerosi sono i navigatori varazzini: Orlando Aschero (capitano di cinque galee per la guardia di Corsica, vincitore dei Pisani nel 1284 e nel 1287); Pietro Baglietto (fondatore dei cantieri nel 1854); il condottiero Marco Antonio Carattino; Simone Canepa (al Polo Artico nel 1900, nella spedizione guidata dal Duca degli Abruzzi e comandata da Umberto Cagni); Clemente Fazio di Bartolomeo (liberatore di Urbano IV); Luchino Fazio da Raffaello (commissario d’armata nel 1435); il corsaro Tedisio Foglietta (viaggio nel mar Caspio nel 1373); Gian Tommaso Morchio (ammiraglio, ambasciatore al re di Sicilia); Leonardo Savignone (consigliere dell’ammiraglio Biagio Assereto nel 1435); Guglielmo Solaro (capitano delle gelee genovesi contri i ribelli di Monaco nel 1346); il capitano Melchiorre Testa (1430); Michele Vallarino (medaglia d’argento al valore da re Umberto I, per il salvataggio dei passeggeri del piroscafo "Abissinia"). Tra il folto gruppo di navigatori varaginesi emerge la figura di Lanzerotto Malocello, appartenente ad una illustre famiglia varazzina, fu il primo navigatore che, anticipando il viaggio di Colombo due secoli più tardi, si spinse oltre lo stretto di Gibilterra, scoprendo le Isole Canarie e dando il nome all’attuale Lanzarote. Una curiosità a proposito di Simone Canepa: un suo pronipote, Francesco Fazio, in compagnia di un altro varazzino, Marco Delfino, e al fianco di "big" della storia delle esplorazioni contemporanee quali Hans Kammerlander (13 ottomila all'attivo) Robert Peroni (traversata della Groenlandia in solitaria) o ancora Giuliano De Marchi, ha partecipato alla spedizione rievocativa organizzata nel 2001 al Polo Nord da Media Sailing Company e capitanata da Mike Bongiorno.

MONUMENTI DI VARAZZE. Palazzo Beato Jacopo. Sulla facciata del Palazzo comunale si trova una statua acquistata per il Beato Jacopo (1645). Nell’atrio, una lapide (1649) illustra le origini di Varazze, citando i Vescovi betlemmitani, nati dopo il Mille in Palestina. Creati da Papa Pasquale II assistevano pellegrini e guerrieri in Terra Santa. Restano i segni della presenza l’antico ospedale Santa Maria in Bethlem e il sigillo della collegiata di S.Ambrogio. La torre del Comune (sede di accordi nel 1200 e 1300) sale al fianco dell’attuale sede. Bersaglio di cannoneggiamenti, nel 1747 fu danneggiata nel passaggio dei Francesi dal Monferrato e di un rinforzo da Celle contro i Sardi.
Chiesa di Sant'Ambrogio. Quella attuale è la quarta Chiesa dedicata a S.Ambrogio del 1535. Sostituì, senza modificarne la pianta, un tempio del ‘300 del quale rimane il campanile romanico-gotico, detto “U campanin russu". Cinque piani a ordini sovrapposti di finestre trifore (nel 1600 fu sistemato un orologio e furono chiuse quelle basse). Nel 1655 la facciata fu spostata a levante. Le Cappelle risalgono al ‘600-‘700, per mandato dei nobili. La facciata attuale è del 1916 con Santa Caterina e quattro angioletti sulle porte. Al centro S.Ambrogio e nell’attico i titolari delle Confraternite. Interno barocco, tre navate, cupola all’incrocio dei bracci, pulpito marmoreo e preziosi altari: spicca la statua dell’ “Assunta” di Francesco Schiaffino (1740). Sono conservati un polittico di Giovanni Barbagelata con S.Ambrogio tra Santi (‘500) e l’ “Annunciazione” di Francesco da Milano (1535), dipinti di scuola ligure, di Domenico Fiasella, di Andrea e Orazio De Ferrari. Di Anton Maria Maragliano, la statua della patrona Santa Caterina da Siena. Tra gli affreschi ai lati dell’altar maggiore i “Santi venerati a Varazze” di Giuseppe Isola. Nella Cappella a destra “Madonna con Battista e S.Francesco” di Luca Cambiaso, alcune statue sono di Antonio Brilla (come il Cristo e S.Ambrogio). Alla Crociera sinistra “Il Beato Jacopo pacificatore” di Sante Tagliafico. Nei corridoi sono murate lapidi medioevali. Il sagrato è un mosaico di fasce di mattoni a spina di pesce e ciottoli di mare bianchi e neri, voluto dai Lomellino (1759).
Le altre chiese di Sant'Ambrogio. Della prima Chiesa di S.Ambrogio (collina di Tasca), senza pilastri, restano la parte (inferiore) della torre campanaria e della fiancata con decorazioni. Sul muro di fianco le campate risaltano gli archetti in cotto. Spicca una cornice di stile siro-iramico. Tracce di affreschi con Santie allegorie. E’ stata ritrovata una costruzione circolare con ceramiche medioevali, forse un battesimale (1951). Fu eretto un secondo tempio: l’ “Ecclesia Sancti Ambrosii” (già nell’atto del 1139). A est della torre, c’è una costruzione a due piani (4 colonne in laterizio più antiche: due grandi, a ponente, e due piccole cubiche). Chiude una volta a crociera, in centro un disco di pietra con stella a sette raggi (stemma dell’Ordine dei Betlemmitani). Nel 1931, fu rinvenuta una croce pettorale in bronzo (la Croce di Lorena). Della terza Chiesa restano un tratto del fianco nord, con tre archi, tracce di archetti, rosoni e finestre. Immurata sulle pareti una lapide marmorea in caratteri gotici che porta la costruzione al 1338. Le altre chiese di Varazze. Il Santuario della SS Trinità (1630) fu detto di Santa Caterina, dopo la beneficienza dei Dardaglia, per celebrare il passaggio da Varazze nel 1376. All’interno affreschi di numerosi pittori e decoratori del secolo scorso, tra cui come Santo Bertelli (come “Santa Caterina in estasi”, 1850), Luigi De Servi (“Morte di Santa Caterina”, 1892), Francesco Gandolfi (“Santa Caterina invoca a Gesù la protezione della colonia varazzina di Buenos Aires, durante il colera del 1867” e il medaglione), Luigi Gainotti (i putti e “Sposalizio mistico di Gesù con Santa Caterina”). Nel 1938 la prima facciata fu sostituita da quella attuale su disegno di Brenno del Giudice. Nel borgo Solaro sorge la Chiesa di S.Domenico, con chiostro quattrocentesco e sala capitolare. Fu eretta su un convento (1419) e conserva, nella Cappella dedicata, spoglie del Beato Jacopo in un urna d’argento. Tra le pregevoli opere custodite, un polittico del Beato Jacopo di Simone da Pavia (1452), un antico affresco con la Madonna delle Grazie (XII secolo), una statua lignea della Madonna del Rosario, attribuita al Maragliano, e due effigi del Beato Jacopo di anonimi liguri della fine del XV secolo. Ricostruzione cinquecentesca è la Chiesa dei Ss Nazario e Celso. Nell’Oratorio di Ns Assunta spiccano il grande Crocifisso ligneo e la Madonna del Maragliano. Stupendo l’altare in marmi nell’Oratorio di S.Bartolomeo: all’interno il “Martirio di S.Bartolomeo”, gruppo statuario in legno policromo del Maragliano e un polittico di Teramo Piaggio (XVI secolo). Altre opere del Maragliano è presente nell’Oratorio di S.Giuseppe: il Crocifisso e il gruppo della “Sacra Famiglia”. Inoltre vi sono due statue lignee (XVI secolo) e diversi ex voto. Nella frazione di Invrea sorge la Chiesa del S.Cristo o di S.Giacomo di Latronorio, annessa al Castello (XII secolo), con il campanile cilindrico che spunta tra gli alberi. Vi riposavano i pellegrini diretti a Santiago di Campostela. Risalta la tavola del Crocifisso. A Parasio sorge la Chiesa di S.Donato (XI secolo) con un Crocifisso e reliquie del Santo venerato. Sulle colline di Tasca rimangono la Chiesa e il Convento dei Frati cappuccini (1613) con diverse tele (XVI-XVII secolo). Santuario dell' Eremo del Deserto. Sulle alture di Varazze sorge l’Eremo del Deserto o di Sant’Anna, fondato dai Carmelitani (1614-1616), confiscato (1860) tornò ai Padri nel 1920. Il primo in Italia. E’ un rettangolo attorno un chiostro; ai lati maggiori le celle e nei dintorni romitaggi per il raccoglimento. L’ornamento più bello è la “Sacra pastora”, sorta di Sacra famiglia in Egitto e S.Giovanni Battista, attribuita a Domenico Fiasella (1589-1669). Nella Cappella è custodito il “Cristo miracoloso”, un crocifisso che si narra abbia sanguinato dopo un scempio fatto dai musulmani che ne avevano catturato il possessore. Fuori dalla clausura la Cappella di Sant’Anna e poi il Santuario di S.Giuseppe, dove spicca il trono ligneo in stile neoclassico. I monaci producono miele e curano piante aromatiche e officinali.

TRADIZIONI, PRODOTTI E ATTIVITA’ A VARAZZE. Fin dal passato l’attività principale è legata al mare. Officine e laboratori per ancore, chiodi, bozzelli, verricelli, sartiame, gomene; per fabbricare e tagliare le vele e quanto riguardava l’armamento navale (i famosi Cantieri Baglietto). E non si dimentichi la pesca. Oggi è il turismo a prevalere, anche se nell’entroterra rimangono le tradizionali sagre, dove si possono gustare i prodotti tipici naturali: latte, formaggette, uova, verdure e frutta. Varazze è nota anche come "città delle donne", poiché vanta di iniziative rivolte solo alle donne: ricordiamo la nuova Varazze-Sanremo, in cui le cicliste sfidano la nota Milano- Sanremo; la settimana delle donne. Verso fine maggio, tre giorni di festa che coinvolgono tutta la cittadina con spettacoli musicali, dibattiti, teatro, stand tematici, workshops, manifestazioni sportive, esposizioni. Tutti gli eventi vedono protagoniste "primedonne" dello spettacolo, della cultura, della politica, così come i talk shows del "Caffè delle Donne". Nelle tre piazze di Varazze, vengono allestiti i "Women Point", dedicati a temi cari alle donne, come la bellezza, la moda, la salute, l’astrologia, con la possibilità di assistere a dimostrazioni pratiche gratuite. Non manca naturalmente lo sport, con corsi di parapendio, wake-board, immersione subacquea, fitness, con istruttori qualificati. L’intera manifestazione viene promossa da "Supera", consorzio degli operatori commerciali di Varazze, dal Comune, dalla Regione Liguria e dall’Apt della Riviera delle Palme. L’Associazione Albergatori offre per i giorni della manifestazione pacchetti di soggiorno alberghiero a prezzi promozionali, che prevedono anche il rilascio a tutte le donne della "Women Card", che darà loro diritto di partecipare a tutte le iniziative collaterali all’evento e ad accedere ai servizi dei Bagni Marini nonché ad una serie di sconti presso i vari esercizi commerciali della città. Tutti i sabati è di scena il mercato settimanale organizzato presso il piazzale del Palazzetto sportivo. Si possono trovare i prodotti e gli oggetti più diversi (abbigliamento, calzature, pulizia, stoffe, tendaggi, attrezzi per il fai da te). Vi si incontra moltissima gente, sempre attirata da un appuntamento tradizionale che riporta un po’ alle fiere dei Comuni medioevali. E ogni terza domenica del mese tocca proprio agli oggetti del passato far bella mostra : mobili antichi, servizi della nonna, collezionismo riuniti nel mercatino dell’antiquariato del rione S.Nazario. Il 30 aprile in onore di Santa Caterina si festeggia una delle feste più antiche della Liguria (poiché la festa ha avuto inizio dal 1377). Il programma dei festeggiamenti prevede al mattino una processione religiosa, con le Confraternite che portano i loro crocifissi fino al santuario di S. Caterina; al pomeriggio invece inizia il grande corteo storico in costumi medievali, che rievoca fatti ed avvenimenti della vita della santa: partecipano oltre 250 figuranti divisi in gruppi. I festeggiamenti in onore di Jacopo da Varagine si hanno nel mese di luglio: la prima domenica del mese si ha la celebrazione religiosa, con i Crocifissi che vengono portati in processione; la seconda domenica del mese nei chiostri di S.Domenico possiamo ascoltare musica classica, mentre la terza domenica del mese abbiamo la festa campestre in località Montedou.

SPORT A VARAZZE. Per le attività di mare sono a disposizione le strutture del porto turistico (fondali da 2 a 5 metri) al termine della passeggiata. Protetto da Punta dell’Aspera (e dalla benedicente statua di Santa Caterina) può ricevere circa 300 barche. Il molo foraneo ha una banchina di 320 metri, un molo di sottoflutto di 130 metri e una banchina centrale di 200 metri. Due i ponti galleggianti. L’attracco è dotato di prese di acqua potabile, aree parcheggio. Queste caratteristiche hanno fatto di Varazze una meta ambita per tutti i surfer. L’offerta è comunque varia: si possono affittare moto d’acqua, canoe o prenotare lezioni di sci nautico, di vela e di navigazione, presso Società certificate da Associazioni nazionali. Le Società forniscono anche imbarcazioni e zone per il rimessaggio. Vicino al porticciolo turistico, il campo sportivo “Pino Ferro”, in terra battuta. Spesso teatro di tornei e manifestazioni in notturna, grazie alla buona illuminazione, può accogliere circa 2mila spettatori (Varazze in Promozione e S.Nazario in Seconda categoria). In centro sorge il Palazzetto dello Sport (1986). Un campo di 800 mq con pavimento in parquet. E’ però aperto solo a società e associazioni. Ci si può entrare come spettatori per assistere a incontri di basket (Arci Varazze in C2 maschile), pallavolo (D maschile e femminile), pallamano, calcetto, ginnastica e arti marziali. Accanto una sala congressuale da 240 posti, con dotazioni per la traduzione in quattro lingue. Sempre per l’atletica, in località Parasio, c’è una pista in tartan (4 corsie, lunga 220 metri), ideale anche per eventi e attività amatoriale in notturna. Su campi in terra rossa, le Società sportive di tennis organizzano corsi e tornei aperti a tutti. Alle porte di Varazze c’è anche una scuola addestramento con istruttori Fit dotata di un pallone tensostatico, immerso nel verde. Chi ama i cavalli può invece frequentare lezioni di equitazione e salto ostacoli, nell’entroterra. A metà novembre si disputa la “Maratonina” (21 km e 97 metri).

ESCURSIONI NEL VERDE

Camminate. Alle spalle di Varazze, una ricca vegetazione cinge il Monte Beigua sulle cui “rocce verdi” (magnesio) cresce la Dafne odorosa, simbolo del Parco (18mila ettari con oltre 500 km di sentieri), ma anche la carnivora Drosera. E boschi di castagno, leccio e faggio, carpino, sorbo, acero, quercia dove si incontrano cinghiali, volpi, fagiani, faine, lepri e nidificano civette, allocchi, gheppi, poiane, falchi, bianconi. Ad Alpicella è d’obbligo una visita al Museo preistorico (reperti del Neolitico) e all’area nella quale sono stati rinvenuti tracce di insediamenti, incisioni rupestri e manufatti. Da lì si può partire per una camminata fino all’area attrezzata delle Meugge oppure visitare il percorso botanico con tanto di tabelle presso l’Eremo del Deserto (da Faje, fino al passo del Muraglione). In due ore, per circa 2,5 km. Si può arrivare alla Cappella della Crocetta oltre Cantalupo e prendendo il sentiero fino ai piani ricchi di vegetazione selvatica. Invece, per Castagnabuona, si va al Santuario di Ns della Pace a 295 m, poi Casanova e la Cappella sul luogo di nascita del Beato Jacopo. Si può continuare sul sentiero che porta al Santuario della Guardia con una panoramica sulla costa ligure. Le alture di Castagnabuona (che, vista la collaborazione con il nemico, il generale Massena ribattezzò Castagnamarcia presso la Chiesetta di San Rocco, demolita nel 1964 e ricostruita con facciata romanica) furono teatro di operazioni militari nella guerra tra Francesi e Austriaci, insieme al versante occidentale del Monte Croce (la torre dei Favari ai margini della strada), San Lorenzo e Alpicella, Cavetto, Mola, Vignetta e Pian del Tonno. C’è poi il Santuario della Madonna della Croce (meta di pellegrinaggi) terminato nel 1799. Una lapide nel corridoio della sacrestia ricorda la visita di Pio VII, al ritorno dall’incoronazione del Santuario di Ns Misericordia a Savona (1815). Dalla costa ai Piani d’Invrea, verso Cogoleto, tra piante odorose e macchia mediterranea. Si raggiunge S.Giacomo e la Chiesa di San Giacomo in Latronorio e il Castello dei marchesi d’Invrea. Per una passeggiata in piano, sul mare si può scegliere il lungomare a levante: percorso pedonale con panchine, giochi e pista ciclabile. All’opposto verso Celle Ligure, si passa sopra alla scogliera con vista sul porticciolo. Osservazione ornitologica. Per gli amanti dell’osservazione di uccelli il percorso è molto facile: dai Piani d’Invrea, deviando a destra verso il mare (posto auto dietro la vecchia ferrovia). Nella vegetazione risaltano il finocchio di mare e la cineraria marittima. Il tratto è breve, ma ricco di “abitanti” come luì piccoli, regoli, fiorrancini e cincie more, mentre merli, scriccioli e pettirossi abbondano nel sottobosco. Poi upupe e quaglia. Meno frequenti passere scopaiole e pispole.Viene a svernare il picchio muraiolo. Il principe incontrastato è il gabbiano reale. Osservando il mare si vedono berte minori, sule; strolaghe e mezzane (in inverno).Più consueti sullo specchio d’acqua, lo smergo minore, il beccapesci e il cormorano. In primavera si avvistano garzette e aironi cinerini, a fine estate rondini di mare. E ancora altre specie come gazze marine, pulcinelle di mare (più al largo), pettegole, gambecchi, piro-piro piccoli, più rari chiurli piccoli, pittime reali, voltapietre, qualche martin pescatore di passaggio e anatre. Moltissimi anche gli uccelli che nidificano sulle rupi costiere.
Biciclette. Due ruote e via di corsa nei boschi. In mountain bike, da Varazze, si può prendere la statale del Giovo costeggiando il Teiro, poi per Casanova e lasciando a destra l’Eremo del Deserto. Un chilometro in salita e si raggiunge la fontana di Faje. Salita al Beigua: il tempo per uno sguardo dall’alto e si traversa il pendio del Monte Sciguelo (fondo sconnesso) e poi un tratto sul pianoro di Prariondo, infine il monte Beigua (1287 mslm) e il Santuario della Pace. Altrimenti si può arrivare al colle del Giovo e scendere verso la costa e Stella Santa Giustina. A sinistra per risalire il corso del Torrente Sansobbia. Alla prima biforcazione dritti, poi a sinistra; si attraversa il prato di Polzemola, quindi si scende fino alla provinciale, piegando infine a sinistra per arrivare ad Alpicella da qui cominciano altri percorsi.

Altre informazioni sono disponibili sui siti: www.alpidelmare.net www.cappuccinivarazze.it www.cec.it www.comune.varazze.sv.it www.comunitamontanagiovo.it www.inliguria.liguriainrete.it www.inforiviera.it www.liguriainrete.it www.liguriaplanet.com www.provincia.savona.it www.turismo.liguriainrete.it www.varazze.biz www.varazze.com www.varazzemeteolive.it

Ultimi eventi a Varazze

Mercati/mercatini a Varazze

  • Alimentare, Merci varie, Prodotti floricoli (130 banchi)
    Dove: Varazze Piazza Gen. C.A. Dalla Chiesa
    Quando: Sabato (orario: 08.00 / 13.00)
    Organizzatore: Comune - Uff. Commercio tel. 019 93901 - fax 019 932655

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Foto di Varazze
Lungomare Europa - Foto Parco del Beigua
La fontana sul lungomare - Foto Bruno Roncato
Panoramica della costa - Foto Bruno Roncato
Spiaggia - Foto Bruno Roncato
Il palazzo Jacopo da Varazze sede del municipio - Foto Bruno Roncato
S.Ambrogio - Foto Bruno Roncato
Resti della vecchia chiesa di S.Ambrogio - Foto Bruno Roncato
Chiesa dei Santi Nazario e Celso - Foto Bruno Roncato
Santuario della SS.Trinità - Foto Bruno Roncato
Scorcio dell'Oratorio di Nostra Signora Assunta - Foto Bruno Roncato
Oratorio di Nostra Signora Assunta - Foto Bruno Roncato
Meridiana - Foto Bruno Roncato
Chiesa conventuale di S.Domenico - Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato
Foto Bruno Roncato

 

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